14 novembre 2014
Aggiornamenti e focus
Nasce a Milano un centro di eccellenza per Colite ulcerosa e morbo di Crohn
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Si è chiuso il cerchio e da oggi in poi l'Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli di Milano, dispone di una struttura complessa di endoscopia digestiva che dopo una profonda ristrutturazione sia logistica sia in termini di offerta ai pazienti, garantisce indagini e interventi endoscopici utili alla soluzione di molte patologie dell'apparato digerente.
Grazie all'approccio multidisciplinare, fondamentale per il trattamento di queste malattie, il Centro Mici (Malattie infiammatorie croniche intestinali) si avvarrà della collaborazione di specialisti con un'esperienza significativa in queste patologie (dal chirurgo, al patologo, al radiologo, all'ecografista, al pediatra, all'oculista, al reumatologo, al nutrizionista) oltre al gastroenterologo quale figura di riferimento per queste malattie.
Il Centro si completa, inoltre, con la presenza di una unità dedicata alla somministrazione di quelle terapie biologiche oggi indispensabili nel trattamento di queste patologie.
«Le malattie infiammatorie croniche dell'intestino» spiega Sandro Ardizzone, il nuovo direttore della struttura di Endoscopia Digestiva e del centro dedicato alla gestione delle Mici, «sono patologie di origine ignota presenti anche in età pediatrica, con un picco di incidenza tra i 20 e i 30 anni, e di cui, soprattutto, si osserva una crescita percentuale importante. Si calcola che in Italia siano circa 200mila i pazienti affetti da Malattie infiammatorie croniche dell'intestino che comprendono due forme principali: la colite ulcerosa (Cu) e la malattia di Crohn (Mc).
I sintomi più comuni sono: diarrea, sanguinamento digestivo, dolore addominale, perdita di peso, febbre, ma possono essere presenti manifestazioni non squisitamente intestinali, come dolore alle articolazioni, lesioni cutanee e disturbi della vista.
Un tempo l'unica soluzione terapeutica era la chirurgia, continua Ardizzone, che, soprattutto per i pazienti con Malattia di Crohn, può rendersi necessaria più volte nel corso della vita. Oltre alle terapie tradizionali esiste oggi una classe di farmaci che, in modo mirato, bloccano l'infiammazione: sono i farmaci biologici, quali l'infiliximab, l'adalimumab, il golimumab, il vedolizumab. Questi farmaci bloccano selettivamente i meccanismi che promuovono l'infiammazione bloccando la naturale progressione della malattia e limitando i danni sull'organismo. L'introduzione di questi farmaci consente un trattamento precoce, efficace e sicuro delle forme più aggressive della malattia con un netto miglioramento della qualità di vita dei pazienti.
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