Mio figlio ha la tosse, come lo curo? I consigli del prof. Zanasi, pneumologo

18 dicembre 2023
Aggiornamenti e focus, Speciale Tosse nel bambino

Mio figlio ha la tosse, come lo curo? I consigli del prof. Zanasi, pneumologo



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La forma di tosse più comune tra i bambini nella stagione invernale è quella causata dalle infezioni virali. Cerchiamo di capire con l'aiuto del professor Alessandro Zanasi, Pneumologo Direttore del Centro per la cura della tosse del SISMER di Bologna e Presidente della Società Italiana per lo Studio della tosse (AIST).

La tosse protegge le vie respiratorie


La tosse è un sintomo utile a proteggere le vie respiratorie sia da secrezioni in eccesso sia dall'inalazione di corpi estranei «però è anche un sintomo che si associa a molte patologie. Per fare una corretta terapia, si deve prima di tutto capire l'origine della tosse» ha spiegato Zanasi. La tosse, infatti, ha molte e differenti cause: «può essere un corpo estraneo nelle prime vie respiratorie - come una spina di pesce conficcata nella tonsilla - può accompagnare un episodio influenzale, oppure un reflusso gastroesofageo, o ancora una polmonite. Sono state descritte 112 cause di tosse! Le più comuni tuttavia sono molte meno, e la causa più frequente rimane l'infezione virale delle prime vie respiratorie».


Pulizia del naso e aerosol


Parlando della tosse che ha come causa le infezioni virali stagionali, che sono le più frequenti nei bambini, «dobbiamo prima di tutto valutare se siamo in presenza di una tosse secca o di una tosse grassa» sottolinea Zanasi. Se la tosse, in un bambino generalmente sano, «insorge insieme ad un raffreddamento o a un fatto influenzale ed è associata alla presenza di secrezioni, si può cominciare con una adeguata pulizia del naso con soluzione fisiologica, e fare un po' di aerosolterapia con la stessa fisiologica. Su indicazione del medico, si può poi assumere un prodotto antitussivo indicato per la fascia di età del bambino».


Sciroppo anti tosse solo sopra i 5 anni

Quindi, «sopra i 5 anni, in caso di tosse secca e irritativa, per calmarla e sedarla possono essere usati dei prodotti che sono veri e propri farmaci, in sciroppo, o in gocce, per esempio la Levodropropizina, molecola sicura ed efficace, ad azione periferica. L'uso del sedativo «va limitato a pochi giorni, in particolare è indicato quando la tosse è secca e il bambino non riesce a riposare - e non fa riposare neppure la famiglia!».

Invece, in caso di tosse produttiva, catarrale, «si possono usare farmaci mucoregolatori ed espettoranti. Anche in questo caso dopo qualche giorno, se la tosse non passa, ed il muco diventa giallastro e denso è bene rivolgersi al proprio pediatra».


L’antibiotico non serve

«Non va mai dato al bambino l'antibiotico se non è il pediatra a prescriverlo. Purtroppo, ancora oggi, questo tipo di farmaco è utilizzato in modo improprio. Non va mai utilizzato in automedicazione. Non si deve neppure insistere con il medico per avere la sua prescrizione. Non vanno mai prese dosi avanzate da precedenti terapie, neppure se la situazione di salute del bambino può sembrare la stessa di quando il farmaco era stato prescritto in passato». Gli antibiotici sono farmaci molto utili in caso di infezione batterica, non hanno alcuna efficacia, invece, se si tratta di infezioni virali. «Vanno presi dunque quando serve e per tutto il tempo indicato dal medico, completando correttamente la cura».

Un uso inappropriato, da una parte può dare effetti indesiderati al bambino, dall'altra un suo abuso crea dei ceppi batterici resistenti agli antibiotici. Pertanto, con il tempo l'antibiotico perde la sua efficacia.

Un mezzo efficace per prevenire la tosse può essere, la vaccinazione antinfluenzale, consigliata dopo l'anno di vita.


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