20 dicembre 2018
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Bambini e mal d'orecchio, quello che c’è da sapere
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Il mal d'orecchio è uno dei più frequenti malanni che possono colpire i bambini, molto spesso in seguito a un'influenza o una malattia da raffreddamento. Si tratta di un disturbo doloroso e fastidioso ma in genere benigno. In alcuni caso l'otite può però diventare cronica mettendo a rischio la capacità auditiva con conseguenze sul processo di apprendimento del bambino.
Quello che viene comunemente definito "mal di orecchio" è l'infiammazione del condotto uditivo. Si possono avere tre forme di otite, a seconda di dove l'infezione è localizzata.
L'otite interna, detta anche labirintite, è l'infiammazione del labirinto e comporta disturbi a carico dell'area dove si trovano gli organi coinvolti nel controllo dell'equilibrio. L'otite esterna, più frequente in estate, interessa invece il canale che collega il padiglione auricolare con la porzione media dell'orecchio, e a volte anche il timpano. Tra le cause il contatto prolungato con l'acqua.
Ma la forma che colpisce maggiormente i bambini è l'otite media, cioè l'infiammazione della cassa del timpano. E' molto frequente tra i tre mesi e i tre anni, si calcola che quasi tutti i bambini ne abbiano sofferto almeno una volta in età prescolare.
L'otite media è piuttosto facile da riconoscere o quantomeno da sospettare. Il bambino tende infatti a:
Nella maggior parte dei casi l'infezione è causata da batteri, gli stessi che provocano altre infezioni respiratorie come riniti, bronchiti, faringiti, e dal passaggio di secrezioni infette attraverso la tuba di Eustachio, il canale che collega naso e orecchio. I bambini sono più soggetti a questa infezione rispetto agli adulti perché la loro tuba di Eustachio è più corta e meno inclinata, e facilita la risalita di secrezioni, e quindi di batteri, dalla gola.
L'infezione dell'orecchio medio causa l'accumulo di liquidi dietro al timpano, con temporanea riduzione della capacità di udito. In alcuni casi, per la pressione, il timpano può rompersi. Si verifica in questo caso una fuoriuscita di liquidi dall'orecchio, e in genere una diminuzione del dolore.
L'otite media acuta si risolve nell'arco di tre settimane. Si parla invece di otite cronica quando dura oltre tre mesi, oppure quando si verificano episodi ripetuti a distanza di poco tempo, per esempio tre in sei mesi o quattro in un anno.
Come curare l’otite
E' sempre consigliabile richiedere il parere del pediatra, anche quando si tratta solo di un sospetto. Dal momento che non esiste una terapia adatta a tutti i tipi di infezione sarà il medico a stabilirla di volta in volta, in base a età, gravità, durata ed eventuale ricorrenza delle infezioni. In caso di perforazione del timpano è necessario agire tempestivamente con la somministrazione di antibiotici.
In caso di incertezza circa la diagnosi o di sintomi sfumati, il medico potrebbe decidere di far trascorrere un periodo di osservazione di 48 - 72 ore prima di iniziare la terapia antibiotica. Possono essere prescritti nel frattempo farmaci per ridurre il dolore e la febbre, come paracetamolo o ibuprofene.
Per prevenire l'otite evitare il più possibile il ristagno di muco, soffiando frequentemente il naso e praticando lavaggi nasali regolari, specie durante le infezioni respiratorie.
Quando gli episodi di otite sono molto frequenti e l'infezione continua a recidivare nonostante gli antibiotici, può essere necessario intervenire chirurgicamente. L'inserimento di un piccolo tubo nel timpano da tenere per alcuni mesi ne permette la ventilazione e impedisce l'accumulo di fluidi nell'orecchio medio. Durante questo periodo il bambino deve evitare l'immersione in acqua, a meno di utilizzare appositi tappi.
Stefania Cifani
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Tre forme di otite
Quello che viene comunemente definito "mal di orecchio" è l'infiammazione del condotto uditivo. Si possono avere tre forme di otite, a seconda di dove l'infezione è localizzata.
L'otite interna, detta anche labirintite, è l'infiammazione del labirinto e comporta disturbi a carico dell'area dove si trovano gli organi coinvolti nel controllo dell'equilibrio. L'otite esterna, più frequente in estate, interessa invece il canale che collega il padiglione auricolare con la porzione media dell'orecchio, e a volte anche il timpano. Tra le cause il contatto prolungato con l'acqua.
Ma la forma che colpisce maggiormente i bambini è l'otite media, cioè l'infiammazione della cassa del timpano. E' molto frequente tra i tre mesi e i tre anni, si calcola che quasi tutti i bambini ne abbiano sofferto almeno una volta in età prescolare.
Cause e sintomi dell’otite media
L'otite media è piuttosto facile da riconoscere o quantomeno da sospettare. Il bambino tende infatti a:
- toccarsi e tirarsi l'orecchio;
- lamentarsi ed essere irritabile;
- svegliarsi nel cuore della notte piangendo per il dolore.
Nella maggior parte dei casi l'infezione è causata da batteri, gli stessi che provocano altre infezioni respiratorie come riniti, bronchiti, faringiti, e dal passaggio di secrezioni infette attraverso la tuba di Eustachio, il canale che collega naso e orecchio. I bambini sono più soggetti a questa infezione rispetto agli adulti perché la loro tuba di Eustachio è più corta e meno inclinata, e facilita la risalita di secrezioni, e quindi di batteri, dalla gola.
L'infezione dell'orecchio medio causa l'accumulo di liquidi dietro al timpano, con temporanea riduzione della capacità di udito. In alcuni casi, per la pressione, il timpano può rompersi. Si verifica in questo caso una fuoriuscita di liquidi dall'orecchio, e in genere una diminuzione del dolore.
L'otite media acuta si risolve nell'arco di tre settimane. Si parla invece di otite cronica quando dura oltre tre mesi, oppure quando si verificano episodi ripetuti a distanza di poco tempo, per esempio tre in sei mesi o quattro in un anno.
Come curare l’otite
E' sempre consigliabile richiedere il parere del pediatra, anche quando si tratta solo di un sospetto. Dal momento che non esiste una terapia adatta a tutti i tipi di infezione sarà il medico a stabilirla di volta in volta, in base a età, gravità, durata ed eventuale ricorrenza delle infezioni. In caso di perforazione del timpano è necessario agire tempestivamente con la somministrazione di antibiotici.
In caso di incertezza circa la diagnosi o di sintomi sfumati, il medico potrebbe decidere di far trascorrere un periodo di osservazione di 48 - 72 ore prima di iniziare la terapia antibiotica. Possono essere prescritti nel frattempo farmaci per ridurre il dolore e la febbre, come paracetamolo o ibuprofene.
Per prevenire l'otite evitare il più possibile il ristagno di muco, soffiando frequentemente il naso e praticando lavaggi nasali regolari, specie durante le infezioni respiratorie.
Quando gli episodi di otite sono molto frequenti e l'infezione continua a recidivare nonostante gli antibiotici, può essere necessario intervenire chirurgicamente. L'inserimento di un piccolo tubo nel timpano da tenere per alcuni mesi ne permette la ventilazione e impedisce l'accumulo di fluidi nell'orecchio medio. Durante questo periodo il bambino deve evitare l'immersione in acqua, a meno di utilizzare appositi tappi.
Stefania Cifani
In evidenza:
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