Anticipare la diagnosi di diabete con lo screening dell’emoglobina glicata

22 dicembre 2022
Aggiornamenti e focus, Speciale Prediabete

Anticipare la diagnosi di diabete con lo screening dell’emoglobina glicata



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Secondo quanto conclude su Diabetologia uno studio firmato da Katherine Young e colleghi dell'Università di Exeter, Regno Unito, organizzare un programma di screening negli adulti che preveda la misurazione dell'emoglobina glicata (HbA1c) porterebbe al riscontro di circa 250.000 nuovi casi non diagnosticati di diabete di tipo 2 in Gran Bretagna con almeno due anni di anticipo rispetto all'età in cui di solito si scopre la malattia.

«Questo è il primo studio a utilizzare la biobanca del Regno Unito per determinare l'anticipo della diagnosi di diabete dovuto all'implementazione di un programma di screening specifico» esordisce la ricercatrice britannica, che assieme ai colleghi ha analizzato i dati di 179.923 adulti tra 40 e 70 anni ai quali al momento dell'arruolamento era stata misurata l'HbA1c, un parametro che riflette il controllo glicemico negli ultimi 2-3 mesi. «Il 7,3% della coorte oggetto di studio aveva già una diagnosi di diabete, a fronte dell'1% dei soggetti senza diabete nei quali è stato scoperto un diabete non diagnosticato in base al dosaggio dell'HbA1c» scrivono gli autori, che partendo da questi risultati hanno stimato che nel Regno Unito ci siano fino a 250.000 adulti tra 40 e 70 anni che hanno il diabete senza saperlo e che, tramite la misurazione dell'emoglobina glicata potrebbero ricevere una diagnosi. Lo studio ha permesso anche di stimare il vantaggio temporale offerto dallo screening, che fisserebbe il momento diagnostico a 2,2 anni di anticipo.

«Ma il potenziale di un programma di diagnosi precoce basato sul dosaggio dell'emoglobina glicata nello scoprire casi non diagnosticati potrebbe essere ancora maggiore, in quanto lo stato di salute della popolazione registrata presso la biobanca del Regno Unito è in genere migliore della popolazione generale e le minoranze etniche con tassi più elevati di diabete come i neri e gli asiatici delle regioni meridionali sono sottorappresentate» riprende Young. E conclude: «Questi dati dimostrano l'utilità di uno screening che dosa l'HbA1c tra 40 e 70 anni, ma servono ulteriori studi per valutare con esattezza il maggiore impatto di un intervento anticipato di un biennio nel ridurre il rischio di complicanze del diabete».

 

Fonte: Doctor33 


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