Ceramidi a lento rilascio per proteggere la barriera cutanea
Come è possibile, quindi, proteggere le ceramidi nel tempo garantendoci una corretta idratazione?
Ripristinare lo stato corneo
A questa domanda ha risposto la dottoressa Mariuccia Bucci, dermatologa e segretaria scientifica della Società internazionale di dermatologia plastica, rigenerativa e oncologica, nell'ambito di un seminario all'interno del 5° convegno nazionale Isplad, introducendo il concetto di Ceramidi MVE (Multivescicolari) che utilizzando un'emulsione (olio in acqua) multivescicolare come vettore, infatti, che si apre in sequenza e rilascia gli attivi nello strato epidermico lentamente. L'efficacia nell'impiego di questi prodotti è basata su evidenze cliniche sperimentate da dermatologi che hanno utilizzato, negli anni, detergenti e creme MVE su epidermidi di pazienti con eczema, rosacea e dermatite atopica. I valori di ripristino della barriera cutanea, con questi prodotti, hanno raggiunto il 70 per cento. Una sperimentazione del 2014, effettuata su bambini con dermatite atopica, trattati per 6 settimane 2 volte al giorno con prodotti di detergenza MVE e 2 volte al giorno con una crema idratante MVE, hanno mostrato risultati significativi dopo 42 giorni.
Secondo la dermatologa, quindi, utilizzando ceramidi bioidentiche con tecnologia multivescicolare è possibile riparare la barriera cutanea, fornire un'idratazione profonda, prevenire la secchezza della pelle e trattare le dermatiti.
Fra i vantaggi offerti da questi prodotti ci sono anche un facile assorbimento, il fatto che non abbiano odore, che lascino la pelle idratata e non untuosa e che applicati su lesioni non danno bruciore.
Elisa Da Vinci
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