05 ottobre 2017
Aggiornamenti e focus
L’apprensione della mamma si vede anche negli occhi del bambino
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L'attenzione dei piccoli si focalizza maggiormente su quello che viene visto come un potenziale pericolo se la mamma mostra un livello di ansia più elevato. È quanto emerge da una ricerca recentemente pubblicata sulla rivista Emotion da un gruppo di ricercatori coordinati da Koraly Peìrez-Edgar, professore di psicologia alla Penn State, negli Stati Uniti.
Nella ricerca, che ha coinvolto 98 bambini di età compresa tra 4 e 24 mesi, Peìrez-Edgar e colleghi hanno valutato il livello di ansia delle mamme dei piccoli protagonisti dello studio grazie a domande ad hoc e hanno cercato una correlazione tra l'ansia materna e l'attenzione dei bambini ai pericoli. I bambini sono stati posti di fronte a uno schermo nel quale comparivano immagini di volti con espressione felice, neutra oppure arrabbiata e grazie a uno speciale strumento è stato possibile tracciare lo sguardo dei piccoli e di conseguenza quanto a lungo mantenevano l'attenzione sull'immagine sullo schermo in presenza di una distrazione appositamente inserita.
«Ricerche precedenti hanno dimostrato che l'eccessiva attenzione dedicata a un pericolo potrebbe aumentare il livello di ansia e alcune terapie puntano proprio a "distrarre" il paziente da questo pericolo» spiega l'autrice. I risultati della ricerca mostrano che i bimbi nati da madri particolarmente ansiose si concentravano più a lungo sul viso con espressione arrabbiata (un potenziale pericolo) e impiegavano un tempo maggiore a lasciarsi distrarre dallo stimolo esterno proposto dagli autori del lavoro. «Questi dati potrebbero aiutarci a capire quali bambini sono maggiormente a rischio di sviluppare ansia più avanti nel corso della vita» aggiunge Peìrez-Edgar,ricordando l'importanza di agire tempestivamente per la prevenzione di un disturbo altrimenti difficile da curare nei bambini e nei loro genitori.
«Abbiamo anche notato che la reazione non era diversa a seconda dell'età ma era presente anche nei bambini più piccoli a suggerire una sorta di componente ereditaria dell'ansia» concludono gli autori.
Fonte: Emotion 2017. Doi: 10.1037/emo0000275
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Nella ricerca, che ha coinvolto 98 bambini di età compresa tra 4 e 24 mesi, Peìrez-Edgar e colleghi hanno valutato il livello di ansia delle mamme dei piccoli protagonisti dello studio grazie a domande ad hoc e hanno cercato una correlazione tra l'ansia materna e l'attenzione dei bambini ai pericoli. I bambini sono stati posti di fronte a uno schermo nel quale comparivano immagini di volti con espressione felice, neutra oppure arrabbiata e grazie a uno speciale strumento è stato possibile tracciare lo sguardo dei piccoli e di conseguenza quanto a lungo mantenevano l'attenzione sull'immagine sullo schermo in presenza di una distrazione appositamente inserita.
«Ricerche precedenti hanno dimostrato che l'eccessiva attenzione dedicata a un pericolo potrebbe aumentare il livello di ansia e alcune terapie puntano proprio a "distrarre" il paziente da questo pericolo» spiega l'autrice. I risultati della ricerca mostrano che i bimbi nati da madri particolarmente ansiose si concentravano più a lungo sul viso con espressione arrabbiata (un potenziale pericolo) e impiegavano un tempo maggiore a lasciarsi distrarre dallo stimolo esterno proposto dagli autori del lavoro. «Questi dati potrebbero aiutarci a capire quali bambini sono maggiormente a rischio di sviluppare ansia più avanti nel corso della vita» aggiunge Peìrez-Edgar,ricordando l'importanza di agire tempestivamente per la prevenzione di un disturbo altrimenti difficile da curare nei bambini e nei loro genitori.
«Abbiamo anche notato che la reazione non era diversa a seconda dell'età ma era presente anche nei bambini più piccoli a suggerire una sorta di componente ereditaria dell'ansia» concludono gli autori.
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