Giornata mondiale per la lotta contro il papilloma virus
L'infezione da papillomavirus è molto diffusa, e molto spesso non dà segni di sé fino alla comparsa delle conseguenze. Si tratta di una infezione a prevalente trasmissione sessuale, attraverso il contatto stretto durante i rapporti, anche non completi, con una persona portatrice del virus. Spesso infatti si può contrarre l'infezione, e restare portatori del virus per molto tempo, senza accorgersene.
Il papilloma virus
Esistono oltre 100 tipi di papillomavirus: alcuni di questi sono causa di condilomi e hanno carattere benigno, altri possono, con il passare del tempo, causare lesioni che portano allo sviluppo del tumore del collo dell'utero, o della cervice uterina.
Anche se nella maggioranza dei casi l'infezione viene sconfitta dall'organismo, la stessa può cronicizzare e dare luogo a lesioni precancerose che, nel corso di anni, danno luogo al tumore della cervice uterina, ossia del collo dell'utero. Ma l'infezione è causa anche di altri tumori, a carico degli organi genitali, sia negli uomini che nelle donne (vulva, vagina, pene, ano) e di tumori del cavo orale.
Generalmente, tra l'infezione e l'insorgenza delle lesioni precancerose trascorrono circa 5 anni; affinché il tumore della cervice uterina si sviluppi possono invece passare anche più di 20 anni.
Il fumo, un sistema immunitario compromesso, un elevato numero di partner sessuali e l'obesità sono alcuni dei fattori possono aumentare il rischio di sviluppare la malattia.
Il tumore della cervice uterina è il quarto tipo di tumore più comune tra le donne, ed è il primo che l'Organizzazione mondiale della sanità abbia stabilito essere totalmente riconducibile a una infezione virale. La vaccinazione, insieme a test di screening per la diagnosi precoce come Pap-test e test per l'HPV, è la strategia più efficace per eliminare il rischio di sviluppare questo tumore.
Indossare il profilattico durante i rapporti sessuali non rappresenta una efficace strategia di prevenzione da una eventuale infezione.
Il vaccino anti-papilloma virus
I vaccini anti-HPV oggi utilizzati proteggono contro i tipi di HPV più pericolosi, sono sicuri ed efficaci e possono prevenire oltre il 90% delle forme tumorali associate all'HPV.
La vaccinazione contro l'HPV è raccomandata a tutte le ragazze e i ragazzi di età compresa tra gli 11 e 13 anni, prima dell'inizio dell'attività sessuale. La vaccinazione, il cui costo è coperto dal SSN in tutte le regioni d'Italia, viene somministrata in due dosi a distanza di 6 mesi. Se il ciclo vaccinale inizia dopo il compimento dei 15 anni, le dosi previste sono tre.
Inoltre per tutte le donne a partire dai 25 anni di età, anche se vaccinate, è fondamentale aderire ai programmi di screening, efficaci ai fini di una diagnosi precoce e di intervenire, qualora siano riscontrate delle lesioni, prima che la malattia evolva.
Stefania Cifani
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