12 marzo 2008
Aggiornamenti e focus
Costa poco? Non funziona!
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Non è da escludere che l'efficacia terapeutica dei farmaci possa essere condizionata da aspetti commerciali come, per esempio, i prezzi più bassi. Il fatto è, come spiega una Research Letter pubblicata sull'ultimo numero di JAMA, che gli aspetti commerciali influenzano le attese dei pazienti e quindi potrebbero giocare un ruolo terapeutico, peraltro non riconosciuto, influenzando l'efficacia delle terapie mediche, in particolare nelle condizioni associate a una considerevole risposta placebo. Un gruppo di ricercatori statunitensi, guidati da un'economista comportamentale della Duke University, Dan Ariely, ha cercato di sondare questa possibilità, studiando l'effetto del prezzo sulla risposta analgesica a pillole di placebo. Ma come si è svolta l'indagine?
Nel 2006 spiegano i ricercatori sono stati reclutati 82 volontari a pagamento attraverso un annuncio online. Ciascun partecipante è stato informato con una brochure a proposito di un nuovo analgesico oppioide approvato dalla Food and Drug Administration, il farmaco è stato descritto come simile alla codeina, con maggiore rapidità d'azione, ma era a tutti gli effetti una pillola placebo. Dopo randomizzazione metà dei partecipanti sono stati informati che il farmaco aveva un prezzo regolare di 2 dollari e 50 a pillola e l'altra metà che il prezzo era stato scontato di 10 dollari a pillola. Tutti i partecipanti poi, che non conoscevano gli obiettivi dello studio, hanno ricevuto le stesse pillole placebo. Lo studio è stato approvato da un comitato del MIT di Boston e i partecipanti hanno dato consenso informato. Il protocollo seguito è un protocollo standard nello studio del dolore. Shock elettrici al polso sono stati calibrati per definire la tolleranza al dolore di ciascun partecipante, in questo modo il dolore è stato classificato con un scala analogica computerizzata che andava da assenza di dolore a peggior dolore possibile. I partecipanti sono stati prima e dopo aver assunto il placebo dell'antidolorifico orale. Ebbene l'85% di coloro che pensavano di aver assunto il farmaco più costoso, ha dichiarato di aver avuto una diminuzione del dolore, mentre solo il 61% del gruppo trattato con farmaco più economico ha affermato la stessa cosa. "Una scoperta di grande importanza" ha detto al new York Times, Guy H Montgomery, docente alla Mount Sinai School of Medicine. "La manipolazione del prezzo condiziona le attese dei benefici di un farmaco". In passato erano state riscontrate associazioni simili in relazione alle dimensione o al colore delle pillole o addirittura al paese di provenienza, ma nessuna ricerca aveva mai associato un ruolo del prezzo. Per Ariely, responsabile dello studio, si tratta di un fenomeno "affascinante, che però deve far riflettere soprattutto chi produce farmaci generici", più a basso costo ma ugualmente efficaci. Probabilmente quando ci si aspetta sollievo, si producono i propri oppioidi personali. Ma servono ulteriori ricerche condotte su campioni più rilevanti di popolazione per trovare conferma alle ipotesi.
Marco Malagutti
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Il prezzo conta
Nel 2006 spiegano i ricercatori sono stati reclutati 82 volontari a pagamento attraverso un annuncio online. Ciascun partecipante è stato informato con una brochure a proposito di un nuovo analgesico oppioide approvato dalla Food and Drug Administration, il farmaco è stato descritto come simile alla codeina, con maggiore rapidità d'azione, ma era a tutti gli effetti una pillola placebo. Dopo randomizzazione metà dei partecipanti sono stati informati che il farmaco aveva un prezzo regolare di 2 dollari e 50 a pillola e l'altra metà che il prezzo era stato scontato di 10 dollari a pillola. Tutti i partecipanti poi, che non conoscevano gli obiettivi dello studio, hanno ricevuto le stesse pillole placebo. Lo studio è stato approvato da un comitato del MIT di Boston e i partecipanti hanno dato consenso informato. Il protocollo seguito è un protocollo standard nello studio del dolore. Shock elettrici al polso sono stati calibrati per definire la tolleranza al dolore di ciascun partecipante, in questo modo il dolore è stato classificato con un scala analogica computerizzata che andava da assenza di dolore a peggior dolore possibile. I partecipanti sono stati prima e dopo aver assunto il placebo dell'antidolorifico orale. Ebbene l'85% di coloro che pensavano di aver assunto il farmaco più costoso, ha dichiarato di aver avuto una diminuzione del dolore, mentre solo il 61% del gruppo trattato con farmaco più economico ha affermato la stessa cosa. "Una scoperta di grande importanza" ha detto al new York Times, Guy H Montgomery, docente alla Mount Sinai School of Medicine. "La manipolazione del prezzo condiziona le attese dei benefici di un farmaco". In passato erano state riscontrate associazioni simili in relazione alle dimensione o al colore delle pillole o addirittura al paese di provenienza, ma nessuna ricerca aveva mai associato un ruolo del prezzo. Per Ariely, responsabile dello studio, si tratta di un fenomeno "affascinante, che però deve far riflettere soprattutto chi produce farmaci generici", più a basso costo ma ugualmente efficaci. Probabilmente quando ci si aspetta sollievo, si producono i propri oppioidi personali. Ma servono ulteriori ricerche condotte su campioni più rilevanti di popolazione per trovare conferma alle ipotesi.
Marco Malagutti
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