18 novembre 2024
Clobesol
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Cos'è Clobesol (clobetasolo propionato)
Clobesol è un farmaco a base di clobetasolo propionato, appartenente al gruppo terapeutico Corticosteroidi. E' commercializzato in Italia da GlaxoSmithKline S.p.A.
Confezioni e formulazioni di Clobesol disponibili in commercio
Selezionare una delle seguenti confezioni di Clobesol disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):
A cosa serve Clobesol e perchè si usa
Dermatopatie sensibili ai corticosteroidi, specialmente quelle più impegnative e resistenti quali, ad esempio, la psoriasi (esclusa la psoriasi a placche diffusa), gli eczemi recidivanti, il lichen planus ed il lupus eritematoso discoide e tutte le altre condizioni che non rispondono in maniera soddisfacente a steroidi meno attivi.
Il clobetasolo propionato, per le sue caratteristiche terapeutiche, è in grado di risolvere rapidamente anche lesioni dermatologiche resistenti ad altri corticosteroidi. Dopo trattamento con Clobesol, le affezioni dermatologiche recidivanti presentano, di massima, tempi di remissione più lunghi e ricadute di grado meno severo.
Indicazioni: come usare Clobesol, posologia, dosi e modo d'uso
Il clobetasolo propionato appartiene alla classe più potente dei corticosteroidi topici (Gruppo IV) e l'uso prolungato può provocare gravi effetti indesiderati (vedere paragrafo 4.4). Se il trattamento con un corticosteroide locale è clinicamente giustificato oltre 4 settimane, deve essere presa in considerazione una preparazione di corticosteroidi meno potente. Cicli ripetuti ma brevi di clobetasolo propionato possono essere utilizzati per controllare le riacutizzazioni (vedere i dettagli di seguito).
Unguento - Le dermatosi secche squamose ad impronta lichenoide ed ipercheratosica risentono maggior beneficio dall'applicazione dell'unguento.
Crema - L'applicazione della crema è indicata in tutte le lesioni a qualunque localizzazione. Il veicolo idrodispersibile fa preferire la crema nel trattamento delle superfici cutanee delicate ed umide.
Adulti, anziani e bambini di un anno di età ed oltre
Applicare e massaggiare delicatamente uno strato sottile di prodotto sufficiente a coprire tutta l'area colpita 1 o 2 volte al giorno fino a 4 settimane finchè si sia ottenuto un sensibile miglioramento, quindi ridurre la frequenza delle applicazioni o passare ad un cortisonico meno potente. Far passare un tempo sufficiente all'assorbimento dopo ogni applicazione prima di stendere la crema emolliente.
Il controllo delle esacerbazioni può essere ottenuto con brevi cicli ripetuti di trattamento con clobetasolo propionato.
Nelle lesioni più resistenti, specialmente in caso di ipercheratosi, l'effetto del clobetasolo può essere potenziato, se necessario, mediante bendaggio occlusivo con pellicole di polietilene; tale bendaggio, mantenuto solo durante la notte, consente di ottenere una risposta soddisfacente; successivamente il miglioramento può essere mantenuto anche senza bendaggio occlusivo.
Se le condizioni peggiorano o non si risolvono in 2-4 settimane, il trattamento e la diagnosi devono essere rivalutati.
Il trattamento non deve essere protratto per più di 4 settimane senza controllo del medico. Se si dovesse rendere necessaria una terapia steroidea continuativa, dovrebbe essere usata una preparazione meno potente.
La dose massima settimanale non deve superare i 50 g per mq/settimana.
Dermatiti atopiche (eczema)
La terapia con clobetasolo propionato deve essere gradualmente interrotta una volta che si è raggiunto il controllo della patologia e si deve utilizzare una crema emolliente come terapia di mantenimento. Si possono verificare ricadute di dermatiti preesistenti con la brusca interruzione di clobetasolo propionato.
Eczemi recidivanti
Una volta che un episodio acuto è stato trattato in modo efficace dopo una terapia continua di corticosteroidi topici, si deve prendere in considerazione una somministrazione intermittente (una volta al giorno, due volte a settimana, senza bendaggio occlusivo). È stato dimostrato che questo iter è utile nel ridurre la frequenza delle ricadute.
L'applicazione deve essere continuata su tutte le zone precedentemente trattate e anche su quelle note come sedi di possibili ricadute. Questo regime deve essere associato all'uso giornaliero di emollienti. La condizione e il rapporto beneficio/rischio di un trattamento continuato devono essere rivalutati regolarmente.
Popolazione pediatrica
Il clobetasolo propionato è controindicato nei bambini al di sotto dell'anno di età.
I bambini hanno maggiori probabilità di sviluppare gli effetti collaterali locali e sistemici dei corticosteroidi topici e, in generale, richiedono terapie più brevi e cortisonici meno potenti rispetto agli adulti.
Si deve prestare attenzione quando si usa il clobetasolo propionato per assicurare che la quantità di farmaco richiesta sia la minima necessaria a fornire un beneficio terapeutico.
Popolazione anziana
Gli studi clinici non hanno identificato differenze nelle risposte al farmaco tra pazienti anziani e pazienti più giovani. La maggiore frequenza di casi di diminuzione della funzionalità epatica o renale nei pazienti anziani può ritardare l'eliminazione, in caso si verifichi assorbimento a livello sistemico. Pertanto deve essere usata la quantità minima di farmaco e per il minor tempo per raggiungere il beneficio clinico desiderato.
Insufficienza renale/epatica
In caso di assorbimento a livello sistemico (quando l'applicazione è su una grande superficie per un periodo prolungato), il metabolismo e l'eliminazione possono risultare rallentati provocando perciò l'aumento del rischio di tossicità sistemica. Pertanto deve essere usata la quantità minima di farmaco e per il minor tempo per raggiungere il beneficio clinico desiderato.
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Clobesol
- Ipersensibilità al principio attivo, ad altre sostanze strettamente collegate da un punto di vista chimico o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Le seguenti patologie non devono essere trattate con clobetasolo propionato:
- Infezioni cutanee non trattate
- Infezioni virali primarie della cute da trattare (herpes, varicella, ecc.)
- Infezioni batteriche o micotiche primarie della cute
- Rosacea
- Acne vulgaris
- Dermatite periorale
- Ulcere cutanee
- Prurito senza infiammazione
- Prurito ano-genitale
- Dermatosi nei bambini di età inferiore ad 1 anno incluse le dermatiti e le eruzioni da pannolino
La medicazione occlusiva è controindicata nelle lesioni essudative e nei pazienti con dermatite atopica.
Controindicato durante la gravidanza e l'allattamento (vedere paragrafo 4.6).
Il prodotto non è per uso oftalmico.
Clobesol può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Fertilità
Non ci sono dati nell'uomo per valutare l'effetto dei corticosteroidi topici sulla fertilità.
Gravidanza
Ci sono dati limitati sull'uso di clobetasolo propionato nelle donne in gravidanza.
La somministrazione topica di corticosteroidi durante la gravidanza negli animali da laboratorio può provocare anomalie nello sviluppo fetale (vedere paragrafo 5.3). La rilevanza di questo dato sperimentale non è stata constatata nell'uomo. La somministrazione di clobetasolo propionato durante la gravidanza deve essere presa in considerazione solo se il beneficio previsto per la madre supera ogni possibile rischio per il feto. Deve essere utilizzata la quantità minima per il minor tempo possibile.
Allattamento
Non è stato stabilito se l'uso di corticosteroidi topici durante l'allattamento sia sicuro.
Non è noto se la somministrazione topica di corticosteroidi possa comportare un assorbimento sistemico sufficiente a produrre quantità rilevabili di principio attivo nel latte materno.
La somministrazione topica di clobetasolo propionato durante l'allattamento deve essere presa in considerazione solo se il beneficio atteso per la madre supera il rischio per il bambino.
Se viene usato durante l'allattamento, il clobetasolo propionato non deve essere applicato sul seno per evitare l'accidentale ingestione da parte del bambino.
Quali sono gli effetti indesiderati di Clobesol
Gli effetti indesiderati sono elencati di seguito per organo/sistema, classe e frequenza MedRA. Le frequenze sono definite come: molto comune (> 1/10), comune (> 1/100 e < 1/10), non comune (> 1/1.000 e < 1/100), raro (> 1/10.000 e < 1/1.000) e molto raro (< 1/10.000) incluse le segnalazioni isolate.
Dati dopo commercializzazione
Infezioni ed infestazioni
Molto raro: infezioni opportunistiche
Disturbi del sistema immunitario
Molto raro: ipersensibilità locale
Patologie endocrine
Molto raro: soppressione dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA):
caratteristiche Cushingoidi (ad esempio faccia a luna, obesità della parte centrale del corpo), ritardo nel prendere peso/ritardo nella crescita dei bambini, osteoporosi, iperglicemia/glicosuria, ipertensione, aumento del peso/obesità, diminuzione dei livelli di cortisolo endogeno, alopecia, tricoressi
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Comune: prurito, bruciore cutaneo locale/dolore della cute
Non comune: atrofia cutanea*, strie*, telangettasia*
Molto raro: assottigliamento della cute*, raggrinzimento della cute*, secchezza della cute*, modifiche della pigmentazione*, ipertricosi, esacerbazione di sintomi pre-esistenti, dermatiti allergiche da contatto/dermatiti, psoriasi pustolosa, eritema, rash, orticaria
Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili): acne
* Caratteristiche della cute secondarie agli effetti locali e/o sistemici della soppressione dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA).
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Molto raro: irritazione della sede di applicazione/dolore
Patologie dell'occhio
Molto raro: cataratta, glaucoma
Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili):
visione offuscata (vedere anche il paragrafo 4.4 ); corioretinopatia sierosa centrale
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo: www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Patologie correlate:
Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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