17 novembre 2024
Farmaci - Plasil
Plasil 4 mg/ml gocce orali soluzione 20 ml
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INDICE SCHEDA
- INFORMAZIONI GENERALI
- CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO
- INDICAZIONI TERAPEUTICHE
- CONTROINDICAZIONI
- INTERAZIONI
- POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE
- ECCIPIENTI
- PATOLOGIE CORRELATE
INFORMAZIONI GENERALI
TITOLARE:
Sanofi S.r.l. Socio UnicoMARCHIO
PlasilCONFEZIONE
4 mg/ml gocce orali soluzione 20 mlFORMA FARMACEUTICA
gocce
PRINCIPIO ATTIVO
metoclopramide cloridrato
GRUPPO TERAPEUTICO
Procinetici
CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO
Confezioni e formulazioni di Plasil disponibili in commercio:
- plasil 10 mg 24 compresse
- plasil 10 mg/10 ml sciroppo flacone 120 ml
- plasil 10 mg/2 ml soluzione iniettabile 5 fiale
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
A cosa serve Plasil? Perchè si usa?
medicina generale: disturbi gastrici da medicamenti come antimicotici, antibiotici, chemioterapici (PAS, etionamide in particolare), digitalici, morfina e codeina, ecc.; vomito da stati acidosici ed iperazotemici; cefalee digestive, cefalee e disturbi digestivi del periodo mestruale; disturbi digestivi psicosomatici in soggetti ansiosi in surmenage, ecc. Gastroenterologia: gastriti, sindromi dispeptico enterocolitiche, coadiuvante nelle ulcere gastriche e duodenali; spasmi del piloro, disturbi da ptosi gastrica; discinesie e calcolosi biliari, disturbi digestivi nei cirrotici; postumi di colecistectomia e gastrectomia. Chirurgia e anestesiologia: nausee e vomiti da anestetici o post operatori. Radiologia: manifestazioni gastriche del mal da raggi e della cobaltoterapia; nella esplorazione radiologica funzionale dell'apparato digerente
CONTROINDICAZIONI
Quando non dev'essere usato Plasil?
ipersensibilità al farmaco. Pazienti affetti da glaucoma, feocromocitoma, malattia epilettica, morbo di Parkinson e altre affezioni extrapiramidali conclamate o in corso di terapia con anticolinergici. Casi in cui la stimolazione della motilità intestinale possa rivelarsi pericolosa, per esempio in presenza di emorragia gastrointestinale, perforazione, ostruzione meccanica. Bambini < 16 anni. Primo trimestre di gravidanza e allattamento. Associazione con levodopa a causa di un antagonismo reciproco. La metoclopramide è controindicata nei pazienti in trattamento con farmaci potenzialmente in grado di determinare reazioni extrapiramidali (antimonoaminossidasi, neurolettici come fenotiazine, butirrofenoni, tioxanteni ecc.). Non è consigliabile l'uso del prodotto nei soggetti che abbiano già evidenziato discinesie tardive da farmaci
INTERAZIONI
Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Plasil?
associazioni controindicate: levodopa: levodopa e metoclopramide si antagonizzano vicendevolmente. Associazioni da evitare: alcol: gli effetti sedativi di metoclopramide sono potenziati dall'alcol. Associazioni da tenere in considerazione: anticolinergici derivati della morfina: gli anticolinergici e i derivati della morfina antagonizzano l'effetto di metoclopramide sulla motilità intestinale. Farmaci deprimenti il SNC (derivati della morfina, ipnoinducenti, ansiolitici, antistaminici H1 sedativi, antidepressivi sedativi, barbiturici, clonidina e farmaci correlati): gli effetti sedativi dei farmaci deprimenti il SNC e della metoclopramide risultano potenziati. Neurolettici: metoclopramide potrebbe avere un effetto additivo con i neurolettici (fenotiazine, butirrofenoni, tioxanteni ecc.) per quanto riguarda i disturbi extrapiramidali. A causa dell'effetto procinetico di metoclopramide, l'assorbimento di alcuni farmaci può risultare alterato. Digossina: metoclopramide riduce la biodisponibilità della digossina. È necessario un attento monitoraggio delle concentrazioni plasmatiche di digossina. Ciclosporina: metoclopramide aumenta la biodisponibilità della ciclosporina. È necessario un attento monitoraggio delle concentrazioni plasmatiche di ciclosporina. Mivacurium e suxametonio: l'iniezione di metoclopramide può prolungare la durata del blocco neuromuscolare (tramite inibizione delle colinesterasi plasmatiche). Cisplatino: alcune osservazioni riportano, con metoclopramide, un aumento della tossicità renale del cisplatino; insulina: riducendo il transito intestinale anche del cibo, il trattamento con metoclopramide può richiedere un aggiustamento del dosaggio di insulina nel diabete. La metoclopramide inoltre riduce gli effetti dell'apomorfina sul SNC
POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE
Come si usa Plasil? Dosi e modo d'uso
adulti: compresse: 1 compressa da 10 mg 3 volte al dì prima dei pasti. Sciroppo: 10 ml 3 volte al dì prima dei pasti. Soluzione iniettabile: 1 fiala da 2 ml per via im o ev. L'iniezione può essere ripetuta. La somministrazione ev del farmaco deve avvenire lentamente, nel tempo di almeno 3 minuti. La fiala si apre senza limetta. Gocce orali, soluzione: 48 gocce 3 volte al dì. Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovrà valutare una eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati (vedere Avvertenze speciali e precauzioni per l'uso nel RCP) per il trattamento di pazienti con insufficienza epatica o renale. Plasil non deve essere utilizzato nei bambini < 16 anni di età. Radiologia del tratto gastrointestinale: da 1 a 2 fiale da 2 ml, 10 minuti prima dell'inizio dell'esame, somministrate per via im o ev. Non superare le dosi massime consigliate
ECCIPIENTI
compresse: gomma guar, metilcellulosa, etilcellulosa, silice colloidale idrata, amido di patate, magnesio stearato, pentaeritritolo; sciroppo: metile paraidrossibenzoato, propile paraidrossibenzoato, acido sorbico, idrossietilcellulosa, saccarina, glicol propilenico, alcol, essenza mandarino, essenza caramello, essenza custard, sodio idrato, acqua depurata; gocce orali, soluzione: acido sorbico, sodio metabisolfito, olio di ricino poliossietilenato, saccarina, acqua depurata; soluzione iniettabile: sodio metabisolfito, sodio cloruro, acqua p.p.i.
PATOLOGIE CORRELATE
- Cefalea
La cefalea o mal di testa è causata da contrazioni muscolari dovute a stress o tensione oppure da problemi della circolazione del sangue nel cervello. - Dispepsia
Alterazione delle funzioni digestive che si manifesta con dolore o fastidio nella parte centrale dell'addome superiore (epigastrio), di solito nel periodo postprandiale.
Data ultimo aggiornamento: 11/12/2023
Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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