22 dicembre 2024
Farmaci - Furosemide Teva Generics
Furosemide Teva Generics 25 mg 30 compresse
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Furosemide Teva Generics 25 mg 30 compresse è un medicinale soggetto a prescrizione medica (classe A), a base di furosemide, appartenente al gruppo terapeutico Diuretici, dell'ansa. E' commercializzato in Italia da Teva Italia S.r.l. - Sede legale
INDICE SCHEDA
- INFORMAZIONI GENERALI
- CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO
- FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)
- INDICAZIONI TERAPEUTICHE
- CONTROINDICAZIONI
- AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
- INTERAZIONI
- POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE
- SOVRADOSAGGIO
- EFFETTI INDESIDERATI
- GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
- GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
- PRINCIPIO ATTIVO
- ECCIPIENTI
- SCADENZA E CONSERVAZIONE
- NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
- PATOLOGIE CORRELATE
INFORMAZIONI GENERALI
TITOLARE:
Teva Italia S.r.l. - Sede legaleMARCHIO
Furosemide Teva GenericsCONFEZIONE
25 mg 30 compresseFORMA FARMACEUTICA
compressa
PRINCIPIO ATTIVO
furosemide
GRUPPO TERAPEUTICO
Diuretici, dell'ansa
CLASSE
A
RICETTA
medicinale soggetto a prescrizione medica
PREZZO
1,46 €
CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO
Confezioni e formulazioni di Furosemide Teva Generics disponibili in commercio:
- furosemide teva generics 25 mg 30 compresse (scheda corrente)
FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)
SCARICA IL PDF DEL FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (AIFA)
Foglietto illustrativo Furosemide Teva Generics »
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INDICAZIONI TERAPEUTICHE
A cosa serve Furosemide Teva Generics? Perchè si usa?
Tutte le forme di edemi di genesi cardiaca; ascite in seguito a cirrosi epatica, ostruzione meccanica od insufficienza cardiaca; edemi di origine renale (nella sindrome nefrosica anche in combinazione con ACTH o corticosteroidi); edemi periferici.
Ipertensione di grado leggero o medio.
CONTROINDICAZIONI
Quando non dev'essere usato Furosemide Teva Generics?
FUROSEMIDE TEVA GENERICS non deve essere utilizzato:
- nei pazienti con ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. I pazienti con allergia ai sulfamidici (ad es. antibiotici sulfamidici o sulfaniluree) possono manifestare sensibilità crociata alla furosemide;
- nei pazienti con ipovolemia o disidratazione;
- nei pazienti con grave ipotensione;
- nei pazienti con insufficienza renale con oliguria o anuria che non risponde alla furosemide;
- nei pazienti con ipokaliemia;
- nei pazienti con iponatriemia;
- nei pazienti in stati di precoma o coma, associati ad encefalopatia epatica;
- in caso di sovradosaggio da digitale;
- nei pazienti con morbo di Addison;
- in caso di gravidanza, accertata o presunta, e durante l'allattamento al seno (vedere paragrafo 4.6).
AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
Cosa serve sapere prima di prendere Furosemide Teva Generics?
É necessario assicurare il libero deflusso urinario. I pazienti con ostruzione parziale del deflusso urinario (ad esempio i pazienti con svuotamento vescicale alterato, iperplasia prostatica o stenosi uretrale) richiedono un monitoraggio particolarmente attento, specialmente durante le fasi iniziali del trattamento.
Come per tutti i diuretici si consiglia di iniziare il trattamento della cirrosi epatica con ascite in ambiente ospedaliero, in modo da poter intervenire adeguatamente nel caso si manifesti nel corso della diuresi tendenza al coma epatico.
Il trattamento con FUROSEMIDE TEVA GENERICS necessita di regolari controlli medici. In particolare, è necessario un attento monitoraggio, con eventuale riduzione della dose, nei seguenti casi:
- pazienti con ipotensione;
- pazienti particolarmente a rischio in seguito ad una eccessiva caduta della pressione arteriosa, ad es. pazienti con stenosi significative delle arterie coronariche o dei vasi sanguigni che irrorano il cervello;
- pazienti con diabete mellito latente o manifesto: il diabete latente può diventare palese; il fabbisogno di insulina nel diabete stabilito può aumentare: interrompere la furosemide prima di un test di tolleranza al glucosio;
- pazienti con gotta: la furosemide può aumentare i livelli di acido urico/precipitare la gotta;
- pazienti con sindrome epatorenale, ad es. con insufficienza renale funzionale associata a grave epatopatia;
- malattia surrenalica (vedere paragrafo 4.3) - controindicazione nella malattia di Addison;
- pazienti con ipoproteinemia, ad es. associata a sindrome nefrosica (l'azione della furosemide può risultarne indebolita e la sua ototossicità potenziata). È richiesta particolare cautela nella determinazione del dosaggio;
- neonati prematuri (per il possibile sviluppo di nefrocalcinosi/nefrolitiasi; è necessario effettuare ecografia renale e monitoraggio della funzione renale.
In particolare, stati predisponenti a carenza potassica quali cirrosi epatica, diarrea cronica, uso protratto di lassativi, alimentazione povera di potassio, concomitante impiego di mineralcorticoidi richiedono gli opportuni controlli ed integrazioni.
Ipovolemia, disidratazione e qualsiasi alterazione significativa del bilancio elettrolitico ed acido-basico devono essere corretti. Questo può richiedere una transitoria sospensione della somministrazione di furosemide.
È consigliabile effettuare anche regolari controlli della glicemia, della glicosuria e, dove necessario, del metabolismo dell'acido urico.
Uso concomitante con risperidone
In studi su risperidone, controllati con placebo, in pazienti anziani con demenza, è stata osservata una incidenza più alta di mortalità in pazienti trattati con furosemide più risperidone (7,3%; età media 89 anni, range 75 - 97 anni) rispetto a pazienti trattati con risperidone da solo (3,1%; età media 80 anni, range 70 - 96 anni) o furosemide da sola (4,1%; età media 80 anni, range 67 - 90 anni).
L'uso concomitante di risperidone con altri diuretici (principalmente diuretici tiazidici a basso dosaggio) non è risultato associato ad una simile evenienza.
Non è stato identificato alcun meccanismo fisiopatologico per spiegare questo dato, e non è stato osservato alcun pattern correlabile alla causa di decesso. Tuttavia, prima di decidere l'uso di tale combinazione, deve essere esercitata cautela e devono essere presi in considerazione i rischi e i benefici di questa combinazione o della co-somministrazione con altri potenti diuretici.
Non vi è stato aumento dell'incidenza di mortalità in pazienti che assumevano altri diuretici in concomitanza con risperidone. Indipendentemente dal trattamento, la disidratazione è risultata un fattore di rischio globale per la mortalità e pertanto deve essere evitata in pazienti anziani con demenza (vedere paragrafo 4.3).
È stata segnalata la possibilità di aggravamento o di attivazione di lupus eritematoso sistemico (vedere paragrafo 4.8).
Da usare sotto il diretto controllo medico.
Furosemide Teva Generics non modifica i valori pressori nel normoteso, mentre risulta ipotensiva nell'iperteso; nelle gravi forme di ipertensione si raccomanda il trattamento in associazione ad altri presidi.
La furosemide per la sua elevata riserva terapeutica, può indurre significativo aumento della saluresi anche nelle situazioni cliniche in cui altre misure diuretiche risultano inefficaci (marcata compromissione renale, ipoalbuminemia, acidosi metabolica).
Nei pazienti trattati con furosemide, particolarmente negli anziani, nei pazienti in terapia con altri medicinali in grado di indurre ipotensione e nei pazienti affetti da altre patologie cliniche che comportano rischi di ipotensione, possono verificarsi casi di ipotensione sintomatica con conseguenti capogiri, svenimenti o perdita della coscienza.
Furosemide Teva Generics contiene lattosio
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
Per chi svolge attività sportiva: l'uso del farmaco senza necessità terapeutica costituisce doping e può determinare comunque positività ai test antidoping.
INTERAZIONI
Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Furosemide Teva Generics?
Interazioni con il cibo
La possibilità e l'eventuale grado di alterazione dell'assorbimento della furosemide somministrata insieme al cibo sembrano dipendere dalla sua formulazione farmaceutica. Si raccomanda che la formulazione orale sia assunta a stomaco vuoto.
Interazioni con altri farmaci
Associazioni non raccomandate
In casi isolati la somministrazione endovenosa di furosemide entro 24 ore dall'assunzione di cloralio idrato può provocare eritema, sudorazione improvvisa, agitazione, nausea, pressione arteriosa aumentata e tachicardia. Pertanto, non è raccomandata la somministrazione contemporanea di furosemide e cloralio idrato.
La furosemide può potenziare l'ototossicità degli aminoglicosidi e di altri farmaci ototossici. Dato che questo può determinare l'insorgenza di danni irreversibili, i suddetti farmaci possono essere usati in associazione alla furosemide soltanto in caso di necessità cliniche evidenti.
Precauzioni per l'uso
La contemporanea somministrazione di furosemide e cisplatino comporta il rischio di effetti ototossici. Inoltre, la nefrotossicità del cisplatino può risultare potenziata se la furosemide non viene somministrata a piccole dosi (ad es. 40 mg a pazienti con funzionalità renale normale) ed in presenza di un bilancio idrico positivo, quando la furosemide viene impiegata per ottenere una diuresi forzata durante trattamento con cisplatino.
La somministrazione orale di furosemide e di sucralfato devono essere distanziate di almeno 2 ore, in quanto il sucralfato riduce l'assorbimento intestinale della furosemide, riducendone di conseguenza l'effetto.
La furosemide riduce l'eliminazione dei sali di litio e può causarne un aumento della concentrazione sierica, con conseguente aumento della tossicità di quest'ultimo, compreso un aumentato rischio di effetti cardiotossici e neurotossici da litio. Pertanto, si raccomanda l'attento monitoraggio delle concentrazioni di litio nei pazienti ai quali venga somministrata tale associazione.
I pazienti in terapia diuretica possono presentare ipotensione grave e compromissione della funzionalità renale, compresi casi di insufficienza renale, particolarmente in concomitanza con la prima somministrazione di un ACE-inibitore, di un antagonista dei recettori dell'angiotensina II o la prima volta che se ne aumenta la dose (“ipotensione da prima dose”). Pertanto, si deve prendere in considerazione l'opportunità di sospendere provvisoriamente la somministrazione di furosemide o, quanto meno, di ridurne la dose 3 giorni prima dell'inizio del trattamento con un ACE-inibitore, con un antagonista dei recettori dell'angiotensina II o prima di aumentare la dose di questi ultimi.
Risperidone: si deve esercitare cautela e devono essere presi in considerazione i rischi e i benefici della combinazione o co-trattamento con furosemide o con altri diuretici potenti, prima della decisione di utilizzare tale combinazione. Vedere paragrafo 4.4 per l'aumento di mortalità in pazienti anziani con demenza co-trattati con risperidone.
Levotiroxina: alte dosi di furosemide possono inibire il legame degli ormoni tiroidei alle proteine di trasporto. Ciò può determinare un aumento iniziale e transitorio di ormoni tiroidei liberi e una diminuzione complessiva totale dei livelli di ormone tiroideo. Il significato clinico di questa interazione non è noto. I livelli degli ormoni tiroidei devono essere monitorati.
Da considerare con attenzione
La concomitante somministrazione di antinfiammatori non steroidei, incluso l'acido acetilsalicilico, può ridurre l'effetto della furosemide. Nei pazienti con disidratazione o con ipovolemia gli antinfiammatori non steroidei possono indurre insufficienza renale acuta. La furosemide può accentuare la tossicità dei salicilati.
La riduzione dell'effetto della furosemide può presentarsi in caso di somministrazione concomitante di fenitoina.
Gli effetti dannosi degli antibiotici nefrotossici possono essere aumentati.
La somministrazione di corticosteroidi, carbenoxolone e dosi elevate di liquirizia, nonché l'uso prolungato di lassativi può aumentare il rischio di ipopotassiemia.
Talune alterazioni elettrolitiche (ad es. ipopotassiemia, ipomagnesiemia) possono incrementare la tossicità di alcuni farmaci (ad es. preparati a base di digitale e farmaci che inducono la sindrome del QT lungo).
In caso di concomitante somministrazione di furosemide e farmaci antiipertensivi o altri farmaci ad azione potenzialmente antiipertensiva, ci si deve aspettare una più accentuata caduta pressoria.
Probenecid, metotrexato e altri farmaci che, come la furosemide, sono escreti prevalentemente per via renale, possono ridurre l'effetto della furosemide. Al contrario, la furosemide può ridurre l'eliminazione renale di queste sostanze. In caso di trattamento con alte dosi (sia di furosemide che di altri farmaci) può verificarsi un aumento delle concentrazioni sieriche dell'una e degli altri. Di conseguenza aumenta il rischio di eventi avversi dovuti alla furosemide od alle altre terapie concomitanti.
Gli effetti dei farmaci antidiabetici e simpaticomimetici (ad es. adrenalina, noradrenalina) possono essere diminuiti. Gli effetti dei miorilassanti curaro-simili (tubocurarina) o della teofillina possono essere aumentati.
Nei pazienti in terapia concomitante con furosemide e alte dosi di talune cefalosporine si può sviluppare compromissione della funzionalità renale.
L'utilizzo concomitante di ciclosporina A e furosemide è associato ad un aumentato rischio di artrite gottosa secondaria ad iperuricemia da furosemide e a riduzione dell'escrezione degli urati indotta da ciclosporina.
I pazienti ad elevato rischio di nefropatia da radiocontrasto trattati con furosemide hanno avuto una maggior incidenza di deterioramento della funzionalità renale in seguito alla somministrazione dei mezzi di contrasto, rispetto ai pazienti ad alto rischio che hanno ricevuto idratazione endovenosa solamente prima della somministrazione del mezzo di contrasto.
Inibitori della renina: aliskiren può ridurre le concentrazioni plasmatiche di furosemide somministrata per via orale. Si raccomanda di monitorare l'effetto diuretico della furosemide quando viene iniziata o modificata la dose della terapia concomitante con aliskiren.
POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE
Come si usa Furosemide Teva Generics? Dosi e modo d'uso
Posologia
Per il trattamento degli edemi, nella maggioranza dei casi è indicata la dose di 1-3 compresse da 25 mg da somministrarsi in unica volta, preferibilmente al mattino o comunque scegliendo l'ora più idonea in cui si desidera ottenere l'effetto. A seconda della risposta ottenuta la stessa dose può essere ripetuta a distanza di 4 ore. Qualora l'effetto saluretico non fosse sufficiente si consiglia di aumentare la posologia di 1-2 compresse ad intervalli di 4 ore, finché non si raggiunge l'effetto diuretico desiderato.
Per il trattamento dell'ipertensione possono essere sufficienti 1-3 compresse distribuite nelle 24 ore.
Nel caso di associazione con farmaci ipotensivi la posologia deve essere opportunamente regolata al fine di evitare fenomeni di potenziamento eccessivo.
Popolazioni speciali
Insufficienza renale
È necessario un aggiustamento della dose quando la velocità di filtrazione glomerulare diventa inferiore a 10 ml/min.
Insufficienza epatica
Può essere necessario un aggiustamento della dose nei pazienti con la cirrosi epatica e in quelli con l'insufficienza renale ed epatica concomitante. La risposta alla furosemide risulta diminuita nei pazienti con cirrosi epatica.
Modo di somministrazione
Furosemide Teva Generics deve essere assunta a digiuno (vedere paragrafo 4.5 “Interazioni con il cibo”).
SOVRADOSAGGIO
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Furosemide Teva Generics?
Il quadro clinico in seguito a sovradosaggio acuto o cronico dipende, in primo luogo, dall'entità e dalle conseguenze della perdita idroelettrolitica, ad es. ipovolemia, disidratazione, emoconcentrazione, aritmie cardiache (comprendendo blocco A-V e fibrillazione ventricolare). I sintomi di questi disturbi sono costituiti da ipotensione grave (fino allo shock), insufficienza renale acuta, trombosi, stati di delirio, paralisi flaccida, apatia e stato confusionale.
Non è noto alcun antidoto specifico per la furosemide. Se l'assunzione del farmaco ha appena avuto luogo, si può tentare di limitare l'assorbimento sistemico del principio attivo mediante provvedimenti come la lavanda gastrica o tali da ridurre l'assorbimento (ad es. carbone attivo).
Devono essere corretti gli squilibri clinicamente rilevanti del bilancio idroelettrolitico. Congiuntamente alla prevenzione ed al trattamento sia delle gravi complicanze derivanti da tali squilibri che di altri effetti sull'organismo, l'azione correttiva può richiedere un monitoraggio intensivo delle condizioni cliniche, nonché adeguate misure terapeutiche.
Nel caso di pazienti con disturbi della minzione, come nel caso di ipertrofia prostatica o stato di incoscienza, è necessario provvedere al ripristino del libero flusso.
EFFETTI INDESIDERATI
Quali sono gli effetti collaterali di Furosemide Teva Generics?
Le frequenze sono derivate da dati di letteratura relativi a studi in cui la furosemide è stata utilizzata in un totale di 1387 pazienti, a qualsiasi dosaggio e in qualsiasi indicazione. Quando la categoria di frequenza per la stessa reazione avversa era diversa, è stata selezionata la categoria di frequenza più alta.
Elenco delle reazioni avverse
La frequenza delle reazioni avverse è riportata utilizzando la seguente convenzione: Molto comune (≥1/10), Comune (≥1/100, <1/10), Non comune (≥1/1 000, <1/100), Raro (≥1/10 000, <1/1 000), Molto raro (<1/10 000) e Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Patologie del sistema emolinfopoietico
Comune: emoconcentrazione.
Non comune: trombocitopenia.
Raro: leucopenia, eosinofilia.
Molto raro: anemia aplastica, agranulocitosi, anemia emolitica.
Disturbi del sistema immunitario
Raro: reazione anafilattica o anafilattoide (per esempio con shock anafilattico).
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Molto comune: squilibrio elettrolitico* (compreso quello sintomatico); disidratazione e ipovolemia specialmente in pazienti anziani.
Comune: iponatremia, ipocloremia, ipokaliemia, ipercolesterolemia, iperuricemia e gotta.
Non comune: ipoproteinemia (per esempio nella sindrome nefrosica), tetania, tolleranza al glucosio compromessa, manifestazione clinica di un diabete mellito latente.
Non nota: ipocalcemia, ipomagnesiemia, alcalosi metabolica, sindrome pseudo-Bartter nel contesto di un abuso e/o di un uso a lungo termine di furosemide.
* L'insorgenza di alterazioni elettrolitiche è influenzata da numerosi fattori, come le patologie di base (ad es. cirrosi epatica, insufficienza cardiaca), le terapie concomitanti (vedere paragrafo 4.5) e l'alimentazione. In particolare, vomito e diarrea possono provocare carenza di potassio.
Disturbi psichiatrici
Non comune: stato confusionale.
Patologie del sistema nervoso
Comune: encefalopatia epatica in pazienti con insufficienza epatica.
Non comune: sonnolenza, cefalea.
Raro: parestesia.
Non nota: capogiro, sincope e perdita di coscienza (dovuti a ipotensione o ad altre cause), alterazione dell'attenzione, coordinazione anormale.
Patologie dell'occhio
Non comune: compromissione della visione.
Patologie dell'orecchio e del labirinto
Non comune: disturbo dell'udito solitamente transitorio, specialmente in pazienti con insufficienza renale, sordità (talvolta irreversibile), vertigine.
Molto raro: tinnito.
Patologie cardiache
Non comune: aritmia.
Patologie vascolari
Molto comune: ipotensione ortostatica.
Raro: vasculite.
Non nota: trombosi.
Patologie gastrointestinali
Non comune: bocca secca, nausea, disturbo della motilità gastrointestinale.
Raro: vomito, diarrea.
Molto raro: pancreatite acuta.
Patologie epatobiliari
Molto raro: colestasi.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Non comune: orticaria, prurito, eruzione cutanea, porpora, dermatite bollosa, eritema multiforme, pemfigoide, dermatite esfoliativa, reazione di fotosensibilità.
Non nota: reazione lichenoide, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica (TEN), pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP), reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (sindrome di DRESS).
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Non comune: spasmi muscolari, debolezza muscolare.
Non nota: rabdomiolisi (spesso nel contesto di una grave ipokaliemia - vedere paragrafo 4.3), aggravamento o attivazione di Lupus eritematoso sistemico.
Patologie renali e urinarie
Comune: poliuria.
Raro: nefrite tubulo-interstiziale.
Non nota: ritenzione di urina (con possibili complicanze in pazienti con iperplasia prostatica benigna, stenosi uretrale o disuria); nefrocalcinosi/nefrolitiasi (in neonati pre-termine trattati con furosemide); insufficienza renale.
Patologie congenite, familiari e genetiche
Non nota: aumento del rischio di persistenza del dotto arterioso pervio quando la furosemide viene somministrata a neonati prematuri durante le prime settimane di vita.
Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione
Non comune: stanchezza.
Raro: piressia.
Non nota: astenia, sete.
Esami diagnostici
Molto comune: pressione arteriosa ridotta, creatinina ematica aumentata e trigliceridi ematici aumentati.
Comune: colesterolo ematico aumentato.
Molto raro: transaminasi aumentate.
Non nota: urea ematica aumentata, cloruro urinario aumentato, sodio urinario aumentato.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
E' possibile prendere Furosemide Teva Generics durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
In gravidanza presunta o accertata FUROSEMIDE TEVA GENERICS non deve essere somministrato (vedere paragrafo 4.3).
Allattamento
La furosemide passa nel latte materno e può inibire la lattazione, pertanto, durante il trattamento con furosemide occorre interrompere l'allattamento al seno.
GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
Effetti di Furosemide Teva Generics sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Alcuni eventi avversi (ad es. una non prevista e grave diminuzione della pressione arteriosa) possono compromettere la capacità di concentrazione e di reazione del paziente e, pertanto, rappresentano un rischio in situazioni in cui queste capacità rivestono un'importanza particolare (ad es. guidare veicoli o usare macchinari).
PRINCIPIO ATTIVO
FUROSEMIDE TEVA GENERICS 25 mg compresse
1 compressa contiene:
Principio attivo: furosemide 25 mg.
Eccipiente con effetti noti: lattosio.
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Amido di mais, lattosio, talco, silice colloidale anidra e magnesio stearato.
SCADENZA E CONSERVAZIONE
Scadenza: 36 mesi
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
Blister in PVC bianco opaco e alluminio, termosaldati; 30 compresse da 25 mg.
PATOLOGIE CORRELATE
- Insufficienza renale acuta
L’insufficienza renale acuta è dovuta alla riduzione della filtrazione glomerulare, che insorge rapidamente, con conseguente compromissione delle attività metaboliche ed endocrine del rene ma, se trattata in tempo è potenzialmente reversibile - Insufficienza renale cronica
Quando si verifica un danno più o meno esteso ai nefroni, che sono le unità funzionali del rene, l’organo perde progressivamente e irrimediabilmente le sue funzioni depurative, fino all’insufficienza renale cronica - Ipertensione
L'ipertensione è uno dei più comuni fattori di rischio cardiovascolare, eppure il 17% degli intervistati in una recente indagine lo ignora. Meglio non sottovalutarla e tenere sotto controllo la propria pressione arteriosa - Lupus eritematoso sistemico
Malattia infiammatoria cronica del tessuto connettivo, che può colpire articolazioni, reni, mucose e pareti dei vasi sanguigni. - Malattia di Ménière
La malattia di Ménière è un disturbo dell'orecchio interno caratterizzato da attacchi ricorrenti di vertigine, perdita dell'udito e acufeni.
Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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