22 novembre 2024
Farmaci - Terafluss
Terafluss 2 mg 30 compresse divisibili
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Terafluss 2 mg 30 compresse divisibili è un medicinale soggetto a prescrizione medica (classe A), a base di terazosina cloridrato, appartenente al gruppo terapeutico Alfabloccanti, Ipertrofia prostatica benigna. E' commercializzato in Italia da Viatris Italia S.r.l.
INDICE SCHEDA
- INFORMAZIONI GENERALI
- CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO
- FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)
- INDICAZIONI TERAPEUTICHE
- CONTROINDICAZIONI
- AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
- INTERAZIONI
- POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE
- SOVRADOSAGGIO
- GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
- GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
- PRINCIPIO ATTIVO
- ECCIPIENTI
- SCADENZA E CONSERVAZIONE
- NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
- PATOLOGIE CORRELATE
INFORMAZIONI GENERALI
TITOLARE:
Viatris Italia S.r.l.MARCHIO
TeraflussCONFEZIONE
2 mg 30 compresse divisibiliFORMA FARMACEUTICA
compressa divisibile
PRINCIPIO ATTIVO
terazosina cloridrato
GRUPPO TERAPEUTICO
Alfabloccanti, Ipertrofia prostatica benigna
CLASSE
A
RICETTA
medicinale soggetto a prescrizione medica
PREZZO
9,54 €
CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO
Confezioni e formulazioni di Terafluss disponibili in commercio:
- terafluss 2 mg 30 compresse divisibili (scheda corrente)
- terafluss 5 mg 14 compresse divisibili
- terafluss 5 mg 28 compresse divisibili
FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)
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Foglietto illustrativo Terafluss »
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INDICAZIONI TERAPEUTICHE
A cosa serve Terafluss? Perchè si usa?
Le compresse di Terazosina sono indicate per: Il trattamento di ipertensione da lieve a moderata.
Il trattamento sintomatico dell'ostruzione delle vie urinarie provocata da ipertrofia prostatica benigna (IPB).
CONTROINDICAZIONI
Quando non dev'essere usato Terafluss?
Terazosina è controindicata:
- In pazienti con ipersensibilità nota al principio attivo "terazosina", ad altri chinazolinici (prazosina, doxazosina) o a ciascuno degli eccipienti.
- Anamnesi di sincope alla minzione.
- In soggetti con precedenti di ipotensione ortostatica (per indicazione "trattamento sintomatico dell'ostruzione delle vie urinarie provocata da ipertrofia prostatica benigna”
- In gravidanza e allattamento (per l'indicazione “trattamento di ipertensione da lieve a moderata”)
AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
Cosa serve sapere prima di prendere Terafluss?
Poiché il carcinoma prostatico e l'ipertrofia prostatica benigna possono causare gli stessi sintomi, prima di iniziare il trattamento con Terafluss è necessario escludere la presenza di un carcinoma della prostata.
La terapia con terazosina richiede un regolare monitoraggio clinico.
Il farmaco può dare ipotensione. Nella fase iniziale della terapia (specialmente dopo la prima dose o quando si aumenta il dosaggio) i pazienti possono avere una consistente diminuzione pressoria.
Possono comparire vertigini, stordimento, debolezza, sonnolenza, palpitazioni e, in rari casi, sincope.
Questo è probabile che accada anche in caso di dosi dimenticate e successiva ripresa della terapia con terazosina.
Sono stati riportati, inoltre, casi di sincope associati all'introduzione in terapia di farmaci antiipertensivi. Pertanto, un eventuale trattamento antiipertensivo concomitante deve essere iniziato con cautela.
I pazienti devono essere allertati su questi possibili effetti, sulle circostanze in cui possono verificarsi e consigliati riguardo le misure da prendere per far fronte ad essi (sedersi o coricarsi); considerato che questi sintomi non sono sempre di natura ortostatica, prestare molta attenzione quando insorgono da una posizione seduta o sdraiata.
Pazienti con occupazioni per le quali i sintomi descritti possono costituire un potenziale rischio devono essere trattati con particolare cautela. Vedere anche i paragrafi 4.7 Effetti sulla capacità di guidare e di usare macchinari e 4.8 Effetti indesiderati.
Per minimizzare il rischio di ipotensione ortostatica i pazienti devono essere attentamente monitorati soprattutto all'inizio della terapia. Dato che l'incidenza di tale risposta si verifica con dosi maggiori di quella iniziale raccomandata, il regime di somministrazione consigliato deve essere seguito con attenzione.
Il paziente deve assumere la prima dose di terazosina al momento di coricarsi e dovrà evitare cambiamenti bruschi di posizione o attività che possano essere influenzate da vertigini o stanchezza. Ciò accade particolarmente negli anziani.
A causa della sua azione vasodilatatoria la terazosina deve essere usata con attenzione in pazienti che presentino una delle seguenti situazioni cardiache:
- edema polmonare dovuto a stenosi aortica o mitrale;
- grave insufficienza cardiaca;
- infarto ventricolare destro causato da embolia polmonare o versamento pericardico;
- infarto ventricolare sinistro con bassa pressione.
La somministrazione a lungo termine di terazosina non ha prodotto alcuna modificazione clinicamente significativa dei principali parametri di laboratorio (glicemia, uricemia, creatine mia, azotemia e transaminasemia); il farmaco può quindi essere utilizzato in pazienti diabetici, iperuricemici e negli anziani.
Durante interventi di chirurgia della cataratta alcuni pazienti, precedentemente trattati o in trattamento con farmaci contenenti tamsulosina, hanno manifestato la sindrome dell'iride a bandiera (IFIS - Intraoperative Floppy Iris Syndrome), una variante della sindrome della piccola pupilla. Si sono verificati casi isolati con altri antagonisti alfa-1 adrenergici e non può essere esclusa la possibilità di un effetto di classe. La comparsa di tale sindrome può aumentare le complicanze chirurgiche durante l'intervento, il chirurgo prima di procedere con l'intervento dovrebbe essere al corrente del trattamento in corso o precedente con antagonisti alfa-1 adrenergici.
Uso in pazienti con insufficienza epatica
Come per tutti i farmaci metabolizzati nel fegato, terazosina deve essere usata con particolare attenzione in pazienti con ridotta funzionalità epatica. Poiché non esistono dati disponibili in pazienti con disfunzione epatica grave, si raccomanda di evitarne l'uso in questi casi.
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
Si raccomanda attenzione quando terazosina è somministrata in concomitanza con farmaci che possono influenzare il metabolismo epatico.
INTERAZIONI
Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Terafluss?
Nei pazienti ai quali sono stati somministrati terazosina più ACE-inibitori o diuretici, l'incidenza di vertigini o effetti collaterali collegati è risultata maggiore rispetto alla popolazione totale dei pazienti sottoposti a trattamento con terazosina durante studi clinici.
Si dovrà osservare opportuna cautela nel caso in cui la terazosina venga somministrata con altri agenti antiipertensivi (ACE inibitori, bloccanti dei beta-recettori, antagonisti del calcio e diuretici), al fine di evitare la possibilità di ipotensione significativa. Nel caso in cui terazosina venga aggiunta a un diuretico o ad altro agente antiipertensivo, potrebbe risultare necessaria una riduzione del dosaggio e una nuova titolazione.Non si raccomanda l'uso combinato di terazosina con altri bloccanti alfa-recettori.
L'uso concomitante di inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 (ad es. sildenafil, tadalafil, vardenafil) e Terafluss può determinare in alcuni pazienti l'insorgenza di sintomi ipotensivi (vedere paragrafo 4.4).
La terazosina cloridrato è stata finora somministrata senza rivelare durante le prove cliniche alcuna apparente interazione con i seguenti tipi di farmaci:
- analgesici/antiinfiammatori (p. es.: paracetamolo, aspirina, indometacina, ibuprofene, fenilbutazone, propossifene, tolmetina);
- glucosidi cardioattivi (digossina);
- ipoglicemizzanti orali;
- antiaritmici (procainamide-chinidina);
- ansiolitici/sedativi (clorodiazepossido, diazepam, flurazepam);
- antiuricemici;
- antibiotici e chemioterapici (penicillina, ampicillina, eritromicina, tetraciclina, trimetoprim e sulfametossiazolo);
- estrogeni.
POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE
Come si usa Terafluss? Dosi e modo d'uso
Posologia
Uso orale.
Per i diversi regimi posologici sono disponibili differenti dosaggi.
La dose di terazosina dovrà essere regolata sulla base della risposta del paziente. Di seguito vengono riportate le istruzioni per la somministrazione:
Dose iniziale
Tutti i pazienti non devono superare la minima dose singola di 1 mg (1/2 compressa divisibile da 2 mg) da assumersi prima di coricarsi. Tale raccomandazione dovrà essere strettamente osservata al fine di ridurre potenziali episodi ipotensivi acuti da prima dose.
Dosi successive
Trattamento di ipertensione da lieve a moderata.
Il singolo dosaggio giornaliero può essere aumentato approssimativamente raddoppiando il dosaggio ad intervalli settimanali al fine di raggiungere la risposta pressoria desiderata.
La dose di mantenimento deve essere adattata alla risposta del paziente. 2 mg/die possono essere sufficienti con aumenti fino a 10 mg se necessario (studi clinici sostengono l'uso da 2 a 10 mg come dose di mantenimento). La dose massima è pari a 20 mg/die di terazosina e non deve essere superata.
Uso con diuretici tiazidici e altri agenti antiipertensivi nel corso del trattamento dell'ipertensione
Quando viene aggiunto un diuretico tiazidico o un altro agente antiipertensivo al regime di trattamento del paziente, la dose di terazosina dovrà essere ridotta o sospesa e, se necessario, si deve ripetere la titolazione. Si deve prestare attenzione in caso di somministrazione di terazosina contemporaneamente a tiazidi o altri agenti antiipertensivi, poiché si potrebbe sviluppare ipotensione.
Trattamento di ipertrofia prostatica benigna
La dose può essere aumentata raddoppiando approssimativamente il dosaggio ad intervalli settimanali o bisettimanali al fine di raggiungere la riduzione dei sintomi desiderata. La dose di mantenimento usuale è compresa tra 5 mg e 10 mg, somministrati una volta al giorno. Sono stati rilevati miglioramenti dei sintomi già dopo due settimane dall'inizio del trattamento con terazosina.
I dati attualmente disponibili sono insufficienti per suggerire un ulteriore miglioramento sintomatico con dosi superiori a 10 mg somministrati una volta al giorno.
Il trattamento deve essere iniziato usando mezza compressa da 2 mg per una durata di sette giorni, le compresse da 2 mg per una durata di 14 giorni, e le compresse da 5 mg per una durata di 7 giorni. La risposta al trattamento dovrà essere riesaminata ogni quattro settimane. Durante ciascuna fase della titolazione possono verificarsi effetti collaterali transitori. Se gli effetti collaterali dovessero persistere, si dovrà prendere in considerazione una riduzione del dosaggio.
Insufficienza renale
Studi di farmacocinetica indicano che pazienti con funzionalità renale ridotta non richiedono alcuna modifica nel dosaggio raccomandato.
Bambini
Non sono stati determinati criteri di sicurezza ed efficacia nei bambini.
Anziani
Studi di farmacocinetica effettuati nell'anziano indicano che non è necessaria alcuna modifica sostanziale del dosaggio raccomandato.
Comunque è richiesta particolare cautela per la titolazione della dose di terazosina.
Se la somministrazione è interrotta per più giorni la terapia deve essere ristabilita usando il regime di dose iniziale.
Uso in pazienti con insufficienza epatica
La terazosina deve essere titolata con particolare attenzione in pazienti con funzionalità epatica compromessa poiché la terazosina è sottoposta ad un lungo metabolismo epatico ed è principalmente escreta dal tratto biliare.
Poiché non esistono dati disponibili in pazienti con disfunzione epatica grave, si raccomanda di evitarne l'uso in questi casi (vedere paragrafo 4.4).
Modo di somministrazione
La prima compressa di un dosaggio definito dovrà essere assunta la sera prima di coricarsi. Le compresse seguenti dello stesso dosaggio possono essere assunte al mattino. Le compresse devono essere ingerite con una sufficiente quantità di liquido (cioè un bicchiere d'acqua).
La terapia con terazosina per l'ipertensione è un trattamento a lungo termine che può essere interrotto solo a giudizio del medico. Se si rende necessaria l'interruzione della terapia con terazosina, la dose deve essere rititolata iniziando con 1 mg di terazosina al momento di coricarsi.
SOVRADOSAGGIO
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Terafluss?
Se la somministrazione di terazosina dovesse provocare ipotensione acuta, interventi di supporto cardiovascolare risultano di primaria importanza. La ristabilizzazione della pressione sanguigna e la normalizzazione della frequenza del battito cardiaco possono essere raggiunte mantenendo il paziente in posizione supina. Se questa misura dovesse risultare inadeguata, lo stato di shock dovrà essere trattato con espansori di massa e, se necessario, si potranno successivamente usare vasopressori. La funzionalità renale dovrà essere monitorata e si dovranno applicare misure generali di supporto, secondo necessità. La dialisi può non arrecare beneficio, in quanto i dati di laboratorio indicano un elevato grado di legame della terazosina alle proteine.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
E' possibile prendere Terafluss durante la gravidanza e l'allattamento?
Per l'indicazione “trattamento di ipertensione da lieve a moderata”
Anche se non sono stati rilevati effetti teratogenici in esperimenti effettuati su animali, non sono stati stabiliti criteri di sicurezza durante la fase della gravidanza e dell'allattamento.
Inoltre dati provenienti da studi su animali dimostrano che terazosina può aumentare la durata della gravidanza o inibire il parto.
Terazosina non deve pertanto essere usata durante la gravidanza e l'allattamento.
Per l'indicazione "trattamento sintomatico dell'ostruzione delle vie urinarie provocata da ipertrofia prostatica benigna”
Questo paragrafo non è pertinente, il medicinale non è destinato all'impiego nei soggetti di sesso femminile.
GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
Effetti di Terafluss sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Vertigine, stordimento o sonnolenza possono verificarsi in concomitanza con l'assunzione della dose iniziale o nel caso di mancata assunzione delle dosi e successivo nuovo inizio della terapia a base di terazosina. I pazienti devono essere avvertiti riguardo tali possibili eventi negativi e le circostanze in cui potrebbero verificarsi, per evitare di mettersi alla guida o di effettuare lavori pericolosi approssimativamente nell'arco delle prime 12 ore successive all'assunzione della dose iniziale o nel caso in cui la dose venga aumentata.
PRINCIPIO ATTIVO
Ogni compressa da 2 mg contiene 2,374 mg di terazosina cloridrato diidrato equivalenti a 2 mg di terazosina.
Eccipiente con effetti noti: lattosio
Ogni compressa da 5 mg contiene 5,935 mg di terazosina cloridrato diidrato equivalenti a 5 mg di terazosina.
Eccipiente con effetti noti: lattosio
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
ECCIPIENTI
Ogni compressa da 2 mg contiene: lattosio, amido di mais, talco, magnesio stearato.
Ogni compressa da 5 mg contiene: lattosio, amido di mais, talco, magnesio stearato, indigotina (E132).
SCADENZA E CONSERVAZIONE
Scadenza: 36 mesi
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
5 mg compresse, astuccio di cartone contenente 14 compresse divisibili racchiuse in blister.
2 mg compresse, astuccio di cartone contenente 30 compresse divisibili racchiuse in blister
5 mg compresse, astuccio di cartone contenente 28 compresse divisibili racchiuse in blister.
PATOLOGIE CORRELATE
- Ipertensione
L'ipertensione è uno dei più comuni fattori di rischio cardiovascolare, eppure il 17% degli intervistati in una recente indagine lo ignora. Meglio non sottovalutarla e tenere sotto controllo la propria pressione arteriosa - Ipertrofia prostatica
Patologia dovuta all'ingrandimento benigno della ghiandola prostatica. Ingrossandosi, la prostata comprime l'uretra e rende difficoltoso il flusso di urina all'esterno (ostruzione urinaria).
Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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