Allergie respiratorie nei bambini: cosa fare?
Le allergie respiratorie stagionali, dovute a qualche pianta, sono forme molto frequenti, e si manifestano con rinite, asma e congiuntivite. Mentre gli acari della polvere si annidano in casa in materassi, cuscini, tende, peluche. A scatenare la reazione allergica sono gli escrementi di questi microscopici animaletti. In questi casi c'è una secrezione acquosa dal naso, starnuti a ripetizione, tosse secca, difficoltà a respirare.
Anche gli animali domestici possono essere responsabili di allergie: sono comuni reazioni ai peli del gatto, del cane o di altri animali come i criceti. Tali allergie si manifestano come rinite, congiuntivite, e soprattutto asma. Possibile anche razioni alla pelle come orticaria.
Se si sospetta che il bambino soffra di allergie respiratorie è bene rivolgersi al proprio pediatra di fiducia o a un allergologo. Lo specialista può prescrivere alcuni test per verificare la sensibilizzazione a sostanze potenzialmente allergeniche. Gli esami si eseguono sulla cute (prick test), o con la ricerca nel sangue di immunoglobuline E (IgE), che risultano elevati in caso di reazioni allergiche. In base ai risultati il medico stabilirà le strategie migliori per combattere il problema.
Naturalmente bisogna anche tenere ben puliti gli ambienti domestici. Eliminare la polvere soprattutto da cuscini, tende e tessuti vari. Non far entrare gli animali domestici nella stanza dove dorme e gioca il piccolo, e mantenere pulito il pelo del cane o del gatto.
Alessandra Margreth
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