14 dicembre 2017
Aggiornamenti e focus
Energy drink: tanti i rischi per i più giovani
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Sicuramente gli energy drink possono dare la carica sul breve periodo, ma zuccheri, caffeina e le altre sostanze stimolanti che contengono possono mettere a rischio la salute dei ragazzi in vario modo e per questo servono regole più restrittive sulla vendita e la loro composizione. È quanto emerge da una revisione dei dati oggi disponibili sull'argomento, recentemente pubblicata sulla rivista Frontiers in public health.
Energy drink in crescita
«Il mercato degli energy drink ha avuto una crescita esponenziale negli ultimi 20 anni, sfiorando i 10 miliardi di dollari di fatturato nel 2015 solo negli Stati Uniti» esordisce Josiemer Mattei, della Harvard T.H. Chan school of public health di Boston e coordinatrice della ricerca, ricordando che queste bevande vengono pubblicizzate per esempio come strumenti per migliorare la concentrazione e le prestazioni atletiche e allontanare la stanchezza. Dal momento che tali bevande sono sempre più diffuse anche tra bambini e adolescenti, i ricercatori hanno deciso di valutare in modo approfondito i potenziali rischi legati al consumo degli energy drink in questa popolazione. «La maggior parte di queste bevande ha una composizione simile: zucchero, caffeina, vitamine, minerali e sostanze stimolanti senza valore nutritivo come guaranà, taurina o gingseng» spiegano gli autori che poi aggiungono: «In genere i rischi associati al consumo di energy drink sono attribuiti alla presenza di zuccheri e caffeina, ma non dobbiamo dimenticare che sappiamo ancora poco sugli effetti degli altri stimolanti presenti».
Abuso e aggressività
I dati parlano chiaro: il consumo di energy drink si associa a comportamenti a rischio (come aggressività e
abuso di sostanze), problemi di salute mentale sotto forma di ansia e stress, aumento della pressione sanguigna, obesità, stanchezza, gastrite e irritabilità. «Come se non bastasse, è in aumento il consumo di energy drink in associazione all'alcol, un'unione ancora più pericolosa per la salute» aggiungono i ricercatori, spiegando che servono leggi più restrittive che controllino il contenuto di tali bevande limitando per esempio la dose di caffeina. «Pur non avendo prodotto risultati definitivi, la nostra ricerca suggerisce che le conseguenze negative del consumo di energy drink superano qualunque potenziale beneficio a breve termine» concludono Mattei e colleghi.
Frontiers in Public Health, 2017; 5 DOI: 10.3389/fpubh.2017.00225
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Energy drink in crescita
«Il mercato degli energy drink ha avuto una crescita esponenziale negli ultimi 20 anni, sfiorando i 10 miliardi di dollari di fatturato nel 2015 solo negli Stati Uniti» esordisce Josiemer Mattei, della Harvard T.H. Chan school of public health di Boston e coordinatrice della ricerca, ricordando che queste bevande vengono pubblicizzate per esempio come strumenti per migliorare la concentrazione e le prestazioni atletiche e allontanare la stanchezza. Dal momento che tali bevande sono sempre più diffuse anche tra bambini e adolescenti, i ricercatori hanno deciso di valutare in modo approfondito i potenziali rischi legati al consumo degli energy drink in questa popolazione. «La maggior parte di queste bevande ha una composizione simile: zucchero, caffeina, vitamine, minerali e sostanze stimolanti senza valore nutritivo come guaranà, taurina o gingseng» spiegano gli autori che poi aggiungono: «In genere i rischi associati al consumo di energy drink sono attribuiti alla presenza di zuccheri e caffeina, ma non dobbiamo dimenticare che sappiamo ancora poco sugli effetti degli altri stimolanti presenti».
Abuso e aggressività
I dati parlano chiaro: il consumo di energy drink si associa a comportamenti a rischio (come aggressività e
abuso di sostanze), problemi di salute mentale sotto forma di ansia e stress, aumento della pressione sanguigna, obesità, stanchezza, gastrite e irritabilità. «Come se non bastasse, è in aumento il consumo di energy drink in associazione all'alcol, un'unione ancora più pericolosa per la salute» aggiungono i ricercatori, spiegando che servono leggi più restrittive che controllino il contenuto di tali bevande limitando per esempio la dose di caffeina. «Pur non avendo prodotto risultati definitivi, la nostra ricerca suggerisce che le conseguenze negative del consumo di energy drink superano qualunque potenziale beneficio a breve termine» concludono Mattei e colleghi.
Frontiers in Public Health, 2017; 5 DOI: 10.3389/fpubh.2017.00225
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