“Farmaci & Estate”: una guida per non rischiare

17 giugno 2016
Aggiornamenti e focus, Speciale Estate

“Farmaci & Estate”: una guida per non rischiare



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Temperature e umidità elevate e maggiore intensità dei raggi solari possono giocare brutti scherzi e influenzare l'integrità dei farmaci rendendoli meno efficaci o addirittura pericolosi per l'organismo. Per questa ragione gli esperti dell'Aifa, l'Agenzia italiana per il farmaco hanno deciso di realizzare una breve guida, che in poche pagine spiega in modo chiaro come il sole, il caldo e le modalità di conservazione possono modificare le caratteristiche di un farmaco e le reazioni dell'organismo ai medicinali. La guida "Farmaci & Estate", ricca di consigli pratici e indicazioni semplici, può essere scaricata dal sito web dell'Aifa.

Succede anche con il cibo: una cattiva conservazione può compromettere la qualità e alterare forma, odore e consistenza. Ecco quindi che il primo consiglio degli esperti Aifa è proprio di controllare queste caratteristiche quando si ha a che fare con i farmaci e di evitare l'assunzione se si nota qualcosa che non va nell'aspetto del medicinale (per esempio un odore strano o un colore e una consistenza diversi dal solito).

«I medicinali vanno in genere conservati in luogo fresco e asciutto e non a diretto contatto con fonti di calore. In estate, però, occorre maggiore attenzione e qualche accortezza in più» spiega Luca Pani, Direttore generale Aifa.
Sul foglietto illustrativo sono indicate le modalità corrette di conservazione, ma se non sono specificate è bene tenere il medicinale in luogo fresco e asciutto a una temperatura inferiore ai 25° C. Come ricordano gli esperti, uno o due giorni in condizioni diverse non dovrebbero compromettere l'efficacia e la sicurezza del farmaco, ma è meglio non rischiare, soprattutto per chi ha patologie croniche come il diabete o problemi cardiaci: in questi casi anche una sola dose non corretta (o alterata) di farmaco può fare la differenza. Particolare attenzione anche agli antiepilettici e agli anticoagulanti, oltre che agli antibiotici e a tutti i farmaci a base di ormoni (farmaci per la tiroide, contraccettivi, ecc).

E in viaggio? Meglio trasportare i farmaci nell'abitacolo dell'auto evitando il bagagliaio dove le temperature possono raggiungere livelli molto elevati e, se possibile, scegliere formulazioni solide come le compresse, meno sensibili al calore rispetto ai liquidi.

Farmaci e sole non sempre vanno d'accordo. «Alcuni medicinali, come quelli a base di ketoprofene (usato per il trattamento del dolore e delle condizioni infiammatorie), in caso di esposizione diretta al sole possono provocare reazioni da fotosensibilizzazione» afferma il Presidente Aifa, Mario Melazzini, «per questo è opportuno essere ben informati su come comportarsi nella stagione calda, quando si assumono farmaci». In effetti la fotosensibilizzazione, che in genere si traduce nella comparsa di dermatiti o eczemi dopo l'esposizione al sole, non è così rara in chi assume antibiotici (tetracicline, chinolonici), sulfamidici, contraccettivi orali (pillola), antinfiammatori non steroidei (Fans) e prometazina (antistaminico), oltre al già citato ketoprofene. Un'ulteriore accortezza prima di esporsi al sole riguarda gli occhi: è importante non utilizzare intorno agli occhi creme o pomate non adatte all'uso oftalmico che con il calore potrebbero entrare a contatto con la superficie oculare.

Un aspetto da non trascurare quando si parla si farmaci e stagione calda riguarda gli eventi avversi dei medicinali che possono cambiare quando le temperature si alzano. Alcuni farmaci possono per esempio compromettere i meccanismi che regolano la temperatura corporea, modificare la sudorazione o la vasodilatazione cutanea, compromettere il volume di sangue che viene espulso dal cuore - la cosiddetta gittata cardiaca - e aggravare le patologie da calore. E come accennato in precedenza, esporsi al sole può modificare l'effetto del medicinale (aumentandone la tossicità e/o riducendone l'efficacia) e innescare risposte di regolazione della temperatura corporea che possono influenzare l'assorbimento, l'eliminazione e quindi l'attività dei farmaci. Attenzione infine alla pressione sanguigna: con il caldo anche chi soffre di ipertensione potrebbe andare incontro ad abbassamenti dei valori pressori e quindi potrebbe essere necessario modificare la terapia in corso. Sempre ovviamente sotto l'attenta supervisione del medico.



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