Ritorno a casa dopo il parto. I consigli di Dica33

15 aprile 2024
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Ritorno a casa dopo il parto. I consigli di Dica33



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Come funziona il rientro a casa dopo il parto? Quali cambiamenti fisici e psicologici? Come ci si prende cura di se stesse? Quali attenzioni al bambino nei primi giorni? Quali segnali d'allarme prendere in considerazione? Il ritorno a casa, dopo aver partorito, segna l'inizio di una nuova vita ma porta con sé anche tante incognite e insicurezze. La fase post partum dura circa 6 settimane. In questi 40 giorni la neo mamma può andare incontro ad alcuni cambiamenti che via via si riducono. Possono comparire perdite vaginali che durano fino a 8 settimane che variano di colore e con un odore simile a quello del flusso mestruale. L'utero farà registrare piccole contrazioni per consentirgli di tornare alle normali dimensioni. Possono subentrare anche sbalzi d'umore e sensazioni di tristezza. È una instabilità emotiva nella norma che va però portata all'attenzione del medico se dura da oltre due settimane.

Se ci si sente bene, è utile tornare alla vita normale, inserendo l'attività fisica per aiutare il corpo a recuperare e rafforzare i muscoli addominali e del pavimento pelvico. È bene imparare a seguire presto il ritmo del neonato: riposarsi quando dorme, intervenire quando ne ha bisogno.


Tempo per sé


Ogni mamma deve riuscire a trovare un momento della giornata da dedicare esclusivamente a se stessa. Bastano anche solo 15 minuti per una doccia. E deve imparare a chiedere aiuto a chi la circonda.

È bene consultare l'ostetrica se compaiono alcuni di questi sintomi:

  • febbre pari o superiore a 38°C

  • dolore al basso ventre

  • perdite vaginali maleodoranti

  • pesanti emicranie

  • aumento delle perdite di sangue

  • bruciore o prurito durante la minzione

  • dolore a polpacci o gambe

  • fiato corto.


Attenzioni al neonato


Anche il neonato necessita di alcune attenzioni particolari nei primi giorni a casa. Innanzitutto, è bene fargli trovare un ambiente pulito, evitare l'affollamento di parenti e amici e fare attenzione al caldo o freddo eccessivi. Quando ricorrere al pediatra? In caso di:

  • febbre pari o superiore a 38ºC

  • difficoltà respiratorie

  • vomito frequente

  • poco attivo/non risponde agli stimoli

  • troppo agitato

  • non mangia

  • è pallido, le labbra sono blu

  • non ha movimenti intestinali per 48 ore nella prima settimana.


Carla De Meo





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