01 marzo 2012
Aggiornamenti e focus, Speciale Bocca sana
Allergie sempre più diffuse tra bambini
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In vent'anni la percentuale di bambini che soffre di allergie respiratorie e alimentari in Italia sarebbe aumentata dal 7 al 25%. E le allergie si confermerebbero in Italia e in Europa al terzo posto tra le patologie più diffuse (10,7%), dopo artrosi e ipertensione. Questa la sintesi dell'allarme lanciato dai pediatri in occasione del 6° meeting internazionale sulle allergie pediatriche tenutosi a Milano all'inizio di febbraio. «I bambini che soffrono di asma» spiega Alessandro Fiocchi, direttore del reparto di Pediatria dell'ospedale Melloni di Milano «sono circa il 9,5% in Italia, e quelli con asma severa il 9,5% a 6 anni e il 10,4% a 13-14 anni. Di rinite allergica, allergie nasali e pollinosi, invece, ne soffre almeno un milione e mezzo di ragazzi, mentre sono aumentati significativamente i ricoveri di bambini per reazioni anafilattiche, passati da 20 per milione nel 1992 a 120 per milione nel 2006». A fotografare, invece, la situazione per quanto riguarda le allergie alimentari, uno studio europeo su 10 Paesi che ha coinvolto anche l'Italia: a esserne colpiti il 2,7% degli adulti e il 4,2% dei bambini, con un picco fino a 3 anni. Tra le cause evidenziate dai pediatri presenti al meeting, «una relazione diretta tra Pil e tasso di allergie» continua Fiocchi «e anche una maggiore prevalenza di figli allergici nelle famiglie di laureati o poco numerose. Nelle famiglie numerose, infatti, il quintogenito ha il 50% di possibilità in meno di essere allergico rispetto al primogenito, perché il loro sistema immunitario è più stimolato. Anche l'allattamento materno è un fattore protettivo contro le allergie: l'organismo del bambino impara a tollerare le sostanze allergizzanti presenti nel latte della madre». I pediatri hanno infine messo in guardia su alcuni tipi di cure consigliate contro le allergie. In particolare, hanno puntato il dito contro le cosiddette camere del sale per la cura del l'asma che sarebbero, con le parole di Luigi Terracciano, responsabile Allergie respiratorie dell'ospedale Macedonio Melloni di Milano «un indubbio successo commerciale, ma privo di evidenze scientifiche e con presupposti logici contrari alle nostre conoscenze sulle malattie che vorrebbero curare, come asma e infezioni respiratorie. Si tratta di un'operazione di marketing ben congegnata». E a conferma spiega: «L'aerosol marino non ha alcun ruolo, tanto è vero che i bambini che vivono stabilmente al mare hanno la stessa frequenza di asma e infezioni respiratorie di quelli che vivono in città».
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