26 novembre 2009
Aggiornamenti e focus
Nascere prima fa una bella differenza
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Le donne spesso ignorano che 39-40 settimane sono necessarie perché una gravidanza sia correttamente portata a termine. Inoltre hanno una percezione inadeguata della sicurezza della nascita nelle diverse età gestazionali. Lo conferma una ricerca svolta negli Stati Uniti su un campione di 650 donne che avevano recentemente partorito. Alla domanda sul significato del parto a termine e sulla sicurezza del parto nelle fasi ultime della gravidanza è emerso che il 24% considerava a termine un parto avvenuto alla 34-36° settimana, per il 50,8% lo era alla 37-38° e solo il 25,2% considerava a termine la gestazione di 39-40 settimane. Inoltre, è stato chiesto di indicare il periodo minimo di gestazione che può essere considerato sicuro per far nascere il bambino senza le complicanze tipiche del parto pretermine. Il 51,7% ha scelto l'opzione 34-36 settimane, il 40,7% 37-38 e solo il 7,6% ha indicato 39-40 settimane. Gli autori temono che le notizie e le informazioni correnti sui bambini nati pretermine, enfatizzino la sopravvivenza ma non gli esisti negativi, alimentando così l'impressione che nascere pretermine sia sicuro e spostando i limiti temporali di sicurezza della gravidanza. Le ultime settimane di vita intrauterina, invece, sono critiche per lo sviluppo fetale: tutti gli organi continuano a maturare per prepararsi all'uscita dall'utero e tra le 35° e la 40° settimana il cervello cresce di circa il 50%. (S.Z.)
Obstetrics & Gynecology. 114(6):1254-1258
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