Flebocortid 25 mg/2 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile da nebulizzare o rettale 3 fiale polvere + 3 fiale solvente da 2 ml

27 gennaio 2025
Farmaci - Flebocortid

Flebocortid 25 mg/2 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile da nebulizzare o rettale 3 fiale polvere + 3 fiale solvente da 2 ml


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INDICE SCHEDA



INFORMAZIONI GENERALI


TITOLARE:

Fidia Farmaceutici S.p.A.

MARCHIO

Flebocortid

CONFEZIONE

25 mg/2 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile da nebulizzare o rettale 3 fiale polvere + 3 fiale solvente da 2 ml

FORMA FARMACEUTICA
fiale/flaconcini + solvente

PRINCIPIO ATTIVO
idrocortisone emisuccinato sodico

GRUPPO TERAPEUTICO
Corticosteroidi


CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO


Confezioni e formulazioni di Flebocortid disponibili in commercio:


INDICAZIONI TERAPEUTICHE


A cosa serve Flebocortid? Perchè si usa?


per trattamenti sistemici: crisi iposurrenalica degli addisoniani e dei surrenectomizzati; stati anafilattici allergici gravi non rispondenti alla terapia tradizionale (asma bronchiale, reazioni da medicamenti, edema angioneurotico e della glottide); reazioni trasfusionali; shock grave (chirurgico, traumatico, emorragico, ostetrico, anafilattico, allergico, cardiogeno, farmacologico, da ustioni, da iposurrenalismo acuto) resistente alla terapia antishock standard. Per trattamenti locali: asma bronchiale e bronchite asmatica; rinite allergica (mediante aerosol e inalazione); pleuriti essudative; versamenti pleurici traumatici; neoplasie pleuro-polmonari (mediante instillazione endopleurica); come terapia aggiuntiva per la somministrazione a breve termine (per far superare al paziente un episodio acuto o una riacutizzazione) in: artrite reumatoide, periartriti scapolo-omerali; rigidità articolari; borsiti, tenosinoviti (mediante iniezione endoarticolare e periarticolare); lombosciatalgie; algie radicolari; meningite tubercolare con blocco subaracnoideo in atto o latente, sotto copertura antibiotica antitubercolare (mediante iniezione epidurale e subaracnoidea); come coadiuvante nella rettocolite ulcerosa (mediante clistere)

CONTROINDICAZIONI


Quando non dev'essere usato Flebocortid?


tubercolosi, ulcera peptica, psicosi, herpes oculare simplex, diabete, osteoporosi, infezioni acute e croniche in gravidanza, infezioni micotiche sistemiche. La terapia con corticosteroidi è controindicata nei soggetti affetti da tubercolosi o infezioni aspecifiche acute o croniche a meno che sia associata ad una terapia specifica chemioterapica o antibiotica

INTERAZIONI


Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Flebocortid?


nei pazienti diabetici che assumono glucocorticoidi, si può avere aumentata richiesta di insulina o di farmaci ipoglicemizzanti orali; fenitoina, fenobarbital, efedrine e rifampicina, possono accelerare la metabolizzazione dei corticosteroidi con diminuzione dei livelli ematici e ridotta attività biologica che richiedono un aggiustamento del dosaggio di corticosteroide; in corso di trattamento con alcuni antibiotici (eritromicina, oleandomicina), si raccomanda invece di ridurre la dose di glucocorticoide; il tempo di protrombina dovrebbe essere controllato frequentemente nei pazienti che ricevono corticosteroidi ed anticoagulanti cumarinici, poichè i corticosteroidi potrebbero alterare la risposta a tali anticoagulanti; quando i corticosteroidi sono somministrati in concomitanza con diuretici depletori di potassio, o con beta2 agonisti (fenoterolo, reproterolo ecc.) i pazienti dovrebbero essere attentamente seguiti per possibile comparsa di ipokaliemia; l'acido acetilsalicilico dovrebbe essere usato con cautela in concomitanza con corticosteroidi specie nelle ipotrombinemie; gli steroidi possono aumentare la clearance renale dell'acido acetilsalicilico; l'ipokaliemia indotta da steroidi può aumentare la tossicità della digitale somministrata contemporaneamente

POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE


Come si usa Flebocortid? Dosi e modo d'uso


s.p.m.. Per il trattamento degli stati di shock il Flebocortid Richter deve essere utilizzato ad integrazione delle misure terapeutiche convenzionali di volta in volta indicate. La posologia va impostata più sulla gravità della indicazione clinica e sulla risposta terapeutica, che sull'età e sul peso del paziente. Per via ev da 100 a 200 mg più pro dose ripetuti in seguito in rapporto al quadro clinico. Negli stati di shock, da 20 a 50 mg/kg/die in bolo unico o suddivisi in diverse somministraizioni. Per via intramuscolare: 25-50 mg oppure 100 mg da 2 a 4 volte al giorno. Per via aerosolica ed inalatoria (eventualmente in associazione ad altri presidi): all'inizio 50-100 mg e, in seguito, 25 mg per volta ad intervalli da 3 a 8 giorni. Per via articolare e periarticolare: da 50 a 100 mg per le grandi articolazioni: 25 mg per le piccole, condizionando il numero delle applicazioni all'andamento clinico. Per via epidurale e subaracnoidea: 25 mg per volta, distanziati secondo il parere del medico. Per via rettale (previa diluizione in acqua o in soluzione fisiologica): 35-50 mg in 100 ml di liquido, oppure 100 mg in 300-500 ml per clistere normale o goccia a goccia

ECCIPIENTI


«flacone liof.»: sodio fosfato; fiala solv. = acqua p.p.i.
«fiala liof.»: sodio fosfato, metile-p-idrossibenzoato, propile-p-idrossibenzoato; fiala solv. = sodio cloruro, acqua p.p.i.

PATOLOGIE CORRELATE



Data ultimo aggiornamento: 02/09/2024

Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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