25 giugno 2010
Aggiornamenti e focus
Una manovra a danno degli invalidi
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Otterrà risparmi limitati la norma della manovra economica che innalza dal 75 all'84% la soglia d'invalidità dalla quale scatta il diritto al sussidio economico. Ma in compenso verrebbero tagliate fuori intere categorie di malati: affetti da sindromi depressive, schizofrenia o autismo, trapiantati, ciechi, sordomuti e persone con sindrome di Down. L'allarme arriva dalla Società italiana di medicina legale e assicurazioni (Simla), in questi giorni impegnata a Roma nelle Giornate medico-legali romane ed europee: per il presidente dell'associazione Paolo Arbarello, rischiano di rimanere senza protezione sociale circa 17mila persone. «Coloro ai quali assegniamo il 75%» spiega «sono già pazienti affetti da invalidità gravissime, tant'è vero che nella fascia tra il 75 e il 90% le differenze tra i singoli casi sono minime. Con le visite periodiche, poi, si tengono sotto osservazione eventuali peggioramenti della patologia». Per Arbarello, in sostanza, il provvedimento della manovra andrebbe rivisto radicalmente: «Non è su queste cose che si fa risparmio» conclude.
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