04 marzo 2016
Aggiornamenti e focus
Arrossamento e irritazione dell'occhio
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Che Cos'è
Molti fattori ambientali possono contribuire all'infiammazione dell'occhio: sostanze capaci di scatenare un'allergia (non solo i pollini, ma anche la polvere di casa), colpi d'aria e altro ancora. A parte le infezioni gravi e le lesioni della cornea vere e proprie (dovute per esempio al contatto con polveri di cemento e altro), che richiedono la visita del medico, per i piccoli disturbi oculari si può ricorrere all'automedicazione senza troppi patemi d'animo.
Farmaci da utilizzare
I prodotti liberamente in vendita sono ovviamente tutti per il trattamento locale, si tratta cioè di colliri o pomate o gocce da applicare direttamente nell'occhio. Ne esistono sostanzialmente di tre tipi: quelli ad azione antimicrobica, cioè i disinfettanti; quelli che hanno un'azione decongestionante e, infine, i prodotti che contengono degli antistaminici, utili quando l'infiammazione è dovuta a un fenomeno allergico. I colliri disinfettanti contengono sostanze antimicrobiche, diverse però dagli antibiotici che vanno prescritti dal medico. Per esempio, solfato di zinco e altri. I colliri decongestionanti si affidano a sostanze che troviamo anche nei decongestionanti nasali (nafazolina, oximetazolina, tetrizolina). Infatti il meccanismo d'azione è lo stesso: ridurre l'afflusso di sangue nella parte diminuendo così l'infiammazione. Quanto agli antistaminici si tratta di prodotti normalmente ben tollerati come la feniramina e la clorfeniramina. Va rilevato che nei prodotti oculari da automedicazione l'antistaminico è sempre associato a decongestionanti.
Avvertenze
Generalmente, se impiegati secondo le regole del foglietto illustrativo, questi prodotti non danno effetti collaterali. Forse un po' di attenzione va posta ai decongestionanti, che se usati con troppa frequenza e troppo a lungo possono causare una congestione di rimbalzo. Vale a dire che come si interrompe l'applicazione la dilatazione dei vasi sanguigni provoca un'infiammazione identica o peggiore di quella che ha causato il ricorso al prodotto. Una precauzione fondamentale è tenere pulito e sterile il beccuccio della confezione del collirio, non toccandolo con le mani sporche e proteggendolo con il cappuccio dopo ogni applicazione. Infatti se l'erogatore viene contaminato può diventare un veicolo d'infezione. Se, malgrado l'uso dei colliri da automedicazione, il disturbo persiste o si aggrava si deve ricorrere subito al medico.
Principi attivi
Antisettici: benzalconio cloruro, zinco solfato
Decongestionanti: nafazolina, tetrizolina, oximetazolina
Antistaminici: feniramina, clorfeniramina, antazolina, tonzilamina
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