01 maggio 2021
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Rinite allergica, infettiva o vasomotoria: come gestirla?
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Le riniti sono un'infiammazione della mucosa nasale che colpiscono le alte via respiratorie. I principali trattamenti a disposizione sono gli antistaminici, decongestionanti e le soluzioni saline.
Le riniti, un'infiammazione della mucosa nasale, sono tra le problematiche che più frequentemente colpiscono le alte vie respiratorie. Una classificazione delle riniti parte dalla considerazione delle cause: allergica, infettiva virale, rinosinusite batterica, rinite medicamentosa (iatrogena), rinite vasomotoria. Esistono anche le forme miste. La rinite allergica viene provocata da un'infiammazione IgE-mediata che segue al contatto della mucosa nasale con l'allergene. Tra gli allergeni più comuni troviamo: polveri, epiteli animali, funghi, muffe o lieviti, allergeni occupazionali (es farina, polveri da legno...). Questa forma può essere intermittente o persistente, lieve o moderata-grave. Le riniti virali sono molto comuni, e vengono causate da diversi agenti virali: i più comuni sono rhinovirus (30-50% dei casi), coronavirus e adenovirus. La trasmissione è principalmente per via aerea. La rinosinusite di origine batterica è una complicanza della rinite virale, e batteri quali Streptococcus e Haemophilus portano a una sovrainfezione. La rinite medicamentosa si presenta in genere senza rinorrea, gocciolamento o starmiti, e si sviluppa con l'uso frequente e prolungato di farmaci vasocostrittori topici. Non si è ancora chiarito come si sviluppi la rinite vasomotoria, i cui sintomi sono causati o aggravati da particolari odori (profumi, fumo di sigaretta).
La rinite allergica presenta sintomi quali starnuti, prurito, naso chiuso, rinorrea. Molto spesso questo tipo di riniti è accompagnato da alterazioni oculari (arrossamento congiuntivale, lacrimazione), prurito alla gola e senso di peso a livello di zigomi e fronte, malessere e debolezza. Le riniti di origine virale presentano sintomi come congestione nasale e rinorrea, e il frequente coinvolgimento di altri distretti causa mal di gola, starnuti, tosse e gocciolamento rino-nasale. Possono comparire mal di testa e febbre. La forma acuta di origine batterica può comprendere: blocco o congestione nasale, rinorrea, dolore facciale, riduzione o perdita dell'olfatto, cefalgia. Nelle fasi iniziali il dolore è lieve, localizzato e normalmente unilaterale, ma se la problematica non si risolve in breve, il dolore diventa bilaterale. La rinite medicamentosa si presenta generalmente senza gocciolamento, rinorrea e starnuti ma con congestione nasale. La forma vasomotoria ha sintomi simili alla rinite allergica.
I principali trattamenti a disposizione del farmacista sono: antistaminici, decongestionanti, soluzioni saline. Esistono diverse generazioni di antistaminici. La prima viene utilizzata in formulazioni composte con antinfiammatori e decongestionanti, per il trattamento del raffreddore e dei sintomi parainfluenzali. Questi composti presentano effetti collaterali di tipo antimuscarinico, possono causare sedazione, vertigini, astenia. Gli antistaminici di seconda e terza generazione presentano minori effetti collaterali centrali. Alcune molecole (cetirizina, loratadina, fexofenadina...) possono essere dispensate su consiglio del farmacista e sono disponibili in formulazioni orali e topiche nasali. Numerosi sono gli Otc appartenenti alla classe dei decongestionanti che agiscono a livello dei recettori adrenergici. L'azione vasocostrittrice a livello della mucosa nasale porta a una riduzione del volume della mucosa stessa. Tra i decongestionanti a uso orale troviamo la pseudoefedrina e fenilefrina. Efedrina, oximetazolina, tramazolina e nafazolina sono alcune delle molecole utilizzate nei prodotti commerciali aventi un'attività decongestionante nasale. Per la gestione della congestione nasale sono di notevole interesse anche le soluzioni saline. Esse possono essere suddivise, a seconda della loro osmolarità, in isotoniche o ipertoniche. Diversi i meccanismi coinvolti nella loro attività: miglioramento della clearance del muco, incremento dell'attività ciliare, e azione sull'infiammazione sono alcuni dei meccanismi attraverso cui tali soluzioni migliorano i sintomi delle riniti. L'uso topico è associato a un ottimo profilo di sicurezza.
Tratto da "Inquadramento clinico e gestione dei disturbi minori in farmacia" a cura di Corrado Giua Marassi, Edizioni Edra
Alessandra Margreth
Fonte: Farmacista33
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Le riniti, un'infiammazione della mucosa nasale, sono tra le problematiche che più frequentemente colpiscono le alte vie respiratorie. Una classificazione delle riniti parte dalla considerazione delle cause: allergica, infettiva virale, rinosinusite batterica, rinite medicamentosa (iatrogena), rinite vasomotoria. Esistono anche le forme miste. La rinite allergica viene provocata da un'infiammazione IgE-mediata che segue al contatto della mucosa nasale con l'allergene. Tra gli allergeni più comuni troviamo: polveri, epiteli animali, funghi, muffe o lieviti, allergeni occupazionali (es farina, polveri da legno...). Questa forma può essere intermittente o persistente, lieve o moderata-grave. Le riniti virali sono molto comuni, e vengono causate da diversi agenti virali: i più comuni sono rhinovirus (30-50% dei casi), coronavirus e adenovirus. La trasmissione è principalmente per via aerea. La rinosinusite di origine batterica è una complicanza della rinite virale, e batteri quali Streptococcus e Haemophilus portano a una sovrainfezione. La rinite medicamentosa si presenta in genere senza rinorrea, gocciolamento o starmiti, e si sviluppa con l'uso frequente e prolungato di farmaci vasocostrittori topici. Non si è ancora chiarito come si sviluppi la rinite vasomotoria, i cui sintomi sono causati o aggravati da particolari odori (profumi, fumo di sigaretta).
Sintomi della rinite a cui prestare attenzione
La rinite allergica presenta sintomi quali starnuti, prurito, naso chiuso, rinorrea. Molto spesso questo tipo di riniti è accompagnato da alterazioni oculari (arrossamento congiuntivale, lacrimazione), prurito alla gola e senso di peso a livello di zigomi e fronte, malessere e debolezza. Le riniti di origine virale presentano sintomi come congestione nasale e rinorrea, e il frequente coinvolgimento di altri distretti causa mal di gola, starnuti, tosse e gocciolamento rino-nasale. Possono comparire mal di testa e febbre. La forma acuta di origine batterica può comprendere: blocco o congestione nasale, rinorrea, dolore facciale, riduzione o perdita dell'olfatto, cefalgia. Nelle fasi iniziali il dolore è lieve, localizzato e normalmente unilaterale, ma se la problematica non si risolve in breve, il dolore diventa bilaterale. La rinite medicamentosa si presenta generalmente senza gocciolamento, rinorrea e starnuti ma con congestione nasale. La forma vasomotoria ha sintomi simili alla rinite allergica.
Trattamento della rinite
I principali trattamenti a disposizione del farmacista sono: antistaminici, decongestionanti, soluzioni saline. Esistono diverse generazioni di antistaminici. La prima viene utilizzata in formulazioni composte con antinfiammatori e decongestionanti, per il trattamento del raffreddore e dei sintomi parainfluenzali. Questi composti presentano effetti collaterali di tipo antimuscarinico, possono causare sedazione, vertigini, astenia. Gli antistaminici di seconda e terza generazione presentano minori effetti collaterali centrali. Alcune molecole (cetirizina, loratadina, fexofenadina...) possono essere dispensate su consiglio del farmacista e sono disponibili in formulazioni orali e topiche nasali. Numerosi sono gli Otc appartenenti alla classe dei decongestionanti che agiscono a livello dei recettori adrenergici. L'azione vasocostrittrice a livello della mucosa nasale porta a una riduzione del volume della mucosa stessa. Tra i decongestionanti a uso orale troviamo la pseudoefedrina e fenilefrina. Efedrina, oximetazolina, tramazolina e nafazolina sono alcune delle molecole utilizzate nei prodotti commerciali aventi un'attività decongestionante nasale. Per la gestione della congestione nasale sono di notevole interesse anche le soluzioni saline. Esse possono essere suddivise, a seconda della loro osmolarità, in isotoniche o ipertoniche. Diversi i meccanismi coinvolti nella loro attività: miglioramento della clearance del muco, incremento dell'attività ciliare, e azione sull'infiammazione sono alcuni dei meccanismi attraverso cui tali soluzioni migliorano i sintomi delle riniti. L'uso topico è associato a un ottimo profilo di sicurezza.
Tratto da "Inquadramento clinico e gestione dei disturbi minori in farmacia" a cura di Corrado Giua Marassi, Edizioni Edra
Alessandra Margreth
Fonte: Farmacista33
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