Mio figlio ha la tosse, devo preoccuparmi? Le risposte dei medici

18 dicembre 2023
Aggiornamenti e focus, Speciale Tosse nel bambino

Mio figlio ha la tosse, devo preoccuparmi? Le risposte dei medici



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Tante sono le domande che si pongono i genitori quando i figli hanno la tosse. Abbiamo chiesto a di spiegare alle mamme e ai papà come comportarsi in caso di tosse al Professor Gianluigi Marseglia, Direttore dell'Unità di Pediatria Generale e Specialistica del Dipartimento di Scienze Clinico Chirurgiche Diagnostiche e Pediatriche e docente Pediatria Generale e Specialistica dell'Università degli Studi di Pavia e al Professor Alessandro Zanasi, Pneumologo Direttore del Centro per la cura della tosse del SISMER di Bologna e Presidente della Società Italiana per lo Studio della tosse (AIST).

Quando devo preoccuparmi della tosse di mio figlio? Quali sono i segnali di avvertimento?


Prima di tutto non bisogna preoccuparsi, perché la tosse è un riflesso fisiologico positivo, che serve a tenere libere le vie respiratorie. Nella maggior parte dei casi è correlata ad una infezione virale, più frequenti nella stagione invernale. Mantenendo la calma, si deve valutare la situazione e rivolgersi al pediatra se dura più di qualche giorno.


Quando devo rivolgermi al pediatra se mia figlia ha la tosse?


Rivolgersi al pediatra è una scelta personale dei genitori, che valuteranno di volta in volta la situazione. Ci sono però delle indicazioni da seguire:

  • ci si deve rivolgere al pediatra sicuramente e in tempi ristretti, se il bambino è neonato, quindi in particolare nel primo mese di vista, ma anche fino ai sei mesi;

  • è bene andare dal pediatra quando la tosse è disturbante la vita del bambino sia di giorno sia di notte;

  • quando la tosse si associa a febbre elevata, perché potrebbe trattarsi di una polmonite;

  • tosse continuativa che dura più di 15-20 giorni;

  • tosse senza febbre, ma con sintomi allergologici, come rinite allergica.


Cosa posso fare per prevenire la tosse nei miei figli, specialmente durante la stagione dei raffreddori e dell'influenza?

La prevenzione può essere fatta con il vaccino antinfluenzale stagionale, nei bambini sopra l'anno di vita, che offre una amplificazione del sistema immunitario ed indirettamente protegge da altre forme virali. Per i bambini che frequentano asili nido o scuola dell'infanzia e che si ammalano con molta frequenza, potrebbe essere utile allontanarli per un certo periodo di tempo dalla comunità. Perché pur essendo fondamentale la frequenza per lo sviluppo generale, compreso quello relazionale, in alcuni casi è consigliata una pausa, una convalescenza prolungata, per permettere al sistema immunitario di riassestarsi e alle mucose di rigenerarsi completamente. Infine, esistono sostanze ad effetto immunostimolante, ma non sono adatte a tutti i bambini, e quindi vanno valutate e personalizzate insieme al proprio pediatra.



Come posso aiutare mio figlio a evitare di diffondere l'infezione se ha una tosse contagiosa?

Il principio generale è che, se un bambino malato viene a contatto con altri bambini, inevitabilmente li contagerà. Quindi il modo migliore è tenerli a casa da asili e scuole fino alla scomparsa dei sintomi. Pensiamo che quello che abbiamo imparato rispetto al contagio da Covid, vale anche per gi altri virus. Quindi lavaggio frequente delle mani, con il sapone, anche e soprattutto dei bambini piccoli, che è stato dimostrato portare ad una drastica riduzione del rischio di ammalarsi di una infezione virale. Poi fare una sorta di isolamento, fino alla scomparsa dei sintomi acuti, riammettendolo all'asilo solo dopo completa guarigione.


Come posso aiutare il mio bambino a sentirsi meglio quando ha la tosse?

Per trattare la tosse con successo è fondamentale capire cosa l'ha provocata. La tosse, infatti, ha molte e differenti cause: può essere un corpo estraneo nelle prime vie respiratorie - come una spina di pesce conficcata nella tonsilla - potrebbe essere un episodio influenzale, oppure reflusso gastroesofageo, o ancora una polmonite. Sono state descritte 112 cause di tosse! Le più comuni sono molte meno, e la causa più frequente rimane l'infezione virale delle prime vie respiratorie, ma se la tosse persiste per più di 2 o 3 giorni, è meglio portare il bambino dal pediatra.

Nel gruppo WhatsApp delle mamme ho letto che molte danno l’antibiotico ai bimbi così la tosse passa. È vero?

Assolutamente no. Nei bambini l'80% della tosse è causata da una infezione virale, quindi l'antibiotico è inutile, oltre ad essere dannoso, perché può provocare effetti indesiderati e indurre antibiotico-resistenza. L'antibiotico va usato solo quando serve e con la prescrizione del medico pediatra.



La tosse di mio figlio peggiora di notte. Cosa posso fare per migliorare il sonno del mio bambino e riuscire così a dormire tutti?

La tosse può peggiorare di notte per diversi motivi: per il ristagno di secrezioni come nelle infezioni respiratorie, o in presenza di patologie come il reflusso gastroesofageo o l'asma bronchiale, in questi casi la tosse si accentua proprio di notte. È necessario capire perché la tosse peggiora di notte, scoprirne la causa e quindi impostare una terapia adeguata. Se la tosse, in un bambino generalmente sano, è la conseguenza di un raffreddamento o influenza, è bene cominciare con una adeguata pulizia del naso con soluzione fisiologica, fare l'aerosol con la stessa fisiologica. Eventualmente, su indicazione del medico, si può ricorrere ad uno sciroppo antitussivo indicato per la fascia di età del bambino.


Quali farmaci o sciroppi sono sicuri per mia figlia quando ha la tosse? Come devo dosarli correttamente?

Sotto i 5 anni viene sconsigliato l'impiego di qualunque sciroppo antitussivo, sia esso mucolitico o sedativo. Questo perché i mucolitici potrebbero aumentare in eccesso le secrezioni; mentre il sedativo può favorire il ristagno di secrezioni: i bronchi dei bambini sono di calibro molto sottile e quindi l'ingombro secretivo potrebbe causare difficoltà respiratorie. La soluzione migliore in questi casi è una buona idratazione, che si realizza con l'uso di aerosol con soluzione fisiologica; fare bere molto il bambino. Sopra i 5 anni, in caso di tosse secca e irritativa, possono essere usati dei prodotti che sono veri e propri farmaci, in sciroppo, o in gocce, per esempio Levodropropizina, molecola sicura ed efficace, ad azione periferica. Oppure in caso di tosse produttiva, catarrale, si possono usare farmaci mucoregolatori ed espettoranti.


I rimedi naturali sono sicuri ed efficaci per alleviare la tosse dei miei figli?

Non ci sono evidenze scientifiche che ne dimostrino l'efficacia, ma non ci sono neppure evidenze che dimostrino il contrario. Gli sciroppi solitamente sono di gusto dolce, questo perché è stato dimostrato che il gusto dolce ha un effetto nel liberare sostanze oppioidi endogene, che a loro volta svolgono un'azione antitussiva. Quindi un certo effetto è possibile ottenerlo. Il miele è un prodotto molto utilizzato nella tosse dei bambini (sopra 1 anno di età), oltre ad essere dolce ha un'azione emolliente, idratante, antinfiammatoria e quindi efficace nel lenire la tosse. Altra cosa è il bambino con reflusso gastroesofageo o con asma.


Qual è l'importanza dell'umidità nell'aria per i bambini con tosse? Dovrei utilizzare un umidificatore?

Sì, è bene usare un umidificatore, perché avere una buona idratazione e umidificazione delle mucose migliora anche la tosse. Secondo uno studio condotto dall'Associazione italiana per lo studio della tosse (AIST), i bambini disidratati hanno cinque volte di più tosse ed episodi asmatici rispetto a bambini ben idratati. Un corretto livello di idratazione si ottiene: assumendo quantità adeguate d'acqua, facendo l'aerosol con soluzione fisiologica e mantenendo il giusto grado di umidità dell'aria ambiente con gli umidificatori.


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