Alimentazione: vero o falso? Ecco otto false credenze sul cibo

12 febbraio 2016
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Alimentazione: vero o falso? Ecco otto false credenze sul cibo



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Alimenti senza glutine, prodotti "fat/sugar free", ma anche digiuno e barrette energetiche al centro di una riflessione degli esperti di nutrizione del Texas a&m health science center nella quale si cerca di fare chiarezza su alcuni dei miti e delle informazioni che circolano sul cibo. «Sono davvero molte le persone che si affidano a internet per cercare di migliorare il proprio stile di vita attraverso l'alimentazione, ma non è sempre facile riuscire a distinguere quali informazioni sono davvero affidabili» spiegano gli autori del documento prima di iniziare a spiegare la verità su otto credenze legate al cibo.

In generale i cibi senza glutine sono un grande aiuto per chi soffre di celiachia o intolleranza al glutine, ma devono comunque essere inseriti nel contesto di una dieta bilanciata. «E non bisogna dimenticare che i sostituti del glutine usati in questi prodotti aumentano spesso il numero di calorie e contribuiscono a far aumentare il peso» spiega Lisa Mallonee dietista della Texas A&M University.

Il fatto che un alimento sia definito in etichetta "senza zucchero" o "senza grassi" non significa che non abbia calorie. «Questi alimenti possono forse farci sentire meno in colpa quando ci concediamo qualcosa in più a tavola, ma resta il fatto che se ingeriamo più calorie di quante ne bruciamo il peso aumenta» chiarisce l'esperta che sottolinea l'importanza di leggere bene le etichette senza fermarsi alla frasi messe in evidenza sulla confezione.

«I carboidrati di per sé non fanno ingrassare» afferma Mallonee ricordando che l'organismo ha bisogno degli zuccheri come principale fonte di energia per tutte le attività. È piuttosto una questione di scelta dei carboidrati giusti e delle giuste quantità: esagerare con i carboidrati raffinati (quelli "bianchi") di certo contribuisce a far spostare in avanti l'ago della bilancia, mentre i carboidrati integrali e non raffinati, assieme a frutta e verdura sono parte integrante di una dieta bilanciata.

A prima vista questa affermazione sembra vera, ma riflettendoci meglio ci si rende conto che la maggiore spesa è solo apparente. «Magari il carrello della spesa costa di più se lo si riempie di prodotti sani invece che di cibi pronti e menù da fast-food, ma sul lungo periodo aumentano le spese mediche necessarie per continuare a mangiare male» spiega la dietista. Un consiglio utile per ridurre la spesa anche a breve termine è seguire la stagionalità: frutta e verdura costano meno se vengono acquistate secondo stagione. «E provare a inserire nella propria dieta anche cibi nuovi e stagionali aiuta anche a variare la propria alimentazione, strategia vincente in termini di salute» conclude Mallonee.

Non è una questione di orario. Come spiegano i ricercatori statunitensi il problema è sempre bilanciare le calorie introdotte e quelle bruciate. Se le prime superano le seconde si aumenta di peso, anche se si evita di mangiare a tarda sera.

«In linea generale il digiuno non è necessario e, soprattutto se lo si vuole rispettare per lunghi periodi, è necessario consultare prima il proprio medico» spiega Mallonee ricordando che l'organismo mette in atto una serie di manovre per purificarsi e liberarsi delle tossine. Tali manovre passano attraverso fegato e reni, vere e proprie "centrali di pulizia", e sono aiutate dal consumo regolare di cibi ricchi in fibre come per esempio frutta, verdura e cereali integrali.

«A volte penso a queste barrette come a barrette di dolciumi esaltate e glorificate» dice l'autrice spiegando che spesso il contenuto in zuccheri e grassi delle barrette energetiche è estremamente alto. «Vanno bene per gli atleti che vogliono fare il pieno di energia, ma non me la sentirei di consigliarle a chi ha come obiettivo la perdita di peso» conclude.

La rete è un'ottima fonte di informazione, ma non è infallibile e bisogna essere capaci di valutare bene ogni singolo dato che viene presentato. «Per questa ragione il medico o il nutrizionista restano i punti di riferimento più affidabili se si cercano informazioni aggiornate e precise sull'alimentazione» spiega Mallonee.



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