Diabete: un intero week end per conoscerlo

13 novembre 2015
Aggiornamenti e focus

Diabete: un intero week end per conoscerlo



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Oltre 500 città coinvolte, centinaia di eventi previsti e la collaborazione di persone diabetiche, medici, infermieri e altri professionisti sanitari che, a titolo completamente gratuito, si mettono a disposizione per offrire informazioni e servizi a chiunque voglia saperne di più sul diabete. Nei numerosi gazebo e banchetti presenti nelle piazze italiane sarà possibile per un intero fine settimana (sabato 14 e domenica 15 novembre) ricevere informazioni sulla malattia, dalla prevenzione alla corretta gestione nella vita di tutti i giorni, e si potrà anche valutare il proprio rischio di sviluppare la patologia nei prossimi anni. Ma non finisce qui. In alcuni centri sono previsti anche conferenze ad hoc, eventi dedicati all'esercizio fisico e rappresentazioni teatrali.

Ma cos'è esattamente il diabete e perché si dedica tanta attenzione a questa malattia? Il termine "diabete mellito" indica una condizione che, se non viene adeguatamente curata, porta a un eccesso di zuccheri nel sangue. Esiste prevalentemente in due forme: quella di tipo 1 e quella di tipo 2. Ci sono poi il diabete gestazionale (o gravidico) che colpisce le future mamme soprattutto attorno al secondo trimestre di gravidanza, ma che tende a scomparire dopo il parto, e alcune forme intermedie tra diabete di tipo 1 e 2.

Il diabete mellito di tipo 1 è dovuto a una reazione anomala delle sistema immunitario che distrugge le cellule del pancreas produttrici di insulina. E dato che l'insulina è necessaria per tenere a bada lo zucchero nel sangue, chi soffre di questa forma di diabete è costretto ad assumere insulina dall'esterno. In Italia le nuove diagnosi di diabete di tipo 1, che spesso riguardano persone con meno di 30 anni, sono circa 5mila ogni anno e si stima che circa 250mila persone soffrano della malattia. Nel mondo, secondo le stime della International diabetes federation, i bambini e ragazzi tra 0 e 14 anni con diabete di tipo 1 sono circa 480mila (dati relativi al 2010), di cui 110mila in Europa.

Il diabete di tipo 2, il più frequente, insorge in genere dopo i 40 anni, interessa soprattutto chi è obeso o sovrappeso e porta gradualmente all'incapacità di controllare i livelli di zucchero nel sangue. I casi di diabete di tipo 2 sono in crescita in tutto il mondo, soprattutto a causa di cattivi stili di vita (alimentazione eccessiva e poco salutare, poco movimento, ecc). In Italia le stime parlano di 3 milioni di persone cui è stata diagnosticata la malattia e di un altro milione che ha la malattia, ma non lo sa. Inoltre 2,6 milioni di italiani hanno difficoltà a mantenere nella norma i livelli di zucchero nel sangue (la "glicemia"), aprendo spesso le porte al diabete vero e proprio. E spingendo lo sguardo oltre i confini nazionali, si possono incontrare almeno 285 milioni di persone in tutto il mondo con diabete di tipo 2, che quasi raddoppieranno entro il secondo le stime del 2010 della International diabetes federation, raggiungendo i 438 milioni.



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