Bambini obesi oggi, adulti obesi domani
Epidemia di obesità
«Oggi possiamo parlare di epidemia di obesità ma non disponiamo di dati certi sul rischio di obesità in età adulta dei bambini obesi o sovrappeso» spiega Zachary Ward, della Harvard T.H. Chan school of public health di Boston e primo autore della ricerca. Assieme ai colleghi, il ricercatore ha analizzato i dati relativi a peso e altezza di bambini e adulti inclusi in diversi studi clinici e partendo da essi ha elaborato un modello di predizione delle curve di crescita della popolazione, tenendo conto anche delle tendenze storiche statunitensi. «A conti fatti, le analisi ci dicono che il 60 per cento circa dei bambini che oggi vivono negli Stati Uniti saranno obesi all'età di 35 anni» dicono gli autori ricordando che il rischio di portarsi i chili di troppo anche oltre l'età pediatrica cambia in base all'età e all' indice di massa corporea (un indice calcolato in base a peso e altezza). In particolare, per i bambini di 2 anni con obesità grave, la possibilità di non essere più obesi all'età di 35 anni arriva al 21 per cento, ma scende al 6,1 per cento se il grave eccesso di peso è presente in un ragazzo di 19 anni. «L'obesità continuerà a essere un enorme problema di salute pubblica negli Stati Uniti ancora a lungo a meno che non si provveda inserendo politiche di prevenzione e lotta all'eccesso di peso davvero efficaci» concludono Ward e colleghi.
Obesità infantile in Italia
Si potrebbe pensare che i dati riportati dallo studio siano validi solo oltreoceano, ma in realtà la situazione non è molto migliore nel resto del mondo. L'Oms ricorda per esempio che la maggior parte dei bimbi obesi e in sovrappeso vive in paesi in via di sviluppo dove l'aumento è stato del 30 per cento maggiore rispetto a quello dei paesi sviluppati. Tra questi ultimi, l'Italia non fa certo una bella figura. I più recenti dati del progetto "Okkio alla salute", che coinvolge quasi 50.000 bambini di 8-9 anni, mostrano che nel 2016 il 9,3 per cento dei bambini italiani coinvolti era obeso, mentre il 21,3 per cento in sovrappeso. «Rispetto alle ultime rilevazioni osserviamo una diminuzione di sovrappeso e obesità, ma l'Italia resta nella classifica dei peggiori Paesi europei per obesità infantile» si legge in un comunicato stampa dell'Istituto superiore di sanità (Iss). Alla base di tali numeri la sedentarietà dei bambini e una serie di abitudini alimentari scorrette, come per esempio la tendenza a saltare la colazione o a consumare alimenti poco sani durante questo importante pasto. Ma come ricordano gli esperti dell'Iss è anche un problema di educazione. «Il 40 per cento dei genitori con figli sovrappeso o obesi eÌ convinto che i ragazzi abbiano un giusto peso» concludono.
Fonti:
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