18 settembre 2015
Aggiornamenti e focus, Speciale Salute del respiro
Con l’asma aumentano le apnee nel sonno
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Soffrire d'asma, specie se da molti anni, espone a un maggior rischio di apnee ostruttive nel sonno. Si tratta di un aumento non trascurabile, stimato intorno al 40 per cento. Il dato emerge dal Wisconsin sleep cohort study, una ricerca iniziata moltissimi anni fa negli Stati Uniti: era il 1988 quando sono stati selezionati in maniera casuale alcune centinaia di impiegati pubblici di età compresa fra i 30 e i 60 anni che sono stati invitati a eseguire, a intervalli di quattro anni, una polisonnografia, vale a dire un esame che permette di rivelare la presenza di apnee nel sonno. Alcuni studi suggerivano infatti l'esistenza di un'associazione tra asma e apnea ostruttiva del sonno; non era tuttavia chiaro se fosse la presenza di asma a favorire la comparsa delle apnee. Anche se spesso sottovalutate, queste ultime rappresentano uno dei disturbi del sonno più importanti, in considerazione sia della loro frequenza, sia della severità delle conseguenze sulla salute.
«Negli adulti l'apnea ostruttiva del sonno è sempre più diffusa ed è associata a un'aumentata morbilità (incidenza o prevalenza di una malattia o di tutte le malattie in una popolazione) e mortalità, soprattutto per fattori cardiovascolari» puntualizza uno dei ricercatori, Mihaela Teodorescu del William Middleton memorial veteran's Hospital all'Università del Wisconsin. Nel corso del tempo i partecipanti allo studio (che al momento del reclutamento non soffrivano di apnea ostruttiva del sonno) hanno ripetuto la polisonnografia notturna per documentare un'eventuale comparsa di apnee e compilato dei questionari relativi alla salute all'incirca ogni 4 anni. Già dopo il primo intervallo di 4 anni emergeva una differenza: «Il 27 per cento dei partecipanti asmatici ha sperimentato un'apnea ostruttiva del sonno, contro il 17 per cento di apnee comparse nei non asmatici» precisa la ricercatrice. Quando veniva considerato l'intero periodo di studio emergeva come gli asmatici avessero quasi il 40 per cento di probabilità in più dei non asmatici di sviluppare apnea ostruttiva del sonno, fenomeno che risultava più evidente negli asmatici di più vecchia data.
Fonte: Mihaela Teodorescu, Jama doi:10.1001/jama.2014.17822
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«Negli adulti l'apnea ostruttiva del sonno è sempre più diffusa ed è associata a un'aumentata morbilità (incidenza o prevalenza di una malattia o di tutte le malattie in una popolazione) e mortalità, soprattutto per fattori cardiovascolari» puntualizza uno dei ricercatori, Mihaela Teodorescu del William Middleton memorial veteran's Hospital all'Università del Wisconsin. Nel corso del tempo i partecipanti allo studio (che al momento del reclutamento non soffrivano di apnea ostruttiva del sonno) hanno ripetuto la polisonnografia notturna per documentare un'eventuale comparsa di apnee e compilato dei questionari relativi alla salute all'incirca ogni 4 anni. Già dopo il primo intervallo di 4 anni emergeva una differenza: «Il 27 per cento dei partecipanti asmatici ha sperimentato un'apnea ostruttiva del sonno, contro il 17 per cento di apnee comparse nei non asmatici» precisa la ricercatrice. Quando veniva considerato l'intero periodo di studio emergeva come gli asmatici avessero quasi il 40 per cento di probabilità in più dei non asmatici di sviluppare apnea ostruttiva del sonno, fenomeno che risultava più evidente negli asmatici di più vecchia data.
Fonte: Mihaela Teodorescu, Jama doi:10.1001/jama.2014.17822
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