Tumore al seno: lo stile di vita è più forte della genetica

21 giugno 2016
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Tumore al seno: lo stile di vita è più forte della genetica



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Peso nella norma, niente fumo, pochissimo alcol e niente terapia ormonale in menopausa. Seguendo queste quattro semplici regole per tutta la vita le donne con un rischio di tumore al seno elevato dal punto di vista genetico possono ridurre le probabilità di ammalarsi. E chi è a rischio più elevato trae maggiori benefici dallo stile di vita. Sono queste in estrema sintesi le conclusioni di uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Jama oncology dai ricercatori coordinati da Nilanjan Chatterjee, professore alla Johns Hopkins bloomberg school of public health di Baltimora.

«Il rischio genetico è senza dubbio importante, ma non è impossibile modificarlo» spiega l'autore che assieme ai colleghi ha coinvolto nella sua ricerca oltre 40mila donne statunitensi. «Lo scopo principale del progetto era cercare di capire quanto fossero utili dal punto di vista clinico le informazioni sul rischio che derivano dal Dna e quelle legate allo stile di vita e come questi due fattori di rischio si influenzassero a vicenda» aggiunge il ricercatore. Per arrivare al loro scopo gli autori hanno creato un modello per determinare il rischio genetico basato sull'analisi di ben 92 caratteristiche del Dna chiamate polimorfismi a singolo nucleotide (Snp, differenze minuscole all'interno di un gene) che prese singolarmente non sono così importanti, ma analizzate tutte insieme possono dare un'idea del rischio. Contemporaneamente sono stati valutati anche quattro aspetti dello stile di vita delle donne coinvolte nella ricerca: indice di massa corporea, abitudine al fumo, consumo di alcol e uso di terapie ormonali in menopausa.

«Dalla nostra analisi è emerso che modificando in meglio lo stile di vita, il rischio genetico di sviluppare un tumore al seno si riduce» afferma Chatterjee precisando che quando il rischio genetico è più elevato, gli effetti dello stile di vita sono ancora più forti. «Anche se non sono ancora definitivi e sufficienti per prendere decisioni cliniche ad hoc, questi risultati sono rilevanti e ricordano che un certo numero di tumori del seno potrebbero essere prevenuti seguendo poche e semplici regole» aggiunge William Dupont, della Vanderbilt university school of medicine di Nashville. «Lo studio dimostra inoltre che i geni sono solo una parte del rischio, ma le abitudini quotidiane giocano un ruolo di primo piano» conclude l'autore.



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