Carcinoma alla mammella, il tumore più frequente nelle donne

07 giugno 2024
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Carcinoma alla mammella, il tumore più frequente nelle donne



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Il tumore della mammella è la forma di cancro più comune nelle donne. Nel nostro Paese, nel 2023, si sono registrati 55.900 nuovi casi di carcinoma mammario e 834.200 sono le donne viventi in Italia dopo aver ricevuto la diagnosi. La sopravvivenza a 5 anni è pari all'88% e supera il 90% quando la malattia è individuata negli stadi iniziali (AIOM, I numeri del cancro in Italia 2023). Negli ultimi decenni si è registrato un costante aumento di frequenza di diagnosi, accompagnata, però, da una riduzione della mortalità. Ciò è stato possibile anche grazie alla sempre più ampia diffusione della diagnosi precoce, che ha permesso di aumentare il numero di tumori identificati ai primi stadi di sviluppo della malattia, quando il trattamento chirurgico può essere più spesso conservativo e la terapia adottata più efficace, permettendo di ottenere sopravvivenze a 5 anni molto elevate.



Fattori di rischio


Il cancro alla mammella è influenzato da una serie di fattori di rischio, alcuni dei quali non modificabili mentre altri possono essere gestiti attraverso scelte di vita consapevoli. Quasi un quarto dei casi di cancro della mammella (23%) è causato da fattori di rischio evitabili.

I principali fattori di rischio sono rappresentati da: età, fattori riproduttivi, fattori ormonali, fattori dietetici e metabolici, stile di vita, pregressa radioterapia a livello toracico, precedenti displasie o neoplasie mammarie, familiarità ed ereditarietà.

Tra i fattori non modificabili, l'età avanzata è uno dei principali, poiché il rischio aumenta con l'età. Anche la genetica gioca un ruolo cruciale: mutazioni nei geni BRCA1 e BRCA2 possono significativamente aumentare il rischio.

Tra i fattori modificabili, l'obesità, soprattutto dopo la menopausa, e uno stile di vita sedentario possono aumentare la probabilità di sviluppare la malattia. L'assunzione eccessiva di alcol è un altro fattore di rischio, così come la terapia ormonale sostitutiva prolungata e l'uso di contraccettivi orali. Le donne che non hanno avuto figli o che hanno avuto la prima gravidanza dopo i 30 anni hanno un rischio leggermente maggiore. Conoscere i fattori di rischio può aiutare a prendere misure preventive e a partecipare a programmi di screening regolari per una diagnosi precoce.



Screening e diagnosi precoce


La diagnosi precoce del cancro della mammella viene effettuata tramite la mammografia, che è consigliata come tecnica di screening in tutte le donne di età superiore ai 50 anni. Lo screening per la diagnosi precoce del tumore mammario si rivolge alle donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni e si esegue con una mammografia ogni 2 anni. In alcune Regioni si sta sperimentando l'efficacia dell'esame in una fascia d'età più ampia, quella compresa tra i 45 ed i 74 anni. I programmi di screening prevedono l'invito attivo della donna nella fascia d'età indicata alla scadenza dei periodi stabiliti e secondo le modalità previste dal programma regionale (in genere la donna riceverà una lettera di invito dalla Asl di appartenenza).

La conferma della natura della malattia, dopo l'individuazione di un nodulo e la successiva diagnosi istologica avvengono grazie alla biopsia del nodulo.



Stili di vita

Prevenire il tumore al seno richiede un impegno consapevole verso uno stile di vita sano. È possibile ridurre significativamente il rischio adottando abitudini che promuovono la salute generale: è fondamentale mantenere un peso corporeo adeguato attraverso una dieta equilibrata ricca di frutta, verdura e cereali integrali, limitando il consumo di grassi saturi e zuccheri. L'esercizio fisico regolare, come camminare, nuotare o praticare yoga, contribuisce a mantenere un peso sano e a migliorare il benessere fisico e mentale. È inoltre fondamentale ridurre l'assunzione di alcol e smettere di fumare. L'allattamento al seno può ridurre il rischio di sviluppare la malattia. È molto utile anche sottoporsi regolarmente a controlli medici e screening mammografici per una diagnosi precoce, e conoscere la storia familiare di cancro al seno per discutere con il proprio medico delle strategie di prevenzione personalizzate.



Fonti:

Ministero della salute

ISS 

Aiom

AIOM, I numeri del cancro in Italia 2023

Fondazione Veronesi




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