Acne: i rimedi per curarla

16 aprile 2012
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Acne: i rimedi per curarla



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Basta avere un po' di pazienza


Soltanto un brufolo? Forse. Ma ritrovarselo su una guancia, sul naso o sulla fronte, magari il giorno di un appuntamento importante, non fa piacere a nessuno. Quando, poi, il fenomeno da occasionale e circoscritto si trasforma in un problema cutaneo persistente e diffuso a diversi punti del viso e del corpo il pensiero che, in fondo, ci sono malattie ben peggiori dell'acne consola poco. Fortunatamente, i rimedi per contrastare papule, pustole e comedoni esistono e sono efficaci nella stragrande maggioranza dei casi. Basta avere un po' di pazienza.

Gli ormoni, le patologie e le età più a rischio


L'acne è un disturbo infiammatorio che può interessare i follicoli piliferi presenti a livello del viso, del collo, del torace, delle spalle, della schiena e della parte superiore delle braccia. Le cause non sono del tutto note, ma si sa da tempo che gli ormoni sessuali contribuiscono in modo sostanziale a determinarne l'insorgenza: sia quando sono presenti malattie endocrine specifiche o un'ipersensibilità dei follicoli all'azione degli androgeni, sia quando i livelli di questi ormoni si impennano rapidamente, come avviene durante l'adolescenza e all'inizio dell'età adulta. Per ragioni analoghe, un momento a rischio per le donne (anche quelle che non hanno avuto problemi da ragazze) è la soglia dei trent'anni. Soprattutto nelle forme più severe, anche un batterio, il Propionibacterium acnes, gioca un ruolo chiave.

Dieta: molti falsi miti da sfatare

Per decenni, alimenti come il cioccolato, gli insaccati, i fritti e i cibi troppo dolci e grassi in generale sono stati ritenuti in grado di favorire o peggiorare le manifestazioni dell'acne. In realtà, è ormai chiaro che non è così, anche se, naturalmente, per la salute della pelle come dell'intero organismo l'ideale è seguire una dieta equilibrata nella quale prodotti di questo trovano un posto del tutto marginale. A prescindere dagli alimenti consumati, si deve invece fare attenzione ai livelli di zuccheri e insulina nel sangue: se eccessivi, possono favorire alterazioni ormonali e della fisiologia del follicolo pilifero con comparsa di acne e irsutismo.

Cosmetici, soltanto di alta qualità

Tutto ciò che entra a contatto con la pelle ha la potenzialità di alterarne l'equilibrio, sensibilizzarla, irritarla e ostruirne i pori. I cosmetici non fanno eccezione a questa regola. Anzi, in relazione alla permanenza prolungata e alle loro capacità di penetrazione nell'epidermide possono fare danni notevoli anche alla cute sana. Per questa ragione è sempre essenziale scegliere prodotti di alta qualità, ipoallergenici e non comedogeni. Per chi ha più di 1-2 piccole papule non infiammate, però, il miglior consiglio è di evitare di applicare qualunque tipo di preparato non specifico sulla pelle, soprattutto se si sta seguendo una terapia antiacne.

L'inquinamento non aiuta

Composti tossici irritanti e microparticelle presenti nell'atmosfera sono nemici dichiarati della salute della pelle. L'effetto ossidante dell'inquinamento, unito all'azione lesiva dei raggi UvA e UvB, riduce le difese immunitarie e le capacità di reazione della cute agli insulti esterni, mentre l'onnipresente particolato sottile è in grado di ostruire i pori e far infiammare i follicoli piliferi, faciltando la comparsa dell'acne o peggiorandone le manifestazioni. Per ridurre i danni è importante evitare l'esposizione protratta allo smog (nei limiti del possibile) e assicurare alla pelle una detersione quotidiana profonda e delicata.

Igiene cutanea profonda e delicata

Un'igiene cutanea regolare profonda, ma delicata è un elemento fondamentale per tutelare salute e bellezza della pelle in generale e un'irrinunciabile base per il trattamento dell'acne in particolare. In questo secondo caso, meglio evitare l'impiego di prodotti detergenti non specifici, anche se di buona qualità, e affidarsi ai consigli del dermatologo per individuare la soluzione più adatta al proprio tipo di pelle e meglio allineata alle terapie in corso. Un'avvertenza utile per tutti: soprattutto su aree delicate come il viso e il collo, il comune sapone va evitato, preferendo gel purificanti, latte detergente e pani non-sapone.

Il trattamento d'attacco

Per affrontare l'acne lieve ci si può avvalere di diversi rimedi topici (creme, gel, detergenti specifici) da scegliere tenendo conto del tipo di acne presente e delle caratteristiche della pelle (sensibilità, propensione alla desquamazione e alle allergie). Quando sono presenti solo punti bianchi o neri o piccole papule non infiammate, il trattamento d'attacco si basa su preparati a base di benzoilperossido o acido azelaico. Già dopo un mese di trattamento si può osservare un primo miglioramento, mentre per la guarigione vera e propria si dovranno attendere circa 12-14 settimane. Un'opzione un po' più aggressiva prevede l'applicazione di prodotti a base di isotretionina, utile quando è presente una maggiore infiammazione.

Vietato schiacciare papule e pustule

La tentazione è grande, ma trattenersi dal toccare, schiacciare, sollecitare papule e pustole è d'obbligo se non si vuol vedere peggiorare drammaticamente la situazione e aumentare il rischio di cicatrici. Per prevenire infiammazioni sempre più accentuate e infezioni evitabili, le aree cutanee interessate dall'acne non vanno mai neppure sfiorate se non durante le necessarie procedure di lavaggio e applicazione dei prodotti antiacne. Ulteriore raccomandazione: mai applicare disinfettanti non specifici sulle lesioni.

Quando le creme non bastano

Nella stragrande maggioranza dei casi, l'acne può essere adeguatamente gestita con detergenti specifici antiacne e creme o gel da applicare ogni giorno, mattina e sera, sulle aree cutanee interessate. Tuttavia, quando ci trova di fronte a una forma molto severa, caratterizzata da intensa infiammazione e follicoli infettati, e/o distribuita su una superficie corporea ampia può essere necessario passare a trattamenti con retinoidi e, talvolta, antibiotici per bocca. In questi casi, le donne in età fertile devono abbinare alla terapia antiacne un metodo anticoncezionale efficace. Sempre nella donna giovane, un significativo miglioramento cutaneo può essere ottenuto grazie alla pillola anticoncezionale.

L'esposizione al sole non aiuta

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, l'esposizione al sole non aiuta la pelle con acne. Benché sembrino indurre un'iniziale miglioramento dell'aspetto cutaneo (spesso sopravvalutato a causa dell'effetto "mascherante" dell'abbronzatura), in realtà i raggi ultravioletti alterano l'equilibrio della pelle, favorendo la comparsa di papule e pustole. La luce solare va, inoltre, accuratamente evitata durante i trattamenti antiacne (in particolare se si usano retinoidi) perché il loro effetto effetto fotosensibilizzante aumenta il rischio di eritemi e scottature e la comparsa di macchie.



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