Ragazzi iperattivi e più distratti con gli energy drink

20 febbraio 2015
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Ragazzi iperattivi e più distratti con gli energy drink



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Maggiore è il numero di bevande zuccherate consumate dai ragazzi, maggiore è il rischio di iperattività e disattenzione e le bibite energetiche sembrano essere le più importanti nel determinare questa associazione.
È quanto sostengono i ricercatori coordinati da Jeannette Ickovics, professore alla School of public health di Yale (Usa) dalle pagine della rivista Academic pediatrics. Nel loro studio, Ickovics e colleghi hanno analizzato il consumo di bevande energetiche e altre bibite zuccherate in un gruppo di ragazzi delle scuole medie, con età media pari a 12 anni, per verificare se davvero esiste un legame tra questi prodotti e i sintomi di iperattività e disattenzione.
«Abbiamo valutato sia la quantità sia il tipo di bevanda consumata dai ragazzi e con questionari specifici abbiamo anche misurato i sintomi in questione» dicono gli autori che hanno coinvolto nello studio 1.649 bambini e ragazzi di 12 diverse scuole nell'autunno del 2011.

I risultati lasciano poco spazio al dubbio: per ogni bevanda zuccherata in più consumata nella giornata, il rischio di iperattività e disattenzione sale del 14 per cento, dopo aver tenuto conto di altri fattori come l'età, l'origine etnica, il sesso, i pasti consumati a scuola e a casa e la struttura familiare. «E per i ragazzi che consumano le bevande energetiche la probabilità di manifestare i sintomi è del 66 per cento più alta rispetto a quella dei loro coetanei che non ne consumano» precisa Ickovics. E aggiunge:«Questi risultati rafforzano le raccomandazioni della American academy of pediatrics: i genitori dovrebbero limitare il consumo di bevande zuccherate da parte dei bambini ed vietare quello di bibite energetiche».

Ma nonostante queste raccomandazioni, le bevande zuccherate sono molto diffuse tra i ragazzini: quelli coinvolti nello studio ne consumavano in media 2 al giorno, con punte che raggiungevano e superavano le 7 bibite giornaliere. Un problema non da poco se si pensa al contenuto in zucchero di queste bevande, che in alcuni casi raggiunge anche i 40 grammi. «In base alle raccomandazioni il consumo giornaliero di zucchero deve essere compreso tra 21 e 33 grammi, a seconda dell'età del bambino» dice la ricercatrice, che mette in guardia anche dal rischio di obesità al quale i bambini vanno incontro consumando troppe bevande zuccherate.



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