Micosi delle unghie dei piedi: cosa fare per combatterla
L'onicomicosi colpisce circa il 16 per cento degli Italiani (valore che nella popolazione anziana e sopra i 70 anni sale fino al 20 per cento). Cerchiamo di conoscerla da vicino per capire come debellarla.
Quali sono le cause?
L'unghia sana ha una superficie liscia, è trasparente, ha un margine libero regolare e non frastagliato ed è elastica e flessibile. Le unghie sane quindi non hanno alterazioni di struttura, di forma e di funzione. Quando sono aggredite dell'onicomicosi, invece, possono presentarsi con colore diverso - dal bianco al giallo ma anche verdastro - con una forma irregolare e un ispessimento eccessivo, a volte con uno 'scollamento' dal letto ungueale (onicolisi). Diventano difficili da tagliare e possono diventare friabili.
Le cause di questa patologia - che tende anche a ripresentarsi una volta sconfitta -possono essere diverse: oltre all'ereditarietà, infatti, ci possono essere l'ambiente caldo/umido come quello delle scarpe che è ideale per il proliferare di questi funghi (detti dermatrofiti) , la maggior frequentazione di palestre, piscine, terme che possono aumentare la possibilità di contrarre infezioni; i traumi indotti la scarpe che non favoriscono la traspirazione, troppo strette o con tacchi troppo alti; pedicure 'fai da te' di tipo aggressivo; la rimozione delle pellicine che fungono da barriera all'ingresso di germi e batteri, oltre a cattiva igiene, sudorazione eccessiva e altre malattie come psoriasi, piede d'atleta e diabete. Ma fra i fattori di predisposizione all'onicomicosi c'è anche è una scarsa circolazione sanguigna nei piedi che rallenta l'eliminazione dell'infezione da parte del sistema immunitario.
Inoltre l'onicomicosi può interessare inizialmente l'alluce ma poi trasmettersi anche alle altre unghie.
Diagnosi e cura
Dato però che i sintomi dell'onicomicosi possono essere comuni ad altre malattie è sempre bene rivolgersi a uno specialista - podologo o dermatologo - per determinare l'esatta natura del fenomeno e farsi consigliare i farmaci specifici. Solitamente l'analisi dell'unghia infetta avviene prelevandone un piccolo campione in modo indolore che viene poi osservato al microscopio o sottoposto a una coltura di microorganismi per inquadrare il tipo di fungo e stabilire l'esatta terapia antimicotica.
Per quanto riguarda la cura dell'onicomicosi bisogna armarsi di molta pazienza.
Queste infezioni, infatti, sono difficili e lunghe da curare e possono dare risultati solo alla ricrescita totale dell'unghia che, a volte, può impiegare anche un anno. Inoltre questa patologia è anche 'dispettosa' poiché anche dopo il trattamento potrebbe non esserci un completo recupero dell'estetica dell'unghia, nel 20/40 per cento dei casi l'infezione può non essere risolvibile del tutto e si verificano spesso recidive.
Tuttavia la moderna farmacopea mette a disposizione in farmacia diverse soluzioni contro l'onicomicosi come farmaci topici (creme antimicotiche, smalti, altri dispositivi per applicare molecole antimicotiche) e farmaci per uso orale come Terbinafina e Itraconazolo, questi ultimi usati soprattutto nel caso di rischio di diabete o in presenza di dolore e importante alterazione estetica. Gli antimicotici per uso orale vanno assunti - sotto consiglio medico - per 6/12 settimane ma con risultati visibili solo dopo 4 mesi e oltre. I principi attivi più utilizzati negli antimicotici per uso locale, invece, sono il Ciclopirox, l'Amorolfina e il Tioconazolo e si differenziano per la posologia (alcuni vanno usati 2 volte al giorno, altri 2 volte la settimana) ma prevedono, comunque, cicli di trattamento lunghi e un'applicazione specifica.
Infine, se l'infezione è molto grave e l'unghia interessata dall'onicomicosi è molto compromessa si può fare ricorso a interventi chirurgici o a trattamenti laser.
La prevenzione
Prevenire è sempre meglio che curare. Ecco quindi qualche consiglio per aiutare a prevenire l'onicomicosi.
- Non trascurate mai un problema ai piedi anche se piccolo o innocuo poiché esiste il potenziale rischio di complicazioni come sistema immunitario indebolito, infezioni sistemiche o sovra infezioni batteriche quindi rivolgersi al medico curante o allo specialista alla prima comparsa di alterazioni
- Nei piedi è fondamentale tenere le unghie tagliate corte (non più lunghe di un millimetro) con gli angoli quadrati per evitare le unghie incarnite
- Non tagliate o strappate la pelle intorno alle unghie per evitare che i germi possano penetrare nella pelle sotto l'unghia
- Fate dei pediluvi tiepidi della durata di 10 minuti al massimo con prodotti specifici o acqua e aceto (2 parti acqua e 1 di aceto) almeno tre volte la settimana, specialmente quando fa molto caldo
- Asciugate accuratamente i piedi - compresa la pelle fra le dita - quando fate il bagno o la doccia
- Indossate scarpe di buona qualità e calze di cotone (possibilmente) per permettere al piede di traspirare
- Cambiate le calze tutti i giorni, soprattutto in caso di sudore eccessivo
- Togliete le scarpe quando possibile e dopo esercizi fisici o sport
- Alternate le scarpe chiuse con quelle aperte
- Non camminate scalzi nei luoghi pubblici specie in piscina, nelle docce, negli spogliatoi, alle terme
- Quando andate in un centro estetico o dal podologo assicuratevi che utilizzino strumenti sterilizzati ed esclusivamente riservati al vostro trattamento
- Non usate smalto né unghie finte per nascondere l'onicomicosi dato che potrebbero aggravare l'infezione
- Lavatevi le mani dopo aver toccato un'unghia infetta per non trasmettere l'infezione alle altre unghie
- Non condividete asciugamani e calze con altre persone poiché l'onicomicosi è infettiva.
Elisa Da Vinci
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