10 aprile 2018
Aggiornamenti e focus
La dieta mediterranea aiuta l’ambiente
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La dieta mediterranea assomma tanti valori. Siamo abituati ad associarla a importanti vantaggi per la nostra salute, nella prevenzione delle patologie e nel raggiungimento della longevità. Ma c'è molto altro: contribuisce a sviluppare e mantenere un ambiente più sostenibile.
Antonia Trichopoulou, presidente della Fondazione Ellenica per la Salute e direttore del Centro sulla nutrizione Oms, su questo punto é chiara. "La dieta mediterranea utilizza molte verdure e prevede un uso ridotto di prodotti animali. In questo modo, diminuiscono le emissioni di gas serra e migliora l'impronta che lasciamo anche a livello di CO2".
Risparmio di acqua
Se dunque coltiviamo patate, è ovvio che la loro impronta e le emissioni di gas serra saranno nettamente inferiori all'allevamento intensivo dei bovini. E non è tutto, possiamo anche ridurre il consumo di acqua: com'è noto, infatti, esso è molto elevato nella produzione di proteine animali ma non lo è altrettanto nelle produzioni di verdura e frutta. "Un altro plus sorprendente - continua Antonia Trichopoulou - è che l'albero dell'olivo (l'olio di oliva è alla base della dieta mediterranea, ndr) ricopre un ruolo molto importante come barriera alla desertificazione e all'erosione del suolo". Dunque, la dieta mediterranea offre un chiaro esempio di ecosistema sostenibile dove vengono preservate le radici culturali, viene sostenuta l'agricoltura (e di conseguenza anche l'economia locale) e si protegge l'ambiente per le generazioni future.
Fare attenzione alla lavorazione
Non basta però prediligere prodotti del bacino mediterraneo. A fronte dello sviluppo dell'industria alimentare, oggi è diventato importante anche rispettarne alcuni standard di produzione. Un esempio arriva dalle olive da tavola. Si è scoperto recentemente che potrebbero avere funzioni ancora migliori dell'olio di oliva. Ma è importante conoscere come vengono lavorate. Tante volte, infatti, viene abbassato il livello di acidità e questa procedura potrebbe privarle di proprietà importanti. Così come bisogna verificare il contenuto di sodio e potassio e capire come, e se, vengono alterati. "Quindi, attenzione: dobbiamo capire bene di cosa parliamo quando affrontiamo la dieta mediterranea e le sue componenti. Perché gli effetti benefici sono associati agli elementi tradizionali mediterranei che hanno determinati nutrienti e che non vanno alterati. Inoltre, bisogna utilizzare i prodotti locali. Produrre e consumare localmente è il motto della dieta mediterranea".
Carla De Meo
Salute oggi:
...e inoltre su Dica33:
Antonia Trichopoulou, presidente della Fondazione Ellenica per la Salute e direttore del Centro sulla nutrizione Oms, su questo punto é chiara. "La dieta mediterranea utilizza molte verdure e prevede un uso ridotto di prodotti animali. In questo modo, diminuiscono le emissioni di gas serra e migliora l'impronta che lasciamo anche a livello di CO2".
Risparmio di acqua
Se dunque coltiviamo patate, è ovvio che la loro impronta e le emissioni di gas serra saranno nettamente inferiori all'allevamento intensivo dei bovini. E non è tutto, possiamo anche ridurre il consumo di acqua: com'è noto, infatti, esso è molto elevato nella produzione di proteine animali ma non lo è altrettanto nelle produzioni di verdura e frutta. "Un altro plus sorprendente - continua Antonia Trichopoulou - è che l'albero dell'olivo (l'olio di oliva è alla base della dieta mediterranea, ndr) ricopre un ruolo molto importante come barriera alla desertificazione e all'erosione del suolo". Dunque, la dieta mediterranea offre un chiaro esempio di ecosistema sostenibile dove vengono preservate le radici culturali, viene sostenuta l'agricoltura (e di conseguenza anche l'economia locale) e si protegge l'ambiente per le generazioni future.
Fare attenzione alla lavorazione
Non basta però prediligere prodotti del bacino mediterraneo. A fronte dello sviluppo dell'industria alimentare, oggi è diventato importante anche rispettarne alcuni standard di produzione. Un esempio arriva dalle olive da tavola. Si è scoperto recentemente che potrebbero avere funzioni ancora migliori dell'olio di oliva. Ma è importante conoscere come vengono lavorate. Tante volte, infatti, viene abbassato il livello di acidità e questa procedura potrebbe privarle di proprietà importanti. Così come bisogna verificare il contenuto di sodio e potassio e capire come, e se, vengono alterati. "Quindi, attenzione: dobbiamo capire bene di cosa parliamo quando affrontiamo la dieta mediterranea e le sue componenti. Perché gli effetti benefici sono associati agli elementi tradizionali mediterranei che hanno determinati nutrienti e che non vanno alterati. Inoltre, bisogna utilizzare i prodotti locali. Produrre e consumare localmente è il motto della dieta mediterranea".
Carla De Meo
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