21 ottobre 2010
Aggiornamenti e focus
Sedati al volante pericolo vagante
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L'assunzione di benzodiazepine mette a rischio le capacità di guidare l'auto aumentando il rischio più del consumo di alcol. Lo ha verificato uno studio dell'Istituto per la respirazione e il sonno di Melbourne: chi ha assunto dosi di farmaco sopra gli standard, registra una disabilità moderata alla guida ancora nel pomeriggio successivo. Gli studiosi guidati da Mark Howard, che ha presentato la ricerca a una conferenza sul sonno a Christchurch in Nuova Zelanda, hanno valutato il comportamento di un campione di 18 conducenti a cui è stato somministrato alcool o benzodiazepine, o ridotto il sonno notturno a quattro ore. Li hanno poi posti alla prova con simulatori di guida per 60 minuti, per due volte a distanza di una settimana. Quelli che avevano assunto i farmaci reagivano molto più lentamente nel frenare, avevano difficoltà a tenersi in corsia, non riuscivano a mantenere una velocità appropriata e spesso si scontravano con altri veicoli. Inoltre trascorrevano più tempo con gli occhi chiusi. «Va considerato che molte di queste persone hanno più di un problema», ha spiegato Howard. «Se qualcuno non dorme bene, può anche bere alcool e prendere sonniferi, così il rischio di amplifica», ha aggiunto.
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