24 novembre 2024
Difmetre
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Cos'è Difmetre (indometacina + caffeina + proclorperazina)
Difmetre è un farmaco a base di indometacina + caffeina + proclorperazina, appartenente al gruppo terapeutico Analgesici FANS. E' commercializzato in Italia da Mylan S.p.A.
Confezioni e formulazioni di Difmetre disponibili in commercio
Selezionare una delle seguenti confezioni di Difmetre disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):
A cosa serve Difmetre e perchè si usa
Trattamento dell'attacco acuto di emicrania con o senza aura. È particolarmente idoneo per il trattamento di pazienti che, durante l'attacco, soffrano di nausea e vomito.
Trattamento degli episodi di cefalea tensiva.
Indicazioni: come usare Difmetre, posologia, dosi e modo d'uso
Posologia
Si consiglia di assumere DIFMETRÉ il più presto possibile dopo l'insorgenza della cefalea, tuttavia il farmaco è efficace anche se assunto in una fase più tardiva.
Adulti (età tra 18 e 65 anni)
La dose iniziale raccomandata è di una compressa per via orale o di una supposta per via rettale all'insorgenza della cefalea.
La forma farmaceutica e il dosaggio devono essere scelti in base alla gravità dei sintomi e alle caratteristiche individuali del paziente.
Le formulazioni in supposte sono particolarmente adatte nei pazienti con nausea e vomito.
In caso di mancata risposta
Se non si riscontra un miglioramento della cefalea nell'arco delle 2 ore successive all'assunzione della prima dose di DIFMETRÉ, è stato dimostrato che una seconda dose dello stesso dosaggio assunta per lo stesso attacco è efficace nel trattamento della cefalea.
Gli studi clinici dimostrano che probabilmente i pazienti che non rispondono al trattamento di un attacco di cefalea possono comunque rispondere al trattamento di un attacco successivo.
In caso di ricomparsa della cefalea entro 24-48 ore
Se la cefalea si ripresenta nell'arco delle 24-48 ore dopo una risposta iniziale, è stato dimostrato che una seconda dose di DIFMETRÉ dello stesso dosaggio è efficace nel trattamento delle recidive.
Si consiglia di non superare la dose massima giornaliera di 4 supposte o 8 compresse.
Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della più bassa dose efficace per la più breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi (vedere paragrafo 4.4).
Popolazione pediatrica
Non esistono dati relativi all'uso di DIFMETRÉ nei bambini e negli adolescenti (sotto i 18 anni di età), quindi il suo uso non è raccomandato in questa fascia d'età.
Anziani (di età superiore a 65 anni)
La sicurezza e l'efficacia di DIFMETRÉ in pazienti di età superiore a 65 anni non sono state valutate sistematicamente.
Modo di somministrazione
DIFMETRÉ compresse: uso orale.
DIFMETRÉ supposte: uso rettale.
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Difmetre
DIFMETRÉ è controindicato nei seguenti casi:
- ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti;
- anamnesi di emorragia gastrointestinale o perforazione relativa a precedenti trattamenti attivi o storia di emorragia/ulcera peptica ricorrente (due o più episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento);
- anamnesi di reazioni allergiche all'indometacina, all'acido acetilsalicilico o ad altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS):
- severa insufficienza cardiaca;
- disturbi psichici, epilessia o parkinsoniani;
- terzo trimestre di gravidanza.
- le supposte di DIFMETRÉ non devono essere usate in pazienti che hanno avuto recentemente un'emorragia rettale o che soffrono di proctite.
Difmetre può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
L'inibizione della sintesi di prostaglandine, indotta dai FANS come l'indometacina, può interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale.
Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell'1% fino a circa l'1,5%. È stato ritenuto che il rischio aumenti con la dose e la durata della terapia. Negli animali la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post-impianto e di mortalità embrione-fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato in animali a cui sono stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico. Dalla 20a settimana di gravidanza in poi, l'utilizzo di indometacina potrebbe causare oligoidramnios derivante da disfunzione renale fetale. Questa condizione potrebbe essere riscontrata poco dopo l'inizio del trattamento ed è in genere reversibile con l'interruzione del trattamento. Inoltre, sono stati riportati casi di costrizione del dotto arterioso in seguito al trattamento nel secondo trimestre, la maggior parte dei quali risolti dopo la sospensione del trattamento. Pertanto, durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza l'indometacina non deve essere somministrata se non in casi strettamente necessari. Se l'indometacina è usata da una donna in attesa di concepimento, o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono essere mantenute le più basse possibili. In seguito all'esposizione a indometacina per diversi giorni dalla 20a settimana di gestazione in poi, dovrebbe essere considerato un monitoraggio antenatale dell'oligoidroamnios e della costrizione del dotto arterioso. In caso di oligoidramnios o di costrizione del dotto arterioso, il trattamento con indometacina deve essere interrotto.
Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il feto a:
- tossicità cardiopolmonare (prematura costrizione/chiusura del dotto arterioso e ipertensione polmonare);
- disfunzione renale, che può progredire in insufficienza renale con oligoidroamnios (vedere sopra);
la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a:
- possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante che può occorrere anche a dosi molto basse;
- inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio.
Conseguentemente, DIFMETRÉ è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza.
Allattamento
L'indometacina, la caffeina e la proclorperazina sono escrete nel latte materno.
L'esposizione dei neonati può essere minimizzata evitando l'allattamento al seno nelle 24 ore dopo l'assunzione.
Patologie correlate:
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Infezione (comunemente chiamata anche fuoco di sant'Antonio) provocata dal virus della varicella-zoster, che causa una dolorosa eruzione cutanea di vescicole piene di liquido. - Lupus eritematoso sistemico
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Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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