22 novembre 2024
Farmaci - Rabeprazolo Sun
Rabeprazolo Sun 10 mg 14 compresse gastroresistenti
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Rabeprazolo Sun 10 mg 14 compresse gastroresistenti è un medicinale soggetto a prescrizione medica (classe A), a base di rabeprazolo sodico, appartenente al gruppo terapeutico Antiulcera. E' commercializzato in Italia da SUN Pharmaceuticals Italia S.r.l.
INDICE SCHEDA
- INFORMAZIONI GENERALI
- CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO
- FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)
- INDICAZIONI TERAPEUTICHE
- CONTROINDICAZIONI
- AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
- INTERAZIONI
- POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE
- SOVRADOSAGGIO
- GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
- GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
- PRINCIPIO ATTIVO
- ECCIPIENTI
- SCADENZA E CONSERVAZIONE
- NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
- PATOLOGIE CORRELATE
INFORMAZIONI GENERALI
TITOLARE:
SUN Pharmaceutical Industries Europe B. V.CONCESSIONARIO:
SUN Pharmaceuticals Italia S.r.l.MARCHIO
Rabeprazolo SunCONFEZIONE
10 mg 14 compresse gastroresistentiFORMA FARMACEUTICA
compresse/capsule gastroresistenti
PRINCIPIO ATTIVO
rabeprazolo sodico
GRUPPO TERAPEUTICO
Antiulcera
CLASSE
A
RICETTA
medicinale soggetto a prescrizione medica
PREZZO
3,21 €
CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO
Confezioni e formulazioni di Rabeprazolo Sun disponibili in commercio:
- rabeprazolo sun 10 mg 14 compresse gastroresistenti (scheda corrente)
FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)
SCARICA IL PDF DEL FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (AIFA)
Foglietto illustrativo Rabeprazolo Sun »
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INDICAZIONI TERAPEUTICHE
A cosa serve Rabeprazolo Sun? Perchè si usa?
Rabeprazolo SUN compresse è indicato per il trattamento di:
- ulcera duodenale attiva
- ulcera gastrica benigna attiva
- malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) erosiva o ulcerativa sintomatica.
- trattamento a lungo termine della malattia da reflusso gastroesofageo (mantenimento della MRGE)
- trattamento sintomatico della malattia da reflusso gastroesofageo da moderata a molto grave (MRGE sintomatica)
- sindrome di Zollinger-Ellison.
- in associazione a regimi terapeutici antibatterici adeguati per l'eradicazione di Helicobacter pylori nei pazienti con ulcera peptica. Vedere paragrafo 4.2.
CONTROINDICAZIONI
Quando non dev'essere usato Rabeprazolo Sun?
Rabeprazolo SUN è controindicato nei pazienti con ipersensibilità nota al rabeprazolo sodico o ad uno qualsiasi degli eccipienti usati nella formulazione.
Rabeprazolo SUN è controindicato in gravidanza e durante l'allattamento al seno.
AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
Cosa serve sapere prima di prendere Rabeprazolo Sun?
La risposta sintomatica alla terapia con rabeprazolo sodico non preclude la presenza di una patologia maligna gastrica o esofagea, che deve quindi essere esclusa prima di iniziare il trattamento con Rabeprazolo SUN.
I pazienti trattati a lungo termine (in particolare se trattati per oltre un anno) devono essere sottoposti a controlli periodici.
Non può essere escluso il rischio di reazioni di ipersensibilità crociata con altri inibitori della pompa protonica o benzimidazoli sostituiti.
I pazienti devono essere istruiti a non masticare o frantumare le compresse di Rabeprazolo SUN e a deglutirle intere.
L'uso di Rabeprazolo SUN non è raccomandato nei bambini a causa della mancanza di esperienza in questo gruppo.
Nell'esperienza post-marketing sono state segnalate discrasie ematiche (trombocitopenia e neutropenia). Nella maggior parte dei casi, in assenza di un'eziologia alternativa identificabile, gli eventi non hanno presentato complicanze e si sono risolti dopo l'interruzione del trattamento con rabeprazolo.
Negli studi clinici sono state osservate anomalie degli enzimi epatici, che sono state segnalate anche dopo l'immissione in commercio. Nella maggior parte dei casi, in assenza di un'eziologia alternativa identificabile, gli eventi non hanno presentato complicanze e si sono risolti dopo l'interruzione del trattamento con rabeprazolo.
In uno studio condotto su pazienti affetti da compromissione epatica da lieve a moderata, in confronto a controlli sani di età e sesso corrispondenti, non sono stati osservati problemi significativi di sicurezza correlati al medicinale. Tuttavia, a causa della mancanza di dati clinici sull'uso di rabeprazolo nel trattamento di pazienti con grave disfunzione epatica, il medico che lo prescrive deve procedere con cautela quando inizia per la prima volta il trattamento con Rabeprazolo SUN in questi pazienti.
La somministrazione concomitante di atazanavir con Rabeprazolo SUN non è raccomandata (vedere paragrafo 4.5).
Il trattamento con inibitori della pompa protonica, incluso Rabeprazolo SUN, potrebbe aumentare il rischio di infezioni gastrointestinali quali Salmonella, Campylobacter e Clostridium difficile (vedere paragrafo 5.1).
Gli inibitori della pompa protonica, specialmente se utilizzati a dosaggi elevati e per lunghi periodi (>1 anno), potrebbero causare un lieve aumento del rischio di fratture dell'anca, del polso e della colonna vertebrale, soprattutto in pazienti anziani e in presenza di altri fattori di rischio conosciuti. Studi osservazionali suggeriscono che gli inibitori della pompa protonica potrebbero aumentare il rischio complessivo di frattura del 10-40%. Tale aumento potrebbe in parte essere dovuto ad altri fattori di rischio. I pazienti a rischio di osteoporosi devono essere curati in base alle attuali linee guida di pratica clinica e devono assumere un'adeguata quantità di vitamina D e calcio.
Compromissione renale
In pazienti che assumono rabeprazolo è stata osservata la nefrite tubulo-interstiziale acuta (TIN) e può verificarsi in qualsiasi momento durante la terapia con rabeprazolo (vedere paragrafo 4.8). La nefrite tubulo-interstiziale acuta può progredire a insufficienza renale. Rabeprazolo deve essere sospeso in caso di sospetta TIN, e deve essere prontamente intrapreso un trattamento appropriato.
Ipomagnesiemia
È stato segnalato che gli Inibitori di pompa protonica (IPP) come rabeprazolo, in pazienti trattati per almeno tre mesi, e più di frequente in quelli trattati per un anno, possono causare grave ipomagnesiemia. Gravi manifestazioni dell'ipomagnesiemia includono stanchezza, tetania, delirio, convulsioni, capogiri e aritmia ventricolare. Possono inizialmente manifestarsi in modo insidioso ed essere trascurati. Nella maggior parte dei pazienti l'ipomagnesiemia migliora dopo l'assunzione di magnesio e la sospensione dell'inibitore di pompa protonica.
Gli operatori sanitari devono considerare l'eventuale misurazione dei livelli di magnesio prima di iniziare il trattamento con PPI e periodicamente durante il trattamento nei pazienti in terapia per un periodo prolungato o in terapia con PPI e digossina o medicinali che possono causare ipomagnesiemia (ad esempio diuretici).
Uso concomitante di Rabeprazolo con Metotrexato
La letteratura suggerisce che l'uso concomitante di PPI con metotrexato (soprattutto ad alte dosi; vedere le informazioni relative alla prescrizione di metotrexato) può aumentare e prolungare i livelli sierici di metotrexato e/o del suo metabolita, il che può portare a tossicità da metotrexato. In caso di somministrazione di alte dosi di metotrexato, in alcuni pazienti, può essere presa in considerazione una sospensione temporanea dei PPI.
Influenza sull'assorbimento della vitamina B12
Il rabeprazolo sodico, come tutti i farmaci acido-bloccanti, può ridurre l'assorbimento della vitamina B12 (cianocobalamina) a causa di ipo- o a-cloridria. Ciò deve essere preso in considerazione nei pazienti in terapia a lungo termine con ridotte riserve corporee o fattori di rischio che riducano l'assorbimento della vitamina B12 o se vengono osservati i rispettivi sintomi clinici.
Lupus eritematoso cutaneo subacuto (LECS)
Gli inibitori della pompa protonica sono associati a casi estremamente infrequenti di LECS. In presenza di lesioni, soprattutto sulle parti cutanee esposte ai raggi solari, e se accompagnate da artralgia, il paziente deve rivolgersi immediatamente al medico e l'operatore sanitario deve valutare l'opportunità di interrompere il trattamento con Rabeprazolo SUN. La comparsa di LECS in seguito a un trattamento con un inibitore della pompa protonica può accrescere il rischio di insorgenza di LECS con altri inibitori della pompa protonica.
Interferenza con esami di laboratorio
Un livello aumentato di Cromogranina A (CgA) può interferire con gli esami diagnostici per tumori neuroendocrini. Per evitare tale interferenza, il trattamento con Rabeprazolo SUN deve essere sospeso per almeno 5 giorni prima delle misurazioni della CgA (vedere paragrafo 5.1). Se i livelli di CgA e di gastrina non sono tornati entro il range di riferimento dopo la misurazione iniziale, occorre ripetere le misurazioni 14 giorni dopo l'interruzione del trattamento con inibitore della pompa protonica.
L'agente colorante Rosso Allura (E129) può causare reazioni allergiche.
INTERAZIONI
Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Rabeprazolo Sun?
Il Rabeprazolo sodico produce un'inibizione intensa e prolungata della secrezione acida gastrica. Possono verificarsi interazioni con sostanze il cui assorbimento è pH dipendente. La somministrazione concomitante di rabeprazolo sodico e ketoconazolo o itraconazolo può ridurre in misura significativa i livelli di antifungini nel plasma. È quindi possibile che singoli pazienti debbano essere sottoposti a monitoraggio, per poter stabilire se sia necessario un adattamento posologico in caso di somministrazione concomitante di ketoconazolo o itraconazolo con Rabeprazolo SUN.
In studi clinici, antiacidi sono stati somministrati in concomitanza con Rabeprazolo SUN e, in uno studio di interazione farmacologica specifico, non sono state osservate interazioni con gli antiacidi liquidi.
La somministrazione concomitante di atazanavir 300 mg/ritonavir 100 mg e omeprazolo (40 mg una volta al giorno), o di atazanavir 400 mg e lansoprazolo (60 mg una volta al giorno) a volontari sani, ha ridotto in misura sostanziale l'esposizione all'atazanavir. L'assorbimento dell'atazanavir è pH dipendente. Benché non siano stati studiati, ci si attendono risultati analoghi con altri inibitori della pompa protonica. Per questo, gli inibitori della pompa protonica, incluso rabeprazolo, non devono essere somministrati in concomitanza con atazanavir (vedere paragrafo 4.4).
Metotrexato
Casi clinici, studi pubblicati di farmacocinetica di popolazione e analisi retrospettive suggeriscono che la somministrazione concomitante di PPI e metotrexato (soprattutto ad alte dosi; vedere il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di metotrexato) può aumentare e prolungare i livelli sierici di metotrexato e/o del suo metabolita idrossi metotrexato. Tuttavia, non sono stati condotti studi formali di interazione farmacologica tra metotrexato e PPI.
POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE
Come si usa Rabeprazolo Sun? Dosi e modo d'uso
Adulti/anziani
Ulcera duodenale attiva e ulcera gastrica benigna attiva
La dose orale raccomandata sia per l'ulcera duodenale attiva, sia per l'ulcera gastrica benigna attiva, è di 20 mg da assumere una volta al giorno al mattino.
La maggior parte dei pazienti con ulcera duodenale attiva guarisce entro quattro settimane. Tuttavia, in alcuni pazienti possono essere necessarie altre quattro settimane di trattamento per ottenere la guarigione. La maggior parte dei pazienti con ulcera gastrica benigna attiva guarisce entro sei settimane. Anche in questo caso, tuttavia, in alcuni pazienti possono essere necessarie altre sei settimane di trattamento per ottenere la guarigione.
Malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) erosiva o ulcerativa
La dose orale raccomandata per questa condizione è di 20 mg da assumersi una volta al giorno per quattro-otto settimane.
Trattamento a lungo termine della malattia da reflusso gastroesofageo (mantenimento della MRGE)
Per il trattamento a lungo termine può essere utilizzata una dose di mantenimento di Rabeprazolo SUN da 20 mg o 10 mg una volta al giorno, in base alla risposta del paziente.
Trattamento sintomatico della malattia da reflusso gastroesofageo da moderata a molto grave (MRGE sintomatica)
Nei pazienti senza esofagite, 10 mg una volta al giorno. Se i sintomi non sono sotto controllo entro quattro settimane, il paziente deve essere sottoposto a ulteriori analisi. Una volta regrediti, i sintomi possono essere tenuti sotto controllo con un regime al bisogno di 10 mg una volta al giorno, quando necessario.
Sindrome di Zollinger-Ellison
La dose iniziale raccomandata per gli adulti è 60 mg una volta al giorno. La dose può essere gradualmente aumentata fino a 120 mg al giorno in base al fabbisogno individuale del paziente. Possono essere somministrate singole dosi giornaliere fino a 100 mg al giorno. Può essere necessario suddividere le dosi da 120 mg in dosi da 60 mg due volte al giorno. Il trattamento deve proseguire fintanto che sia indicato dal punto di vista clinico.
Eradicazione di H. pylori
I pazienti con infezione da H. pylori devono essere trattati con una terapia di eradicazione. Si raccomanda la combinazione seguente, da somministrarsi per 7 giorni.
Rabeprazolo SUN 20 mg due volte al giorno + claritromicina 500 mg due volte al giorno e amoxicillina 1 g due volte al giorno.
Nelle indicazioni che prevedono la somministrazione una volta al giorno, Rabeprazolo SUN compresse deve essere assunto al mattino, prima di colazione; benché né l'orario, né l'assunzione di cibo abbiano mostrato di avere alcun effetto sull'attività di rabeprazolo sodico, questo regime facilita l'aderenza alla terapia.
I pazienti devono essere istruiti a non masticare o frantumare le compresse di Rabeprazolo SUN e a deglutirle intere.
Compromissione renale ed epatica
Non sono necessari adattamenti posologici nei pazienti con compromissione renale o epatica.
Vedere paragrafo 4.4 “Avvertenze speciali e precauzioni di impiego“ per l'uso di Rabeprazolo SUN nel trattamento dei pazienti con compromissione epatica grave.
Popolazione pediatrica
L'uso di Rabeprazolo SUN non è raccomandato nella popolazione pediatrica a causa della mancanza di esperienza nell'uso in questo gruppo.
SOVRADOSAGGIO
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Rabeprazolo Sun?
L'esperienza con un sovradosaggio intenzionale o accidentale è ad oggi limitata. L'esposizione massima accertata non ha superato i 60 mg due volte al giorno o 160 mg una volta al giorno. Gli effetti sono in genere minimi, tipici del profilo noto di eventi avversi e reversibili senza ulteriore intervento medico. Non è noto alcun antidoto specifico. Il Rabeprazolo sodico è ampiamente legato alle proteine e quindi non è dializzabile. Come in qualsiasi caso di sovradosaggio, il trattamento deve essere sintomatico e devono essere adottate misure di supporto generali.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
E' possibile prendere Rabeprazolo Sun durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
Rabeprazolo SUN è controindicato durante la gravidanza. Non esistono dati relativi alla sicurezza di rabeprazolo in donne in gravidanza. Gli studi di riproduzione condotti nel ratto e nel coniglio non hanno mostrato segni di compromissione della fertilità o di effetti dannosi sul feto dovuti a rabeprazolo sodico, sebbene nel ratto esista una bassa trasmissione feto-placentare.
Allattamento
Rabeprazolo SUN non deve essere usato durante l'allattamento al seno. Non è noto se rabeprazolo sodico sia escreto nel latte materno. Non sono stati eseguiti studi sull'allattamento. Rabeprazolo sodico è comunque escreto nelle secrezioni mammarie del ratto.
Fertilità
Non sono disponibili dati sulla fertilità nell'uomo. I dati sugli animali non mostrano evidenze di compromissione della fertilità.
GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
Effetti di Rabeprazolo Sun sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Sulla base delle proprietà farmacodinamiche e del profilo di eventi avversi, è improbabile che Rabeprazolo SUN comprometta la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari. Tuttavia, se la sonnolenza compromette la vigilanza, si raccomanda di evitare di guidare veicoli e usare macchinari complessi.
PRINCIPIO ATTIVO
Ogni compressa gastroresistente contiene 10 mg di rabeprazolo sodico, equivalenti a 9,42 mg di rabeprazolo.
Eccipiente con effetti noti: ogni compressa gastroresistente contiene Rosso Allura (E129).
Ogni compressa gastroresistente contiene 20 mg di rabeprazolo sodico, equivalenti a 18,85 mg di rabeprazolo.
Eccipiente con effetti noti: ogni compressa gastroresistente contiene Rosso Allura (E129).
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Nucleo della compressa:
Mannitolo (E421)
Magnesio ossido pesante
Idrossipropilcellulosa a bassa-sostituzione
Idrossipropilcellulosa (L)
Magnesio stearato
Rivestimento interno:
Etilcellulosa (7cps)
Magnesio ossido leggero
Idrossipropilcellulosa (L)
Rivestimento enterico
Ipromellosa ftalato
Monogliceridi diacetilati
Talco
Titanio diossido (E171)
Ossido di ferro giallo (E 172)
Inchiostro di stampa: (Opacode S-1-16666 (rosso))
Gommalacca
Rosso Allura AC Lacca d'alluminio (E 129)
Glicole propilenico
Titanio diossido (E171).
SCADENZA E CONSERVAZIONE
Scadenza: 36 mesi
Conservare a temperatura inferiore a 25°C. Non refrigerare o congelare. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall'umidità.
NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
Confezione blister con essiccante incluso a freddo in alluminio/poliammide/polietilene
Confezioni da 7, 14, 28 compresse gastroresistenti.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
PATOLOGIE CORRELATE
- Esofagite
Infiammazione del rivestimento interno (mucosa) dell'esofago, il più delle volte a causa di una prolungata esposizione al reflusso di materiale acido dallo stomaco (esofagite peptica). - Gastrite
Patologia causata dall'infiammazione acuta o cronica della mucosa che riveste la parete dello stomaco. - Sclerodermia
Domenica 26 settembre 2010 è la Giornata del Ciclamino, che offre la possibilità da ormai dieci anni, di sostenere la lotta alla Sclerodermia. Una patologia cronica, autoimmune, invalidante, multiorgano che colpisce in prevalenza le donne, ma può essere diagnosticata per tempo - Ulcera
Lesione infiammatoria aperta dovuta all'azione corrosiva dei succhi gastrici, localizzata sulla superficie interna dello stomaco (ulcera gastrica) o del duodeno (ulcera duodenale).
Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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