Dubbi sulla cellulite? Le risposte della nutrizionista
Nota come pelle a buccia d'arancia per il suo aspetto, la cellulite è un problema che colpisce molte donne anche giovani. Hai dubbi o domande? Scrivi alla nutrizionista Nicoletta Venanzi per una consulenza via mail gratuita e personalizzata.
Cellulite: di cosa parliamo?
Appare soprattutto nelle zone dell'interno coscia, i glutei e l'addome. Detta anche "panniculopatia edemato-fibro-sclerotica" (o PEFS), la cellulite non è solo un inestetismo. Il disturbo nasce infatti da una degenerazione del microcircolo del tessuto adiposo sottocutaneo, o ipoderma, con conseguente alterazione delle funzioni metaboliche. Un altro responsabile dell'insorgere della cellulite è il malfunzionamento del sistema linfatico. Si verifica allora una ritenzione di liquidi e un ristagno di sostanze tossiche nell'area coinvolta. A lungo andare insorgono progressivamente edema, infiammazione tissutale, perdita di tonicità e ispessimento del tessuto connettivo. Nelle forme più avanzate di PEFS si formano micronoduli e placche sclerotiche aderenti al tessuto muscolare sottostante. Meglio quindi imparare a conoscere che cosa favorisce l'arrivo della cellulite.
Cellulite: tenersi in forma
Gli scorretti stili di vita giocano un ruolo importante nell'aggravamento della "buccia d'arancia". Una vita sedentaria ha un effetto negativo sulla circolazione sanguigna e il sistema linfatico. Mentre un'attività fisica costante ossigena i tessuti e aiuta il drenaggio linfatico: sono indicate camminate a passo rapido, bicicletta, nuoto. È bene alternare movimenti più lenti a movimenti rapidi. L'allenamento deve essere graduale.
Cellulite: stile di vita
Anche la stipsi influisce sulla stasi venosa e linfatica, per cui è importante mantenere regolari funzioni intestinali. Altri nemici della corretta circolazione sono i pantaloni troppo attillati, gli stivali stretti e i tacchi a spillo.
Per combattere la cellulite, è fondamentale adottare uno stile di vita sano. Inserire una porzione di verdura ad ogni pasto, preferendo quelle crude, spadellate o alla griglia, e frutta e verdura drenanti come mirtilli, kiwi, ananas, pompelmo, uva, mela, prugne, radicchio rosso, finocchio, cetrioli, sedano, limone, arance rosse e fragole. Consumare alimenti ricchi di vitamina C (agrumi, pomodori, peperoni) e vitamina A e beta-carotene (uova, carote, pesche, albicocche). Optare per cereali integrali a basso indice glicemico, come il riso venere, ricco di antocianine. Non eliminare il sale ma moderarne il consumo, utilizzando spezie, succo di limone e aceto di mele. Prediligere spezie antiossidanti e anti-infiammatorie come curcuma, cannella, zenzero e pepe nero. Ridurre i condimenti extra, preferendo l'olio extravergine di oliva, e limitare il consumo di caffè a 2-3 tazze al giorno. Aumentare l'attività fisica con una camminata di 30 minuti al giorno, dormire 7-8 ore a notte e fare esercizi di stretching e mobilità ogni sera per favorire il ritorno venoso.
Sono molto utili anche i massaggi linfodrenanti, per aiutare il drenaggio dei liquidi linfatici dai tessuti. È importante però affidarsi a persone qualificate, in grado di eseguire il massaggio in modo professionale e sicuro.
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