21 novembre 2024
Prednisone Teva
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Cos'è Prednisone Teva (prednisone)
Prednisone Teva è un farmaco a base di prednisone, appartenente al gruppo terapeutico Corticosteroidi. E' commercializzato in Italia da Teva Italia S.r.l. - Sede legale:
Confezioni e formulazioni di Prednisone Teva disponibili in commercio
Selezionare una delle seguenti confezioni di Prednisone Teva disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):
- prednisone teva 25 mg 10 compresse
- prednisone teva 5 mg 10 compresse
- prednisone teva 5 mg 20 compresse
A cosa serve Prednisone Teva e perchè si usa
Patologie che richiedono un trattamento sistemico con glucocorticoidi, incluse le seguenti in base al tipo e alla gravità:
Terapia sostitutiva:
- Malattia di Addison.
- Sindrome adrenogenitale (dopo il periodo di crescita).
Malattie reumatiche:
Malattie reumatiche articolari o muscolari, acute e croniche, quali:
- Polimialgia reumatica con o senza arterite temporale rilevabile.
- Arterite temporale.
- Fasi attive della collagenosi: lupus eritematoso sistemico, granulomatosi di Wegener, periartrite nodosa e altre vasculiti, polimiositi, dermatomiositi, ad eccezione di quelle direttamente indotte da patogeni, forme viscerali di sclerosi sistemica progressiva, policondrite recidivante.
- Poliartrite cronica: fasi infiammatorie altamente attive e forme speciali (ad es. forme a rapida distruzione e/o che mostrano manifestazioni viscerali).
- Febbre reumatica quando necessario (in base allo stato della malattia).
- Porpora reumatica.
Malattie bronchiali e polmonari:
- Asma bronchiale. Si raccomanda la somministrazione concomitante di broncodilatatori.
- Malattie polmonari interstiziali come la fibrosi polmonare.
Malattie dermatologiche:
Malattie della cute che non possono essere trattate adeguatamente con applicazione esterna di corticosteroidi a causa della gravità o della localizzazione nel tessuto profondo, quali:
- Dermatosi allergica con presenza sistemica se è colpita più del 20% della superficie corporea (orticaria cronica grave, edema di Quincke, malattia di Lyell, esantema grave indotto da farmaco).
- Dermatosi infiammatoria: dermatite grave su vaste aree, lichen ruber planus esantematico, eritroderma, sindrome di Sweet, granulomatosi della cute.
- Altre condizioni dermatologiche: nevralgia posterpetica, reazione di Jarisch-Herxheimer nel trattamento della sifilide con penicillina, emangioma cavernoso, malattia di Behçet, pioderma gangrenoso.
- Pemfigo, pemfigoide bolloso.
Malattie ematologiche/Terapia umorale:
- Anemia emolitica autoimmune.
- Porpora trombocitopenica.
- Trombocitopenia.
- Leucemia linfoblastica acuta, morbo di Hodgkin, linfoma non-Hodgkin, leucemia linfatica cronica, malattia di Waldenström, mieloma multiplo (uso nell'ambito del trattamento con chemioterapia).
- Agranulocitosi.
- Terapia pre e post trapianto d'organo.
Malattie gastrointestinali ed epatiche:
- Colite ulcerosa.
- Epatite.
Malattie renali e delle vie urinarie efferenti:
- Glomerulonefrite a lesioni minime.
- Glomerulonefrite membranosa (in associazione con agenti citostatici se necessario).
- Fibrosi retroperitoneale idiopatica.
- Sindrome nefrosica.
Malattie oftalmiche:
- Congiuntivite allergica.
- Cheratite, irite, iridociclite, corioretinite.
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Prednisone Teva
Ipersensibilità al prednisone o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Non vi sono altre controindicazioni nel trattamento a breve termine nelle indicazioni vitali.
Nei trattamenti a lungo termine, ci sono alcune controindicazioni assolute:
- Infezioni virali acute (ad es. herpes simplex, herpes zoster, varicella).
- Un periodo da 8 settimane prima a 2 settimane dopo la somministrazione di un vaccino di profilassi.
Le seguenti controindicazioni sono considerate relative, se insieme al trattamento con steroidi è presente un'altra malattia che potrebbe attivarsi o peggiorare a causa di questo trattamento. Queste controindicazioni non devono essere tenute in considerazione se la seconda malattia può essere compensata da un trattamento adeguato in modo da ottenere un rapporto rischio/beneficio positivo:
- Ulcera peptica: trattamento concomitante con agenti antiulcera.
- Infezioni batteriche acute e croniche: trattamento antibiotico specifico; nel caso di tubercolosi di base (riattivazione cavernosa), questo prodotto deve essere usato con la copertura di farmaci anti-tubercolosi.
- Micosi sistemica: trattamento antimicotico concomitante.
- Ipertensione difficile da controllare: in combinazione con farmaci antiipertensivi e controlli regolari.
- Diabete mellito: monitoraggio clinico e adattamento del trattamento antidiabetico.
- Osteoporosi: somministrazione concomitante di calcio e vitamina D (se necessario). Nell'osteoporosi grave, questo prodotto deve essere somministrato solo nelle indicazioni vitali o per un breve periodo.
- Anamnesi psichiatrica: monitoraggio neurologico.
- Osteomalacia.
- Glaucoma ad angolo chiuso e aperto: monitoraggio oftalmico e terapia.
Prednisone Teva può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Gli studi sugli animali hanno riportato tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3) e un effetto teratogeno che si manifesta come palatoschisi, in alcune specie (la rilevanza di questo effetto sulle gravidanze umane non è considerata significativa). Fino ad ora l'uso di prednisone in donne in gravidanza non è stato associato ad effetti avversi sul feto o sul neonato. Tuttavia, non possono essere esclusi disturbi della crescita intrauterina causati da trattamento prolungato con corticosteroidi. Nei trattamenti effettuati nel periodo vicino alla fine della gravidanza, c'è il rischio di atrofia della corteccia surrenale fetale, che richiederà terapia sostitutiva nel neonato.
Durante la gravidanza o se vi è la possibilità di una gravidanza, il trattamento deve essere limitato a casi in cui i corticosteroidi sono assolutamente necessari (trattamenti di ripristino ormonale, ecc.)
Prednisone e prednisolone sono stati utilizzati con successo per prevenire il distress respiratorio nei bambini nati a 28 e 36 settimane di gestazione. Le donne in gravidanza devono rivolgersi al medico in caso di sintomi di malattie acute: condizioni infettive, digestive o psichiatriche.
I glucocorticoidi vengono escreti nel latte materno, anche se il prednisone viene escreto in piccole quantità. Non sono stati riportati danni ai bambini. Tuttavia, il trattamento prolungato con dosi elevate di prednisone può influenzare la funzione surrenale del bambino e durante l'allattamento i glucocorticoidi devono essere somministrati solo nei casi di evidente necessità. Se, per ragioni terapeutiche, sono necessarie dosi molto elevate, l'allattamento al seno deve essere interrotto.
Quali sono gli effetti indesiderati di Prednisone Teva
Le frequenze degli eventi avversi sono classificate come segue: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1.000, < 1/100), raro (≥ 1/10.000, <1/1.000), molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Nel trattamento a breve termine con prednisone, l'incidenza di reazioni avverse è bassa. Ciò nonostante, si deve prendere in considerazione la possibile insorgenza di ulcere gastriche e duodenali (spesso dovute a stress) che possono essere asintomatiche, così come la riduzione della tolleranza al glucosio e bassa resistenza alle infezioni.
In base alla dose e alla durata della terapia, possono comparire i seguenti effetti indesiderati:
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Non nota: appetito aumentato, diabete mellito, obesità centrale, tolleranza al glucosio alterata, ritenzione di sodio con formazione di edema, ipokaliemia, ritenzione di liquidi.
Disturbi del sistema immunitario
Non nota: risposta immunitaria ridotta.
Disturbi psichiatrici
Comune: schizofrenia, allucinazione, ansia, stato confusionale, delirio, dipendenza, disturbo del comportamento, disturbo del sonno, umore euforico, umore depresso, sbalzi di umore, irritabilità, mania, nervosismo, idea suicida.
Non nota: sindrome da astinenza, depressione, insonnia.
Infezioni ed infestazioni
Non nota: sensibilità alle infezioni aumentata, tubercolosi latente, bassa resistenza alle infezioni, infezioni opportunistiche, infezione mascherata.
Patologie del sistema emolinfopoietico
Non nota: linfopenia, eosinopenia, policitemia.
Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo
Non nota: debolezza muscolare, atrofia muscolare, deperimento muscolare, miopatia, osteonecrosi, osteoporosi, ritardo di crescita nei bambini.
Patologie renali e urinarie
Non nota: crisi renale sclerodermica (vedere sotto “Descrizione di reazioni avverse selezionate“).
Patologie del sistema nervoso
Comune: epilessia, amnesia, disturbo cognitivo.
Non nota: ipertensione endocranica idiopatica, iperattività psicomotoria.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Non nota: acne, irsutismo, strie cutanee, ecchimosi.
Patologie respiratorie toraciche e mediastiche
Non nota: singhiozzo.
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
Non nota: amenorrea, disfunzione erettile, mestruazioni irregolari.
Patologie dell'occhio
Non nota: cataratta, glaucoma, corioretinopatia, visione offuscata (vedere anche il paragrafo 4.4).
Patologie endocrine
Non nota: insufficienza surrenalica, atrofia surrenalica, Cushingoide, sindrome di Cushing.
Patologie gastrointestinali
Non nota: emorragia gastrointestinale, ulcera peptica, perforazione gastrointestinale, pancreatite.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Non nota: guarigione compromessa.
Patologie vascolari
Non nota: ipertensione.
Esami diagnostici
Non nota: potassio urinario aumentato.
Si deve tener conto che una riduzione troppo rapida della dose nei trattamenti a lungo termine può portare a uno dei seguenti sintomi: mialgie, artralgie, dispnea, anoressia, nausea, vomito, febbre, ipotensione, ipoglicemia o insufficienza corticosurrenale acuta che può essere fatale.
Descrizione di reazioni avverse selezionate
Crisi renale sclerodermica
Tra le diverse sottopopolazioni, l'insorgenza di crisi renali sclerodermiche varia. Il rischio più elevato è stato segnalato in pazienti con sclerosi sistemica diffusa; il rischio più basso è stato segnalato in pazienti con sclerosi sistemica limitata (2%) e sclerosi sistemica ad esordio giovanile (1%).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.
Patologie correlate:
- Artrite reumatoide
Tra le malattie reumatiche l’artrite reumatoide è una di quelle con più forte impatto sociale in termini di incidenza, riduzione della qualità di vita, in soggetti spesso giovani, e costi economici. Cruciale è la diagnosi precoce - Asma
L’asma è una malattia infiammatoria cronica caratterizzata da episodi ricorrenti, se è di natura allergica si intensifica in alcuni periodi dell'anno. La primavera è uno di questi - Congiuntivite
Processo infiammatorio della congiuntiva, la sottile membrana trasparente che ricopre il bulbo oculare e la porzione interna delle palpebre. - Distrofia muscolare
Il 28 febbraio è la giornata delle malattie rare. Tra queste spicca la distrofia muscolare, un gruppo numeroso di malattie diverse che sono in genere determinate geneticamente e che causano danni progressivi alla muscolatura - Epatite
Patologia caratterizzata dall'infiammazione del fegato, in forma acuta o cronica, causata dall'infezione di uno dei virus dell'epatite. Attualmente si distinguono 5 diversi tipi di virus dell'epatite (denominati A, B, C, D ed E). - Leucemia
Tumori del sangue che colpiscono il midollo osseo, caratterizzati dalla proliferazione maligna delle cellule del sangue o dei loro precursori. - Lichen planus
Il lichen planus è una dermatosi pruriginosa che si presenta con papule caratteristiche e a volte squame. Può avere un decorso cronico e recidivante, tuttavia le lesioni cutanee tendono a risolversi completamente - Morbo di Crohn
Malattia infiammatoria cronica intestinale caratterizzata dall'infiammazione di tutti gli strati della parete intestinale, a volte fino a raggiungere gli organi vicini. - Orticaria
Eruzione cutanea caratterizzata da prurito intenso e comparsa di piccole chiazze rosse leggermente rilevate (pomfi). - Uveite
Patologia caratterizzata dall'infiammazione dell'uvea, la regione anatomica dell'occhio costituita dall'iride, dal corpo ciliare e dalla coroide.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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