09 marzo 2010
Aggiornamenti e focus
Basta un Ecg per evitare morti improvvise
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Sarebbe sufficiente rendere più accurato lo screening al quale sono sottoposti gli studenti che svolgono attività sportive per ottenere una netta riduzione delle morti improvvise cardiache. Un grave problema clinico che rappresenta generalmente la prima manifestazione di una patologia, fino a quel momento ignota, precedentemente sfuggita alle normali visite mediche. E' quanto emerge da un lavoro pubblicato su Archives of internal medicine il 2 marzo scorso, che ha seguito 510 studenti di Harvard per tre anni. L'esame in questione è un semplice elettrocardiogramma che, in modo efficace e per un basso costo, consente di raddoppiare l'identificazione dei problemi cardiaci; nei casi dubbi, poi, va eseguita un'ecocardiografia per diagnosticare i ragazzi a rischio. Se si rivela un serio problema l'atleta dovrebbe essere considerato non idoneo agli sport, tranne quelli a bassa intensità come il golf. La validità di questa strategia è testimoniata dai risultati ottenuti in Italia che ha fortunatamente introdotto lo screening obbligatorio con Ecg nei giovani atleti già dai primi anni Ottanta, determinando un crollo delle morti improvvise di dieci volte, da 4 a 0,4 per 100mila atleti ogni anno.
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