Il mondo visto al contrario

18 febbraio 2005
Aggiornamenti e focus

Il mondo visto al contrario



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Destra e sinistra non è una questione politica stavolta, ma sono due mondi e due modi di percepire il mondo diversi, anzi speculari. Ogni cervello umano è costituito da due masse distinte e simmetriche, gli emisferi cerebrali, apparentemente separati ma congiunti da aree nervose che permettono lo scambio di impulsi nervosi. Nella parte più corticale del cervello è possibile delineare una rappresentazione dettagliata del corpo umano, con una distribuzione topografica perfetta che controlla ogni zona del corpo, con aree deputate agli stimoli sensitivi, agli stimoli motori, alla visione, al linguaggio, all'emotività e così via. Ciascun emisfero controlla le funzioni sensorio-motorie di una metà del corpo. Ma se secondo una legge fisiologica di simmetria funzionale le due metà di un organo simmetrico adempiono obbligatoriamente le stesse funzioni, in questo caso la regola non vale. E' stato infatti dimostrato che l'emisfero sinistro, nei soggetti destrimani è responsabile, oltre che del linguaggio, degli atti motori complessi e finalizzati della parte controlaterale (cioè opposta) del corpo. Tuttavia i mancini hanno contraddetto queste ipotesi, almeno per quello che riguarda le abilità manuali.

Specializzazioni di parte


Resta tuttavia una certa specializzazione funzionale, secondo la quale l'emisfero sinistro ha il controllo del linguaggio mentre all'emisfero destro vengono attribuite competenze particolari per l'elaborazione dei dati relativi allo spazio, alla percezione dei suoni, alle emozioni e all'attività onirica. Esiste quindi una sorta di dominanza di un emisfero cerebrale sull'altro a seconda del compito che l'individuo deve svolgere, ma che non è certamente assoluta, in quanto non c'è una vera e propria esclusività, ma piuttosto un'integrazione basata sulla modulazione reciproca.Gli studi sull'attività nervosa dei diversi centri cerebrali è stata studiata più volte con l'ausilio delle tecniche di diagnosi per immagini che mostrano in tempo reale il flusso di attività nel momento in cui l'individuo in esame esegue determinate azioni. Tra i più recenti, quello anglo-israeliano pubblicato su Nature-Neuroscience che ha rivelato, per l'appunto, che i destrimani utilizzano l'area sinistra del cervello per focalizzare l'attenzione sui particolari di un'immagine, mentre i mancini utilizzano l'area che si trova nella stessa posizione ma nell'emisfero destro. Ai 22 partecipanti (11 destrorsi e 11 mancini) veniva infatti richiesto di concentrarsi sui dettagli di un'immagine e sul suo aspetto complessivo. In questo caso i ricercatori più che osservare l'attività cerebrale interferivano con essa usando una tecnica nota come stimolazione magnetica transcraniale. I destrorsi mostravano un certo grado di difficoltà nel focalizzare i dettagli se la stimolazione interessava il lobo parietale sinistro, i mancini erano invece disturbati dalla stimolazione dello stesso lobo ma destro. Si tratta della prima evidenza che anche per le funzioni cognitive cosiddette di basso livello il cervello dei mancini e dei destrorsi rimane ancora organizzato in maniera opposta.

Simona Zazzetta



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