10 ottobre 2016
Aggiornamenti e focus
Interventi dietetici nella cardiologia riabilitativa e preventiva
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L'adozione di scelte alimentari appropriate appare ormai da tempo una componente centrale nella gestione non farmacologica dei pazienti con rischio cardiovascolare. Tali scelte prevedono una dieta mirata al raggiungimento ed al mantenimento del peso corporeo ideale e l'incoraggiamento ad una alimentazione basata sul consumo di alimenti che contengono i nutrienti che hanno dimostrato esercitare un ruolo protettivo. Trials randomizzati e controllati hanno dimostrato un beneficio consistente della terapia dietetica, con una significativa riduzione in eventi fatali e non fatali e nella mortalità totale. Evidenze di tipo A raccomandano a tutti i pazienti con malattie cardiovascolari l'adozione di un modello dietetico cardioprotettivo che includa regolarmente abbondanti porzioni di frutta, verdura e cereali integrali, alimenti poveri di grassi, piccole porzioni di frutta secca oleosa, frequentemente pesce o legumi e piccole porzioni di carne magra. Numerosi studi hanno dimostrato che l'approccio prescrittivo risulta inefficace, mentre l'educazione e il counseling nutrizionale, che si fonda sul coinvolgimento attivo del paziente e sull'approccio motivazionale, è associato ad un miglioramento dei fattori di rischio relativi all'alimentazione (colesterolemia totale e LDL, trigliceridemia) . Il modello del Nutrition Care Process descrive la metodologia con la quale i dietisti forniscono assistenza nutrizionale ai pazienti e si compone di 4 fasi: valutazione nutrizionale, diagnosi nutrizionale, intervento nutrizionale e monitoraggio e rivalutazione nutrizionale.
L'intervento dietetico dovrebbe prevedere un adeguato apporto energetico per mantenere o raggiungere il peso corporeo concordato, 15- 20% del fabbisogno calorico totale come proteine, 55- 60% come carboidrati derivanti da cereali integrali, 25- 30% come lipidi di cui ac. grassi saturi e/o trans <8% delle calorie totali, ac. grassi polinsaturi 7- 10% delle calorie totali, omega- 3 circa 1g/die, ac. grassi monoinsaturi fino al 20% delle calorie totali e colesterolo <200 mg. Il sodio non dovrebbe superare gli 80- 100 mEq (4,7- 5,8 g/die di sale) e i pazienti che fanno uso di bevande alcoliche dovrebbero limitarne il consumo a una quantità non superiore a 20- 30 g di etanolo al giorno per gli uomini e a 10- 20 g per le donne. L'apporto di fibra dovrebbe essere almeno di 25- 30 g/die Contenuti prioritari dell'intervento dietetico prevedono di rendere consapevole il paziente nella scelta dei cibi da acquistare e consumare fuori casa, dei metodi di cottura adeguati, del consumo di sale e dell'assunzione di alcool.
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