OMS: il Mondo ha mal di denti, serve molta più prevenzione
Questi i dati del Report dell'OMS sullo stato della Salute Orale Mondiale: verso una copertura universale per la salute orale entro il 2030.
Le conseguenze delle malattie orali non trattate - inclusi sintomi fisici, limitazioni funzionali e impatti dannosi sul benessere emotivo, mentale e sociale - sono gravi e debilitanti.
La salute orale
Per coloro che sono in grado di ottenere cure, i costi sono spesso elevati e possono comportare un notevole onere economico. La salute orale gioca un ruolo importante nel benessere e nell'autostima, mentre le malattie orali influenzano pesantemente la qualità della vita, la produttività e la capacità di lavorare, nonché la partecipazione sociale, tanto è vero che nel report, si sottolinea ancora una volta che la salute orale è un diritto dell'uomo, soprattutto perché implicata in funzioni essenziali come alimentarsi, parlare, sorridere e socializzare. Le malattie orali sono causate da una serie di fattori di rischio modificabili comuni a molte malattie non trasmissibili (NCD), tra cui il consumo di zucchero, il consumo di tabacco, l'uso di alcol e la scarsa igiene e pertanto andrebbero affrontate insieme. Le malattie orali sono ampiamente prevenibili e rappresentano un onere sanitario importante per molti paesi dove di solito, il trattamento delle varie patologie orali è costoso e di solito non fa parte della copertura sanitaria universale (UHC). Nel Rapporto, inoltre, vengono portati alla luce i profili di ciascuno dei 130 paesi afferenti all'OMS e di cui sono stati rilevati i dati secondo degli indicatori riferiti alla salute orale, tra cui anche l'Italia.
La situazione in Italia
Il report mette in evidenza che fra i bambini nell'età compresa fra 1 e 9 anni, la prevalenza di carie dei denti decidui non trattata è al 36.1% ovvero circa 1 milione e 800 mila bambini; negli adulti la prevalenza di carie dei denti permanenti non trattata è del 29.6% ovvero circa 16 milioni e 900 mila individui adulti. L'edentulismo si attesta al 12.9% ovvero circa 6 milioni e 300 mila adulti sopra i 20 anni di età non hanno denti o gliene restano al massimo 8 su 32! Inoltre, in Italia sono consumati giornalmente pro-capite circa 87.5 grammi di zucchero, quando l'OMS ne consiglia un consumo giornaliero al massimo di 36 grammi.
E quanto si spende in Italia per la cura delle patologie orali?
Circa 19 miliardi di euro all'anno, di cui circa il 95% con pagamenti che colpiscono le tasche dei cittadini poiché il SSN, come si evince anche dal report, non considera queste cure come essenziali per l'individuo nonostante l'Italia decanti un accesso alle cure universale; inoltre, la mancata produttività per colpa delle malattie orali si attesta su circa 9 miliardi di euro all'anno.
Le malattie orali sono in gran parte prevenibili o richiedono solo semplici interventi se diagnosticate e affrontate nelle fasi iniziali. Molti Paesi hanno stabilito politiche efficaci e programmi di successo per ridurre la prevalenza e la gravità delle malattie orali. Sarebbe auspicabile anche l'Italia inizi a seguire questa strada.
A cura di: dott. Leandro Baldi ricercatore del MACH (Centre for Multidisciplinary Research in Health Science; dott.ssa Patrizia Di Caccamo Vice Presidente COI (Cooperazione Odontoiatrica Internazionale).
Fonte
Global burden of disease 2019 (GBD 2019) results [online database]. Seattle: Institute of Health Metrics and Evaluation (IHME); 2020 (accessed November 2022).
Global oral Health status report: towards universal health coverage for oral health by 2030. Geneva: WHO; 2022In evidenza:
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