29 marzo 2018
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Prova bikini alle porte, riscopriamo il farro
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Le calorie sono più o meno le stesse di riso e pasta, e cioè circa 330 per 100 grammi (e quasi zero grassi), ma il farro, molto versatile in cucina, favorisce più di ogni altro cereale il senso di sazietà, dunque se ne mangia meno, con più soddisfazione e non si avverte la fame nelle ore immediatamente successive al consumo.
Con i legumi una combinazione perfetta
Il farro - che tra l'altro contiene un amminoacido essenziale assente o comunque carente in altri cereali, e cioè la metionina, una sostanza preziosa in quanto viene coinvolta nella sintesi dei fosfolipidi - è ideale se consumato con ceci, fagioli o lenticchie, una combinazione perfetta dal punto di vista nutrizionale, con effetto cosiddetto "probiotico", in grado cioè di favorire la crescita di batteri intestinali buoni, rafforzando il macrobiota intestinale e dunque le nostre difese immunitarie. E questo proprio per la particolare composizione amminoacidica tipica del farro.
Ha un indice glicemico più basso di pasta e riso
Ricco di beta-glucani, che sono delle fibre naturali speciali, protettrici dell'apparato digerente, il farro ha anche un indice glicemico più basso di altri cereali come per esempio il frumento o il riso. Questo aspetto, che è dovuto a un assorbimento più lento degli amidi contenuti nel cereale, è utile per tenere a bada i picchi glicemici in chi soffre di diabete, ma è un aspetto molto importante anche per chi è a dieta e vuole dimagrire, in quanto contribuisce a favorire il senso di sazietà a cui abbiamo accennato, dovuto proprio alla particolare composizione dell'antichissimo cereale. Che tra l'altro è stato il primo coltivato dall'uomo sulla terra ed è presente da sempre nell'alimentazione di tipo mediterraneo.
Amico delle ossa e di chi è intollerante
Per la straordinaria varietà di minerali essenziali, e in primo luogo per il contenuto di calcio e di fosforo, il regolare consumo di farro contribuisce alla salute del tessuto osseo in generale e, in particolare, aiuta a prevenire l'osteoporosi. Grazie invece alla composizione delle sue proteine, questo cereale è un alimento considerato "anallergico": ciò lo rende adatto anche alle persone più sensibili o che facilmente soffrono di allergie. Però non è gluten free, quindi dovrà farne a meno chi soffre di celiachia. È invece un alimento consigliato per chi ha un'intolleranza nei confronti del grano, rispetto a cui vanta il 15 per cento in meno di glutine e molte più proteine.
Impariamo a sceglierlo
Ottimo in cucina, ben si adatta a zuppe, insalate o piatti unici in accompagnamento a carne o pesce, oltre ai legumi già ricordati e alle sempre raccomandate verdure di stagione. Quando si fa la spesa, però, è importante sapere che esiste il farro perlato, che è un poco più raffinato e si può cuocere direttamente: bastano circa 40 minuti. Poi c'è quello decorticato, che invece sarebbe meglio mettere in ammollo prima di cuocerlo e necessita di circa 1 ora di cottura. Un'ultima informazione utile: la farina di farro è particolarmente ricca di proteine rispetto a quella di frumento e, se integrale, contiene parecchie vitamine del gruppo B, in particolare la cosiddetta niacina, sostanza utile per un buon funzionamento del sistema nervoso.
A cura di:
Gloria Brolatti - Emoticibo
Salute oggi:
...e inoltre su Dica33:
Con i legumi una combinazione perfetta
Il farro - che tra l'altro contiene un amminoacido essenziale assente o comunque carente in altri cereali, e cioè la metionina, una sostanza preziosa in quanto viene coinvolta nella sintesi dei fosfolipidi - è ideale se consumato con ceci, fagioli o lenticchie, una combinazione perfetta dal punto di vista nutrizionale, con effetto cosiddetto "probiotico", in grado cioè di favorire la crescita di batteri intestinali buoni, rafforzando il macrobiota intestinale e dunque le nostre difese immunitarie. E questo proprio per la particolare composizione amminoacidica tipica del farro.
Ha un indice glicemico più basso di pasta e riso
Ricco di beta-glucani, che sono delle fibre naturali speciali, protettrici dell'apparato digerente, il farro ha anche un indice glicemico più basso di altri cereali come per esempio il frumento o il riso. Questo aspetto, che è dovuto a un assorbimento più lento degli amidi contenuti nel cereale, è utile per tenere a bada i picchi glicemici in chi soffre di diabete, ma è un aspetto molto importante anche per chi è a dieta e vuole dimagrire, in quanto contribuisce a favorire il senso di sazietà a cui abbiamo accennato, dovuto proprio alla particolare composizione dell'antichissimo cereale. Che tra l'altro è stato il primo coltivato dall'uomo sulla terra ed è presente da sempre nell'alimentazione di tipo mediterraneo.
Amico delle ossa e di chi è intollerante
Per la straordinaria varietà di minerali essenziali, e in primo luogo per il contenuto di calcio e di fosforo, il regolare consumo di farro contribuisce alla salute del tessuto osseo in generale e, in particolare, aiuta a prevenire l'osteoporosi. Grazie invece alla composizione delle sue proteine, questo cereale è un alimento considerato "anallergico": ciò lo rende adatto anche alle persone più sensibili o che facilmente soffrono di allergie. Però non è gluten free, quindi dovrà farne a meno chi soffre di celiachia. È invece un alimento consigliato per chi ha un'intolleranza nei confronti del grano, rispetto a cui vanta il 15 per cento in meno di glutine e molte più proteine.
Impariamo a sceglierlo
Ottimo in cucina, ben si adatta a zuppe, insalate o piatti unici in accompagnamento a carne o pesce, oltre ai legumi già ricordati e alle sempre raccomandate verdure di stagione. Quando si fa la spesa, però, è importante sapere che esiste il farro perlato, che è un poco più raffinato e si può cuocere direttamente: bastano circa 40 minuti. Poi c'è quello decorticato, che invece sarebbe meglio mettere in ammollo prima di cuocerlo e necessita di circa 1 ora di cottura. Un'ultima informazione utile: la farina di farro è particolarmente ricca di proteine rispetto a quella di frumento e, se integrale, contiene parecchie vitamine del gruppo B, in particolare la cosiddetta niacina, sostanza utile per un buon funzionamento del sistema nervoso.
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