05 novembre 2024
Farmaci - Eslicarbazepina Acetato Aurobindo
Eslicarbazepina Acetato Aurobindo 800 mg 30 compresse
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Eslicarbazepina Acetato Aurobindo 800 mg 30 compresse è un medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa, vendibile al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti - Neuropsichiatra infantile e neurologo (classe A), a base di eslicarbazepina (acetato), appartenente al gruppo terapeutico Antipsicotici. E' commercializzato in Italia da Aurobindo Pharma (Italia) S.r.l.
INDICE SCHEDA
- INFORMAZIONI GENERALI
- CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO
- FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)
- INDICAZIONI TERAPEUTICHE
- CONTROINDICAZIONI
- AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
- INTERAZIONI
- POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE
- SOVRADOSAGGIO
- GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
- GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
- PRINCIPIO ATTIVO
- ECCIPIENTI
- SCADENZA E CONSERVAZIONE
- NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
- PATOLOGIE CORRELATE
INFORMAZIONI GENERALI
TITOLARE:
Aurobindo Pharma (Italia) S.r.l.MARCHIO
Eslicarbazepina Acetato AurobindoCONFEZIONE
800 mg 30 compresseFORMA FARMACEUTICA
compressa
PRINCIPIO ATTIVO
eslicarbazepina (acetato)
GRUPPO TERAPEUTICO
Antipsicotici
CLASSE
A
RICETTA
medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa, vendibile al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti - Neuropsichiatra infantile e neurologo
PREZZO
61,01 €
CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO
Confezioni e formulazioni di Eslicarbazepina Acetato Aurobindo disponibili in commercio:
- eslicarbazepina acetato aurobindo 800 mg 30 compresse (scheda corrente)
FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)
SCARICA IL PDF DEL FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (AIFA)
Foglietto illustrativo Eslicarbazepina Acetato Aurobindo »
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INDICAZIONI TERAPEUTICHE
A cosa serve Eslicarbazepina Acetato Aurobindo? Perchè si usa?
Eslicarbazepina acetato Aurobindo è indicato come:
- monoterapia nel trattamento delle crisi epilettiche a esordio parziale, con o senza generalizzazione secondaria, negli adulti con epilessia di nuova diagnosi;
- terapia aggiuntiva negli adulti, negli adolescenti e nei bambini di età superiore ai 6 anni con crisi epilettiche ad esordio parziale, con o senza generalizzazione secondaria.
CONTROINDICAZIONI
Quando non dev'essere usato Eslicarbazepina Acetato Aurobindo?
Ipersensibilità al principio attivo, ad altri derivati della carbossammide (es. carbamazepina, oxcarbazepina) o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Blocco atrioventricolare (AV) di secondo o terzo grado.
AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
Cosa serve sapere prima di prendere Eslicarbazepina Acetato Aurobindo?
Ideazione suicidaria
Ideazione e comportamento suicidari sono stati riportati in pazienti trattati con principi attivi antiepilettici in diverse indicazioni. Inoltre, una metanalisi di studi randomizzati e controllati con placebo su medicinali antiepilettici ha mostrato un piccolo incremento del rischio di ideazione e comportamento suicidari. Il meccanismo alla base di tale rischio non è noto e i dati disponibili non escludono la possibilità di un rischio aumentato per eslicarbazepina acetato. Pertanto, i pazienti devono essere tenuti sotto controllo allo scopo di individuare eventuali segni di ideazione e comportamento suicidari così da prendere in considerazione un trattamento appropriato. Si devono avvertire i pazienti (e coloro che li assistono) di consultare un medico qualora comparissero segni di ideazione o comportamento suicidari.
Disturbi del sistema nervoso
Eslicarbazepina acetato è stato associato ad alcune reazioni avverse a carico del sistema nervoso centrale, come capogiro e sonnolenza, che possono aumentare l'incidenza di lesioni accidentali.
Altre avvertenze e precauzioni
Qualora sia necessario interrompere l'uso di eslicarbazepina acetato, si raccomanda di sospenderlo in modo graduale per contenere il più possibile il potenziale incremento della frequenza delle crisi epilettiche.
Reazioni cutanee
Una eruzione cutanea si è sviluppata come reazione avversa nell'1,2% di tutta la popolazione trattata con eslicarbazepina acetato negli studi clinici in pazienti epilettici. Nei pazienti che assumevano eslicarbazepina acetato sono stati segnalati casi di orticaria e angioedema. Nel contesto di una reazione di ipersensibilità/ anafilattica associata a edema laringeo, l'angioedema può essere fatale. Se compaiono segni o sintomi di ipersensibilità si deve sospendere immediatamente eslicarbazepina acetato e avviare un trattamento alternativo.
Nell'esperienza post-marketing del trattamento con eslicarbazepina acetato sono state segnalate reazioni avverse cutanee severe (severe cutaneous adverse reactions, SCAR), incluse la sindrome di Stevens-Johnson (SSJ)/necrolisi epidermica tossica (NET) e la reazione al farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (drug reaction with eosinophila and systemic symptoms, DRESS), che possono essere fatali o potenzialmente fatali. Al momento della prescrizione, i pazienti devono essere avvisati dei segni e dei sintomi e strettamente monitorati in merito alle reazioni cutanee. Se compaiono segni e sintomi indicativi di queste reazioni, si deve interrompere immediatamente la somministrazione di eslicarbazepina acetato e prendere in considerazione un trattamento alternativo (ove opportuno). Nei pazienti che manifestano tali reazioni, il trattamento con eslicarbazepina acetato non deve essere ripreso in alcun momento.
Allele HLA-B*1502 nella popolazione cinese Han, tailandese e in altre popolazioni asiatiche
È stata dimostrata una stretta associazione tra la presenza di HLA-B*1502 nei soggetti di origine cinese Han e tailandese e il rischio di sviluppare reazioni cutanee severe conosciute come sindrome di Stevens-Johnson (SSJ) durante il trattamento con carbamazepina. La struttura chimica di eslicarbazepina acetato è simile a quella di carbamazepina ed è possibile che i pazienti positivi per HLA-B*1502 possano anche essere esposti al rischio di sviluppare una SSJ dopo il trattamento con eslicarbazepina acetato. La prevalenza del carrier di HLA-B*1502 è circa del 10% nelle popolazioni cinese Han e tailandese. Laddove possibile, questi soggetti devono essere valutati per la presenza di questo allele prima di iniziare il trattamento con carbamazepina o principi attivi chimicamente correlati. Se i pazienti di queste origini etniche risultano positivi per l'allele HLA- B*1502, l'uso di eslicarbazepina acetato può essere preso in considerazione se si ritiene che i benefici superino i rischi.
Data la prevalenza di questo allele in altre popolazioni asiatiche (ad es. superiore al 15% nelle Filippine e in Malesia), si può prendere in considerazione il ricorso a test genetici nelle popolazioni a rischio per la presenza di HLA-B*1502.
Allele HLA-A*3101 in popolazioni di discendenza europea e giapponese
Alcuni dati suggeriscono che HLA-A*3101 sia associato ad un rischio aumentato di reazioni cutanee avverse indotte da carbamazepina tra cui sindrome di Stevens-Johnson (SSJ), necrolisi epidermica tossica (NET), rash da farmaco con eosinofilia (sindrome DRESS) o pustolosi esantematosa generalizzata acuta (AGEP) meno severa e rash maculopapulare nei soggetti di discendenza europea e giapponese.
La frequenza dell'allele HLA-A*3101 varia ampiamente da una popolazione etnica all'altra. L'allele HLA- A*3101 ha una prevalenza dal 2 al 5% nelle popolazioni europee e circa del 10% nella popolazione giapponese. La presenza dell'allele HLA-A*3101 può aumentare il rischio di reazioni cutanee indotte da carbamazepina (generalmente le meno severe) dal 5,0% nella popolazione generale al 26,0% tra i soggetti di origine europea, mentre la sua assenza può ridurre il rischio dal 5,0% al 3,8%.
Non si dispone di dati sufficienti a supporto di una raccomandazione dello screening per HLA-A*3101 prima di iniziare un trattamento con carbamazepina o composti chimicamente correlati.
Nel caso in cui, in pazienti di origine europea o giapponese, sia nota la positività per l'allele HLA-A*3101, l'utilizzo di carbamazepina o composti chimicamente correlati può essere preso in considerazione se si ritiene che i benefici superino i rischi.
Iponatriemia
Nell'1,5% dei pazienti trattati con eslicarbazepina acetato, è stata riportata iponatriemia come reazione avversa. Nella maggior parte dei casi l'iponatriemia è asintomatica, tuttavia può essere accompagnata da sintomi clinici come peggioramento delle crisi epilettiche, confusione, riduzione del livello di coscienza. La frequenza dell'iponatriemia è aumentata con l'aumentare della dose di eslicarbazepina acetato. Nei pazienti con preesistente nefropatia che induca iponatriemia, o in pazienti in trattamento concomitante con medicinali che possono essi stessi indurre iponatriemia (es. diuretici, desmopressina, carbamazepina), si devono controllare i livelli di sodiemia sierica prima e durante il trattamento con eslicarbazepina acetato. Inoltre, gli stessi livelli devono essere valutati qualora insorgano i segni clinici dell'iponatriemia. Negli altri casi, i livelli di sodiemia devono essere controllati nell'ambito degli esami di laboratorio di routine. Qualora si sviluppi un'iponatriemia clinicamente rilevante, è necessario sospendere eslicarbazepina acetato.Intervallo PR
Negli studi clinici con eslicarbazepina acetato sono stati osservati allungamenti dell'intervallo PR. Si deve usare cautela nei pazienti con condizioni cliniche (es. bassi livelli di tiroxina, anomalie della conduzione cardiaca) o che assumono medicinali concomitanti, di cui sia nota l'associazione con l'allungamento dell'intervallo PR.
Compromissione renale
Si deve usare cautela nel trattamento dei pazienti con compromissione renale, regolando la dose in base alla clearance della creatinina (vedere paragrafo 4.2). Non disponendo di dati sufficienti, non è raccomandato l'uso nei pazienti con CLCr< 30 mL/min.
Compromissione epatica
Poiché i dati clinici nei pazienti con compromissione epatica lieve o moderata sono limitati e mancano i dati clinici e di farmacocinetica nei pazienti con compromissione epatica severa, eslicarbazepina acetato deve essere usato con cautela nei pazienti con compromissione epatica lieve o moderata, mentre non è raccomandato l'uso nei pazienti con compromissione epatica severa.
Eccipienti Sodio:
Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioè è essenzialmente ‘senza sodio'.
INTERAZIONI
Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Eslicarbazepina Acetato Aurobindo?
Sono stati effettuati studi d'interazione solo negli adulti.
Eslicarbazepina acetato viene convertito in larga parte in eslicarbazepina, eliminata principalmente attraverso la glucuronidazione. In vitro, eslicarbazepina è un induttore debole del CYP3A4 e della UDP-glucuronil transferasi. In vivo, eslicarbazepina ha mostrato un effetto inducente sul metabolismo dei medicinali eliminati prevalentemente dopo essere stati metabolizzati per mezzo del CYP3A4 (es. simvastatina). Pertanto, può essere necessario un aumento della dose dei medicinali metabolizzati principalmente per mezzo del CYP3A4, se usati in concomitanza con eslicarbazepina acetato. Eslicarbazepina in vivo può avere un effetto inducente sul metabolismo di medicinali eliminati prevalentemente per mezzo di coniugazione tramite la UDP-glucuronil transferasi. Quando si inizia o si interrompe il trattamento con eslicarbazepina acetato, o quando si modifica la dose, possono essere necessarie 2 o 3 settimane per raggiungere il nuovo livello di attività enzimatica. Si deve tenere conto di questo ritardo di tempo quando si utilizza eslicarbazepina acetato appena prima o in associazione ad altri medicinali che richiedono una correzione della dose se somministrati in concomitanza con eslicarbazepina acetato. Eslicarbazepina possiede capacità di inibizione nei confronti del CYP2C19. Di conseguenza, possono verificarsi delle interazioni in caso di somministrazione concomitante di dosi elevate di eslicarbazepina acetato e medicinali metabolizzati principalmente dal CYP2C19 (es. fenitoina).
Interazioni con altri medicinali antiepilettici
Carbamazepina
In uno studio su soggetti sani, la somministrazione concomitante di eslicarbazepina acetato 800 mg una volta al giorno e di carbamazepina 400 mg due volte al giorno ha evidenziato un decremento medio del 32% nell'esposizione al metabolita attivo eslicarbazepina, molto probabilmente dovuto all'induzione della glucuronidazione. Non sono state rilevate variazioni nell'esposizione alla carbamazepina o al suo metabolita carbamazepina epossido. In base alla risposta individuale, può essere necessario un aumento della dose di eslicarbazepina acetato se usato in concomitanza con carbamazepina. I risultati degli studi sui pazienti hanno mostrato che il trattamento concomitante ha aumentato il rischio delle seguenti reazioni avverse: diplopia, coordinazione anormale e capogiro. Non si può escludere il rischio di un aumento di altre reazioni avverse specifiche provocate dalla somministrazione concomitante di carbamazepina ed eslicarbazepina acetato.
Fenitoina
In uno studio su soggetti sani, la somministrazione concomitante di eslicarbazepina acetato 1.200 mg una volta al giorno e di fenitoina ha comportato un decremento medio del 31-33% nell'esposizione al metabolita attivo eslicarbazepina, molto probabilmente dovuto ad un'induzione della glucuronidazione, e un incremento medio del 31-35% nell'esposizione alla fenitoina, molto probabilmente dovuto ad un'inibizione del CYP2C19. In base alla risposta individuale, può essere necessario aumentare la dose di eslicarbazepina acetato e ridurre quella di fenitoina.
Lamotrigina
La glucuronidazione è la principale via metabolica sia per eslicarbazepina che per lamotrigina, per cui ci si può attendere un'interazione. Uno studio su soggetti sani con 1.200 mg di eslicarbazepina acetato una volta al giorno ha evidenziato un'interazione farmacocinetica mediamente minore (riduzione del 15% dell'esposizione a lamotrigina) tra eslicarbazepina acetato e lamotrigina, quindi non è necessario alcun aggiustamento di dose. Tuttavia, a causa della variabilità interindividuale, in alcuni individui l'effetto può essere clinicamente rilevante.
Topiramato
In uno studio su soggetti sani, la somministrazione concomitante di eslicarbazepina acetato 1.200 mg una volta al giorno e di topiramato non ha evidenziato variazioni significative nell'esposizione a eslicarbazepina, ma un decremento del 18% nell'esposizione a topiramato, molto probabilmente dovuto ad una ridotta biodisponibilità del topiramato. Non è necessario alcun aggiustamento di dose.
Valproato e levetiracetam
Un'analisi della farmacocinetica di popolazione degli studi di fase III in pazienti epilettici adulti ha indicato che la somministrazione concomitante con valproato o levetiracetam non ha influito sull'esposizione a eslicarbazepina, ma ciò non è stato verificato da studi di interazione convenzionali.
Oxcarbazepina
L'uso concomitante di eslicarbazepina acetato e oxcarbazepina non è raccomandato, perché può determinare una sovraesposizione ai metaboliti attivi.
Altri medicinali
Contraccettivi orali
La somministrazione di eslicarbazepina 1.200 mg una volta al giorno a donne che assumevano un contraccettivo orale combinato ha mostrato un decremento medio del 37% e del 42% dell'esposizione sistemica rispettivamente a levonorgestrel ed etinilestradiolo, molto probabilmente dovuto ad un'induzione del CYP3A4. Quindi le donne in età fertile devono utilizzare un metodo contraccettivo adeguato durante il trattamento con eslicarbazepina acetato e fino alla fine del ciclo mestruale in corso dopo l'interruzione del trattamento (vedere paragrafo 4.6).
Simvastatina
Uno studio su soggetti sani ha evidenziato un decremento medio del 50% nell'esposizione sistemica alla simvastatina, se somministrata in concomitanza con eslicarbazepina acetato 800 mg una volta al giorno, molto probabilmente dovuto ad un'induzione del CYP3A4. Può essere necessario un aumento della dose di simvastatina, se somministrata in concomitanza con eslicarbazepina acetato.
Rosuvastatina
In caso di somministrazione concomitante con 1.200 mg di eslicarbazepina acetato una volta al giorno, nei soggetti sani è stata riscontrata una riduzione media dell'esposizione sistemica pari al 36-39%. Il meccanismo responsabile di tale riduzione non è noto, ma può essere dovuto a interferenze con l'attività del trasportatore della rosuvastatina, associate o meno ad un effetto di induzione del suo metabolismo. Poiché la correlazione tra esposizione e attività farmacologica non è nota, si consiglia di monitorare la risposta alla terapia (ad es. tramite i livelli di colesterolo).Warfarin
La somministrazione concomitante di 1.200 mg di eslicarbazepina acetato una volta al giorno con warfarin ha evidenziato un decremento limitato (23%), ma statisticamente significativo nell'esposizione a S-warfarin. Non sono stati rilevati effetti sulla farmacocinetica del R-warfarin o sulla coagulazione. Tuttavia, a causa della variabilità interindividuale dell'interazione, è necessario un monitoraggio particolarmente attento del tempo dell'INR nelle prime settimane dopo l'inizio o la conclusione del trattamento concomitante di warfarin ed eslicarbazepina acetato.
Digossina
Uno studio su soggetti sani non ha mostrato alcun effetto di eslicarbazepina acetato alla dose di 1.200 mg una volta al giorno sulla farmacocinetica della digossina, suggerendo che eslicarbazepina acetato non ha alcun effetto sulla proteina trasportatrice glicoproteina-P.
Inibitori delle monoaminossidasi (IMAO)
Sulla base della correlazione strutturale di eslicarbazepina acetato con gli antidepressivi triciclici, in via teorica è possibile un'interazione tra eslicarbazepina acetato e gli inibitori delle MAO.
POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE
Come si usa Eslicarbazepina Acetato Aurobindo? Dosi e modo d'uso
Posologia
Adulti
Eslicarbazepina acetato può essere assunto come monoterapia o in aggiunta ad una terapia anticonvulsiva in corso. La dose iniziale raccomandata è 400 mg al giorno, da aumentare a 800 mg una volta al giorno dopo una o due settimane. In base alla risposta individuale si può aumentare la dose fino a 1.200 mg una volta al giorno. Alcuni pazienti in regime di monoterapia possono beneficiare di una dose di 1.600 mg una volta al giorno (vedere paragrafo 5.1).
Popolazioni speciali
Anziani (oltre i 65 anni di età)
Non è necessario alcun aggiustamento della dose nella popolazione anziana, a condizione che la funzione renale non sia alterata. A causa dei dati molto limitati sul regime di monoterapia con 1.600 mg negli anziani, tale dose non è raccomandata in questa popolazione.
Compromissione renale
Procedere con cautela nel trattamento dei pazienti, adulti e bambini di età superiore ai 6 anni, con compromissione renale, aggiustando la dose in base alla clearance della creatinina (ClCr) come segue:
- ClCr> 60 mL/min: non sono necessari aggiustamenti di dose.
- ClCr30-60 mL/min: dose iniziale di 200 mg (o 5 mg/kg nei bambini di età superiore ai 6 anni) una volta al giorno o 400 mg (o 10 mg/kg nei bambini di età superiore ai 6 anni) a giorni alterni per 2 settimane, seguita dalla somministrazione giornaliera di 400 mg (o 10 mg/kg nei bambini di età superiore ai 6 anni). È possibile, tuttavia, incrementare la dose in base alla risposta individuale.
- ClCr< 30 mL/min: non disponendo di dati sufficienti non è raccomandato l'uso nei pazienti con compromissione renale severa.
Nei pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata non sono necessari aggiustamenti di dose. La farmacocinetica di eslicarbazepina acetato non è stata valutata nei pazienti con compromissione epatica severa (vedere paragrafi 4.4 e 5.2), per cui non è raccomandato l'uso in questi pazienti.
Popolazione pediatrica
Bambini di età superiore ai 6 anni
La dose iniziale raccomandata è di 10 mg/kg/die una volta al giorno. La dose deve essere aumentata con incrementi settimanali o bisettimanali di 10 mg/kg/die fino a 30 mg/kg/die, in base alla risposta individuale. La dose massima è di 1.200 mg una volta al giorno (vedere paragrafo 5.1).
Bambini con peso corporeo ≥ 60 kg
I bambini con peso corporeo pari o superiore a 60 kg devono ricevere la stessa dose degli adulti.
La sicurezza e l'efficacia di eslicarbazepina acetato nei bambini di età pari o inferiore ai 6 anni non sono state ancora stabilite. I dati al momento disponibili sono riportati nei paragrafi 4.8, 5.1 e 5.2, ma non può essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia.
Modo di somministrazione
Uso orale.
Eslicarbazepina acetato può essere assunto con o senza cibo.
Per i pazienti impossibilitati a deglutire le compresse intere, le compresse possono essere frantumate e mescolate ad acqua o alimenti molli, come purea di mele, immediatamente prima dell'uso e somministrate per via orale.
Per i dosaggi che non possono essere raggiunti con Eslicarbazepina acetato Aurobindo, sono disponibili medicinali a base di eslicarbazepina acetato con altri dosaggi.
SOVRADOSAGGIO
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Eslicarbazepina Acetato Aurobindo?
I sintomi osservati dopo un sovradosaggio di eslicarbazepina acetato sono prevalentemente associati a patologie del sistema nervoso centrale (ad es. convulsioni di qualsiasi tipo, stato epilettico) e patologie cardiache (ad es. aritmia cardiaca). Non si conoscono antidoti specifici. A seconda delle necessità, si deve somministrare un trattamento sintomatico e di supporto. Se necessario è possibile eliminare efficacemente i metaboliti di eslicarbazepina acetato con l'emodialisi (vedere paragrafo 5.2).
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
E' possibile prendere Eslicarbazepina Acetato Aurobindo durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
Rischio correlato all'epilessia e ai medicinali antiepilettici in generale
È stato dimostrato che nella prole di donne affette da epilessia sottoposte a trattamento antiepilettico, la prevalenza delle malformazioni è da due a tre volte superiore rispetto al tasso del 3% circa nella popolazione generale. Quelle riportate con maggiore frequenza sono labbro leporino, malformazioni cardiovascolari e difetti del tubo neurale. A tutte le donne in età fertile sottoposte a trattamento antiepilettico, in particolare alle donne che pianificano una gravidanza o che sono in gravidanza, si deve fornire una consulenza medica specialistica riguardo al rischio potenziale per il nascituro, dovuto sia alle crisi epilettiche che al trattamento antiepilettico. Si deve evitare di interrompere improvvisamente la terapia con un farmaco antiepilettico (antiepileptic drug, AED), in quanto ciò può scatenare delle crisi epilettiche, con conseguenze gravi sia per la donna, sia per il nascituro.
Ogniqualvolta sia possibile, per il trattamento dell'epilessia in gravidanza la monoterapia è da preferire, poiché la terapia con più AED può essere associata ad un rischio maggiore di malformazioni congenite rispetto alla monoterapia, a seconda degli AED utilizzati in associazione.
Nei figli di donne affette da epilessia e sottoposte a trattamento antiepilettico sono stati osservati disturbi dello sviluppo neurologico. Non sono disponibili dati riguardo a questo rischio per eslicarbazepina acetato.
Donne in età fertile/contraccezione
Le donne in età fertile devono usare misure contraccettive efficaci durante il trattamento con eslicarbazepina acetato. Eslicarbazepina acetato interagisce negativamente con i contraccettivi orali. Pertanto, deve essere usato un metodo anticoncezionale alternativo, efficace e sicuro, durante il trattamento e fino alla fine del ciclo mestruale in corso dopo l'interruzione del trattamento. Le donne in età fertile devono essere consigliate in merito all'uso di altre misure contraccettive efficaci. Occorre utilizzare almeno una misura contraccettiva efficace (come un dispositivo intra-uterino) o due metodi contraccettivi complementari comprendenti un metodo di barriera. In tutti i casi, per la scelta della misura contraccettiva occorre valutare la situazione individuale, coinvolgendo la paziente nella discussione.
Rischi associati a eslicarbazepina acetato
I dati relativi all'uso di eslicarbazepina acetato in donne in gravidanza sono in numero limitato. Gli studi condotti su animali hanno evidenziato una tossicità riproduttiva (vedere Fertilità al paragrafo 5.3). Il rischio per gli esseri umani (comprendente malformazioni congenite maggiori, disturbi dello sviluppo neurologico e altri effetti tossici sulla riproduzione) non è noto. Eslicarbazepina acetato non deve essere usato durante la gravidanza a meno che, dopo un'attenta valutazione di idonee opzioni terapeutiche alternative, il beneficio non sia considerato superiore al rischio.
Se una donna in trattamento con eslicarbazepina acetato rimane incinta o programma una gravidanza, si deve rivalutare attentamente l'uso di eslicarbazepina acetato. Si devono somministrare le dosi minime efficaci e nei limiti del possibile si deve preferire la monoterapia, almeno durante i primi tre mesi di gravidanza. Alle pazienti deve essere resa nota la possibilità di un più elevato rischio di malformazioni e deve essere fornita l'opportunità di uno screening prenatale.
Monitoraggio e prevenzione
I medicinali antiepilettici possono concorrere al deficit di acido folico, una delle possibili cause concomitanti di anomalie del nascituro. Si raccomanda l'integrazione di acido folico prima e durante la gravidanza. Non essendo dimostrata l'efficacia di tale integrazione, si può offrire una diagnosi prenatale specifica anche alle donne trattate con un'integrazione di acido folico.
Nel neonato
Nel neonato sono stati riportati disturbi emorragici causati da medicinali antiepilettici. Per precauzione si deve somministrare vitamina K1 come misura preventiva durante le ultime settimane di gravidanza e al neonato.
Allattamento
Non è noto se eslicarbazepina acetato sia escreto nel latte materno. Studi sugli animali hanno dimostrato l'escrezione di eslicarbazepina nel latte materno. Dal momento che non si può escludere un rischio per il bambino allattato al seno, durante il trattamento con eslicarbazepina acetato si deve interrompere l'allattamento al seno.
Fertilità
Non sono disponibili dati sugli effetti di eslicarbazepina acetato sulla fertilità umana. Gli studi negli animali hanno mostrato una compromissione della fertilità dopo trattamento con eslicarbazepina acetato (vedere paragrafo 5.3).
GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
Effetti di Eslicarbazepina Acetato Aurobindo sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Eslicarbazepina acetato Aurobindo altera da lievemente a moderatamente la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. In alcuni pazienti possono insorgere capogiro, sonnolenza o disturbi visivi, soprattutto all'inizio del trattamento. Pertanto, si devono avvisare i pazienti di una possibile compromissione delle capacità fisiche e/o mentali necessarie all'uso di macchinari o alla guida di veicoli e si deve raccomandare loro di non svolgere tali attività fino a quando non venga accertata l'assenza di effetti sulle suddette capacità.
PRINCIPIO ATTIVO
Ogni compressa contiene 800 mg di eslicarbazepina acetato.
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Silice colloidale anidra
Crospovidone
Magnesio stearato
Povidone
Sodio amido glicolato
SCADENZA E CONSERVAZIONE
Scadenza: 24 mesi
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
Eslicarbazepina acetato Aurobindo compresse è disponibile in confezioni in blister (PVC trasparente - foglio di alluminio).
Confezioni in blister:
20, 30, 40, 50, 60, 70, 80, 90 e 100 compresse.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
PATOLOGIE CORRELATE
Data ultimo aggiornamento: 22/10/2024
Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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