Il
diabete, a fronte della sua espansione in tutto il mondo, è al centro dell'attenzione dei ricercatori che studiano e mettono a punto farmaci e dispositivi tecnologici sempre più raffinati e potenti. Nonostante tutto ciò, il principale problema che diabetologi e persone con diabete devono affrontare ogni giorno è sempre lo stesso: il controllo metabolico della malattia ossia il mantenimento dei livelli di vari parametri nella norma. Grazie alla
digitalizzazione di milioni di dati è possibile trovare
terapie efficaci che possono far vivere meglio e a lungo chi soffre di diverse forme di diabete. In Italia ci sono 3,2 milioni di persone che soffrono di diabete - molti fra i 40 e i 59 anni - e non riescono ad avere una vita soddisfacente. Grazie però all'innovazione digitale è possibile a
ccedere a dati e statistiche su patologia, terapie e reazioni dei pazienti e quindi migliorare ogni attività della persona con diabete. La strada oggi segnata, non solo per la cura del diabete, ma anche per altre malattie, è quella dei processi di analisi dei dati, resa possibile dalla digitalizzazione applicata alla sanità. Un esempio è la
cartella digitale diabetologica, messa a punto da Meteda (Medicina, telecomunicazioni, dati) in collaborazione con Roche, che permette agli specialisti di poter accedere a una mole immensa di dati codificati e formattati raccolti negli anni grazie ad un software presente nel 95 per cento dei Centri diabetologici in Italia. L'accesso alle statistiche permette di gestire al meglio la malattia e indirizzare il paziente verso la terapia migliore (anche quelle più recenti) costruendo un percorso di cura privo di complicanze. La cartella clinica diabetologica serve per l'analisi di numerosi parametri legati alla cura delle persone con diabete e per il miglioramento della gestione della malattia. Ne è testimonianza il progetto
Annali dell'Associazione Medici Diabetologi che, tra le altre cose, ha dimostrato come i Centri diabetologici che raccoglievano e analizzavano da più tempo i dati dei loro assistiti, utilizzando la cartella clinica diabetologica digitale, ottenevano migliori performance nella cura delle persone.
Una versione aggiornata al servizio di tutti
La cartella digitale nella sua nuova versione Smart digital clinic, ha una nuova interfaccia grafica e integra nuove funzionalità come l'app mysugr (di proprietà Roche) che permette ai malati di diabete il controllo della malattia via smartphone, attraverso l'analisi dei livelli di glucosio nel sangue; l'estrazione di dati e le presentazioni statistiche; la compilazione di format precostituiti che facilitano il lavoro e, nel futuro, potrà esserci un intervento diretto dei pazienti che avranno a disposizione dati e statistiche per gestire al meglio la loro malattia e avere un miglior rapporto diretto con il proprio diabetologo. Non dimentichiamo, infatti, che la media di diabetici seguiti da uno specialista, oggi, si aggira sui 3.000 pazienti/medico e che molti di questi malati hanno bisogno di vivere nel miglior modo possibile la propria esistenza in salute e benessere.
Elisa Da Vinci
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