18 giugno 2010
Aggiornamenti e focus
La lunga estate calda
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di Marco Malagutti
Come ogni anno l'arrivo dell'estate coincide con gli allarmi sui rischi da caldo. Rischi prevenibili, però, come dimostrano le indicazioni fornite da organismi internazionali, come i Cdc statunitensi, semplicemente adottando adeguate misure di prevenzione. Si va dall'attivazione di sistemi di previsione allarme alla climatizzazione degli ambienti chiusi fino al rafforzamento della rete sociale e di sostegno alle persone, soprattutto anziane, in condizioni di elevata fragilità. Su questa linea si muovono anche le indicazioni del ministero della Salute, che come ogni estate ha approntato uno specifico programma nazionale di prevenzione e per limitare l'impatto sulla salute delle ondate di calore. Ecco i punti fondamentali per l'estate 2010.
Dal 15 maggio al 15 settembre 2010 è operativo nelle principali aree urbane del Paese un sistema di previsione e prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute della popolazione. L'iniziativa della Protezione civile integrata con uno specifico progetto Ministero-CCM prevede l'attivazione, in 27 città italiane (Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Cagliari, Campobasso, Catania, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Venezia, Verona, Viterbo), di sistemi dimonitoraggioche consentono di individuare, per ogni specifica area urbana, le condizioni meteo-climatiche che possono avere un impatto significativo sulla salute delle categorie più esposte ai rischi legati alle ondate di calore. Sulla base di questi modelli vengono poi elaborati dei bollettini giornalieri sui possibili effetti sulla salute delle condizioni meteorologiche previste a 24, 48 e 72 ore, su una scala che va dal livello "zero", corrispondente all'assenza di rischio, al livello "tre", che prevede condizioni di rischio elevato e persistente per tre o più giorni consecutivi. I bollettini del dipartimento della Protezione civile sono consultabili cliccando qui.
A livello nazionale, il Ministero pubblica una serie di opuscoli informativi scaricabili da internet rivolti sia alla popolazione in generale sia a medici, operatori socio-sanitari, badanti (in cinque lingue) e tutti coloro che si occupano delle persone anziane, oltre a domande e risposte e aree tematiche dedicate nel portale ministeriale. In più Regioni, Comuni e Aziende sanitarie hanno sviluppato propri piani operativi e attività di assistenza seguendo le linee guida ministeriali. Fondamentali sono gli interventi preventivi appropriati, rivolti ai gruppi a rischio come gli anziani fragili, già attivi in molte città. Un'ordinanza del Ministero, anche quest'anno, permette a Comuni e Asl la costruzione degli elenchi delle persone fragili.
Ministero della Salute
Salute oggi:
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Come ogni anno l'arrivo dell'estate coincide con gli allarmi sui rischi da caldo. Rischi prevenibili, però, come dimostrano le indicazioni fornite da organismi internazionali, come i Cdc statunitensi, semplicemente adottando adeguate misure di prevenzione. Si va dall'attivazione di sistemi di previsione allarme alla climatizzazione degli ambienti chiusi fino al rafforzamento della rete sociale e di sostegno alle persone, soprattutto anziane, in condizioni di elevata fragilità. Su questa linea si muovono anche le indicazioni del ministero della Salute, che come ogni estate ha approntato uno specifico programma nazionale di prevenzione e per limitare l'impatto sulla salute delle ondate di calore. Ecco i punti fondamentali per l'estate 2010.
Dal 15 maggio al 15 settembre 2010 è operativo nelle principali aree urbane del Paese un sistema di previsione e prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute della popolazione. L'iniziativa della Protezione civile integrata con uno specifico progetto Ministero-CCM prevede l'attivazione, in 27 città italiane (Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Cagliari, Campobasso, Catania, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Venezia, Verona, Viterbo), di sistemi dimonitoraggioche consentono di individuare, per ogni specifica area urbana, le condizioni meteo-climatiche che possono avere un impatto significativo sulla salute delle categorie più esposte ai rischi legati alle ondate di calore. Sulla base di questi modelli vengono poi elaborati dei bollettini giornalieri sui possibili effetti sulla salute delle condizioni meteorologiche previste a 24, 48 e 72 ore, su una scala che va dal livello "zero", corrispondente all'assenza di rischio, al livello "tre", che prevede condizioni di rischio elevato e persistente per tre o più giorni consecutivi. I bollettini del dipartimento della Protezione civile sono consultabili cliccando qui.
A livello nazionale, il Ministero pubblica una serie di opuscoli informativi scaricabili da internet rivolti sia alla popolazione in generale sia a medici, operatori socio-sanitari, badanti (in cinque lingue) e tutti coloro che si occupano delle persone anziane, oltre a domande e risposte e aree tematiche dedicate nel portale ministeriale. In più Regioni, Comuni e Aziende sanitarie hanno sviluppato propri piani operativi e attività di assistenza seguendo le linee guida ministeriali. Fondamentali sono gli interventi preventivi appropriati, rivolti ai gruppi a rischio come gli anziani fragili, già attivi in molte città. Un'ordinanza del Ministero, anche quest'anno, permette a Comuni e Asl la costruzione degli elenchi delle persone fragili.
Quanto ai consigli pratici per ridurre gli effetti nocivi delle ondate di calore sulla salute sono quelli di sempre e si possono riassumere in dieci indicazioni principali
- uscire di casa nelle ore meno calde della giornata
- indossare un abbigliamento leggero e comodo
- adottare alcune precauzioni se si esce in macchina
- rinfrescare l'ambiente domestico e di lavoro
- rispettare alcune regole nell'utilizzo dei condizionatori
- avere precauzioni nell'uso dei ventilatori meccanici
- bere molti liquidi, non bere alcolici
- fare pasti leggeri e porre attenzione alla conservazione domestica degli alimenti
- conservare correttamente i farmaci
- prestare attenzione ai soggetti a rischio
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