07 febbraio 2022
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Apnee notturne (OSAS): cause e rimedi
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La sindrome delle apnee ostruttive, nota anche come OSAS (Obstructive Sleep Apnea Syndrome) è uno dei più comuni disturbi respiratori del sonno.
Questo disturbo consiste nell'interruzione del respiro, completamente o parzialmente, per un tempo variabile da 10 secondi a un minuto. Possono verificarsi anche 10 o 15 episodi per notte, con una conseguente diminuzione di apporto di ossigeno.
Le apnee notturne sono associate al russamento e peggiorano la qualità del sonno, con conseguenze come affaticamento, sonnolenza diurna elevata, difficoltà di concentrazione e aumento del rischio di incidenti stradali.
Le apnee notturne colpiscono più frequentemente gli uomini; le caratteristiche fisiche a esse associate sono circonferenza del collo elevata, sovrappeso, età avanzata. Le OSAS aumentano il rischio di malattie cardiovascolari; causano ipertensione e sono associate a un maggior rischio di ictus cerebrale.
Le apnee notturne possono essere favorite da alterazioni delle prime vie aeree respiratorie, come per esempio deviazione del setto nasale, ingrossamento di tonsille o adenoidi, ugola di grandi dimensioni, mandibola piccola, abuso di bevande alcoliche prima di andare a dormire o da uso di sonniferi.
La maggior parte delle persone che soffre di apnee notturne non ne è consapevole. Esistono però alcuni aspetti da non sottovalutare:
In generale la riduzione del peso corporeo è molto importante per ridurre le apnee e il russamento. Per quanto riguarda i rimedi, un primo aiuto può venire dalla terapia posizionale: in un quarto dei casi infatti questa sindrome si verifica dormendo in posizione a pancia in su.
Indurre quindi una posizione diversa, attraverso un dissuasore di posizione che eviti al paziente di dormire in posizione supina, può ridurre e poi portare benefici in caso di sindrome di grado lieve o moderata. Per ottenere questo risultato possono essere utilizzati vari metodi: esistono dei particolari cuscini da porre sotto la testa, oppure viene suggerito di cucire alla maglia del pigiama alcune palline da tennis, nella zona tra le scapole. Oppure ancora, di indossare un piccolo zaino contenente un piccolo cuscino.
Un altro possibile rimedio per i pazienti con OSAS di grado lieve o moderato è un propulsore mandibolare: un apparecchio ortodontico che durante il sonno porti in avanti mandibola e lingua, così da aumentare l'apertura dello spazio retro-faringeo e favorire il passaggio dell'aria.
Nei casi più gravi il trattamento standard consiste nell'impiego della C-PAP (continuous positive airway pressure) un macchinario che attraverso una mascherina facciale da indossare durante la notte emette un flusso continuo di aria compressa nelle vie respiratorie in modo che la respirazione sia regolare.
Stefania Cifani
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...e inoltre su Dica33:
Questo disturbo consiste nell'interruzione del respiro, completamente o parzialmente, per un tempo variabile da 10 secondi a un minuto. Possono verificarsi anche 10 o 15 episodi per notte, con una conseguente diminuzione di apporto di ossigeno.
Le apnee notturne sono associate al russamento e peggiorano la qualità del sonno, con conseguenze come affaticamento, sonnolenza diurna elevata, difficoltà di concentrazione e aumento del rischio di incidenti stradali.
Le apnee notturne colpiscono più frequentemente gli uomini; le caratteristiche fisiche a esse associate sono circonferenza del collo elevata, sovrappeso, età avanzata. Le OSAS aumentano il rischio di malattie cardiovascolari; causano ipertensione e sono associate a un maggior rischio di ictus cerebrale.
Le apnee notturne possono essere favorite da alterazioni delle prime vie aeree respiratorie, come per esempio deviazione del setto nasale, ingrossamento di tonsille o adenoidi, ugola di grandi dimensioni, mandibola piccola, abuso di bevande alcoliche prima di andare a dormire o da uso di sonniferi.
La maggior parte delle persone che soffre di apnee notturne non ne è consapevole. Esistono però alcuni aspetti da non sottovalutare:
- russamento abituale, ogni notte, protratto per almeno sei mesi
- apnee durante il sonno avvertite dal partner
- risvegli con sensazione di soffocamento
- peso eccessivo; un valore di BMI (indice di massa corporea) maggiore di 20 è considerato un fattore di rischio
- circonferenza del collo superiore a 43 centimetri per gli uomini e 41 per le donne
Come si curano le apnee del sonno
In generale la riduzione del peso corporeo è molto importante per ridurre le apnee e il russamento. Per quanto riguarda i rimedi, un primo aiuto può venire dalla terapia posizionale: in un quarto dei casi infatti questa sindrome si verifica dormendo in posizione a pancia in su.
Indurre quindi una posizione diversa, attraverso un dissuasore di posizione che eviti al paziente di dormire in posizione supina, può ridurre e poi portare benefici in caso di sindrome di grado lieve o moderata. Per ottenere questo risultato possono essere utilizzati vari metodi: esistono dei particolari cuscini da porre sotto la testa, oppure viene suggerito di cucire alla maglia del pigiama alcune palline da tennis, nella zona tra le scapole. Oppure ancora, di indossare un piccolo zaino contenente un piccolo cuscino.
Un altro possibile rimedio per i pazienti con OSAS di grado lieve o moderato è un propulsore mandibolare: un apparecchio ortodontico che durante il sonno porti in avanti mandibola e lingua, così da aumentare l'apertura dello spazio retro-faringeo e favorire il passaggio dell'aria.
Nei casi più gravi il trattamento standard consiste nell'impiego della C-PAP (continuous positive airway pressure) un macchinario che attraverso una mascherina facciale da indossare durante la notte emette un flusso continuo di aria compressa nelle vie respiratorie in modo che la respirazione sia regolare.
Stefania Cifani
Riferimenti bibliografici:
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