16 gennaio 2009
Aggiornamenti e focus
Embrioni senza casa
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Quali sono i principali limiti della legge 40? A questa domanda, subito dopo la sua approvazione in Parlamento nel 2005 Carlo Flamigni, docente di ostetricia e ginecologia all'Università di Bologna e membro del Comitato Nazionale di Bioetica, rispondeva a Dica33 "La prima cosa che mi viene in mente riguarda l'impossibilità di congelare gli embrioni. La limitazione a tre nel numero di embrioni prodotti e l'impossibilità di conservarli con il freddo, implica che per ogni fallimento la donna debba subire un nuovo trattamento ormonale". Già, perché prima della legge attuale per avere un bambino con la fecondazione assistita venivano fecondati più ovociti di quelli che venivano impiantati nell'utero della donna, per aumentare la probabilità di successo e per diminuire il numero dei trattamenti cui la donna veniva sottoposta. Gli embrioni che non potevano venire impiantati, chiamati soprannumerari, venivano conservati per alcuni anni e poi, se non impiantati entro un termine certo, gettati via. Ma se la nuova legge non ne prevede l'esistenza, esistono circa 30mila embrioni congelati in Italia. Che farne? La soluzione era stata individuata in una Biobanca nazionale presso l'ospedale Maggiore-Policlinico di Milano per la conservazione degli embrioni ottenuti da fecondazione, cui i genitori hanno rinunciato. "Il censimento avviato dall'Istituto superiore di sanità (ISS) per accertare lo stato di abbandono di questi embrioni è praticamente completo - spiegava nel dicembre 2005 l'allora Ministro Sirchia -. Gli embrioni orfani sono circa 400, o forse qualcuno in più, considerando che la legge sulla procreazione assistita dava tempo un anno per cercare di rintracciare le coppie e che alcune famiglie non sono ancora state contattate". Ma soprattutto "Da fine gennaio saranno quindi trasferiti in questi locali del Policlinico [...] "L'impegno preso, con un investimento di 400mila euro, è stato rispettato". Peccato che a distanza di quattro anni la "casa degli embrioni orfani" sia ancora disabitata: sei bidoni vuoti.
"Qui è tutto pronto da tempo, ma ancora aspettiamo istruzioni" ha detto all'Adnkronos Salute Paolo Rebulla, che dirige l'Unità operativa di medicina trasfusionale, terapia cellulare e criobiologia dell'IRCSS milanese, e aggiunge "non abbiamo ricevuto alcun contrordine. Siamo in stretto contatto con l'ISS, che ha censito oltre 3400 embrioni orfani in tutta Italia". Dall'ISS rassicurano come dal punto di vista tecnico sia tutto pronto per il trasloco nella biobanca di Milano degli embrioni in sovrannumero e sottolinea Giulia Scaravelli, responsabile all'ISS del centro operativo adempimenti legge 40 sulla fecondazione assistita, "quando arriverà l'incarico formale dal ministero del Welfare svolgeremo il nostro compito". Quanto ai costi se lo stanziamento previsto nel 2004 per la realizzazione del locale ammontava a circa 400mila euro, peraltro inutilizzati ora Scaravelli parla di "250-300 mila euro anche se i preventivi dovranno essere riaggiornati quando si avvierà il lavoro". E a chi denuncia la mancata conclusione del censimento Scaravelli risponde "Un lavoro di questo genere, in realtà, non potrà mai essere concluso definitivamente. Questo perché è sempre possibile che una coppia che ha abbandonato l'embrione con una dichiarazione formale cambi opinione". Ma al di là delle polemiche ora il tempo stringe, perché anche se ci sono casi di gravidanze ottenute anche 12 anni dopo il congelamento, si tratta di casi rari. E sull'argomento c'è grande fermento sul fronte politico. L'Italia dei Valori ha, infatti, presentato un progetto di legge per permettere alle coppie infertili di adottare gli embrioni abbandonati e attivare la Biobanca milanese e sempre dall'opposizione è stata depositata, un interrogazione al ministro della Salute Sacconi, per comprendere quale futuro attenda gli embrioni abbandonati. In Spagna nel frattempo risale al settembre del 2005 la nascita del primo bambino venuto dal freddo, cioè il primo che arriva dall'adozione di un embrione soprannumerario congelato e adottato da genitori che non sono quelli biologici. Nel frattempo in Italia si discute...
Marco Malagutti
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Che fine ha fatto la Biobanca?
"Qui è tutto pronto da tempo, ma ancora aspettiamo istruzioni" ha detto all'Adnkronos Salute Paolo Rebulla, che dirige l'Unità operativa di medicina trasfusionale, terapia cellulare e criobiologia dell'IRCSS milanese, e aggiunge "non abbiamo ricevuto alcun contrordine. Siamo in stretto contatto con l'ISS, che ha censito oltre 3400 embrioni orfani in tutta Italia". Dall'ISS rassicurano come dal punto di vista tecnico sia tutto pronto per il trasloco nella biobanca di Milano degli embrioni in sovrannumero e sottolinea Giulia Scaravelli, responsabile all'ISS del centro operativo adempimenti legge 40 sulla fecondazione assistita, "quando arriverà l'incarico formale dal ministero del Welfare svolgeremo il nostro compito". Quanto ai costi se lo stanziamento previsto nel 2004 per la realizzazione del locale ammontava a circa 400mila euro, peraltro inutilizzati ora Scaravelli parla di "250-300 mila euro anche se i preventivi dovranno essere riaggiornati quando si avvierà il lavoro". E a chi denuncia la mancata conclusione del censimento Scaravelli risponde "Un lavoro di questo genere, in realtà, non potrà mai essere concluso definitivamente. Questo perché è sempre possibile che una coppia che ha abbandonato l'embrione con una dichiarazione formale cambi opinione". Ma al di là delle polemiche ora il tempo stringe, perché anche se ci sono casi di gravidanze ottenute anche 12 anni dopo il congelamento, si tratta di casi rari. E sull'argomento c'è grande fermento sul fronte politico. L'Italia dei Valori ha, infatti, presentato un progetto di legge per permettere alle coppie infertili di adottare gli embrioni abbandonati e attivare la Biobanca milanese e sempre dall'opposizione è stata depositata, un interrogazione al ministro della Salute Sacconi, per comprendere quale futuro attenda gli embrioni abbandonati. In Spagna nel frattempo risale al settembre del 2005 la nascita del primo bambino venuto dal freddo, cioè il primo che arriva dall'adozione di un embrione soprannumerario congelato e adottato da genitori che non sono quelli biologici. Nel frattempo in Italia si discute...
Marco Malagutti
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