24 novembre 2024
Tobramicina Ibi
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Cos'è Tobramicina Ibi (tobramicina solfato)
Tobramicina Ibi è un farmaco a base di tobramicina solfato, appartenente al gruppo terapeutico Antibatterici aminoglicosidici.
A cosa serve Tobramicina Ibi e perchè si usa
Tobramicina è particolarmente indicata nella terapia delle infezioni delle vie urinarie, del torrente circolatorio (setticemia), delle ossa, della pelle e dei tessuti molli, dell'apparato gastro-intestinale, del sistema nervoso centrale (meningite) e del tratto respiratorio inferiore, provocate da ceppi di microrganismi sensibili. È considerato farmaco di 2° impiego nelle infezioni da E. Coli e da stafilococco.
Indicazioni: come usare Tobramicina Ibi, posologia, dosi e modo d'uso
Posologia
Popolazione pediatrica
Somministrazione intramuscolare
Bambini: da 3 a 5 mg/kg al giorno divisi in dosi uguali ogni 8-12 ore.
Neonati: 2 mg/kg ogni 12 ore, per soggetti di peso variabile da 1.500 a 2.500 gr
Adulti
Somministrazione intramuscolare
Nei pazienti con funzione renale normale il dosaggio consigliato di tobramicina è di 1 mg/kg ogni otto ore. La durata abituale del trattamento è di 7-10 giorni. Dosi fino a 5 mg/kg al giorno possono essere richieste da pazienti con infezioni molto gravi. Questo dosaggio dovrà essere ridotto a 3 mg/kg al giorno non appena possibile.
Somministrazione endovenosa
Si raccomanda la somministrazione endovenosa della tobramicina quando quella intramuscolare non è possibile. La concentrazione non dovrebbe abitualmente superare 1 mg di tobramicina per ml (0,1%). La durata della somministrazione dovrebbe essere di 1-2 ore. Il dosaggio endovenoso è uguale a quello intramuscolare. Non si consigliano associazioni estemporanee di tobramicina ad altri farmaci. Nei pazienti con funzione renale ridotta la posologia deve essere adattata al grado di compromissione.
Modo di somministrazione
Tobramicina può essere somministrata intramuscolo ed endovena.
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Tobramicina Ibi
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Tobramicina IBI è controindicata:
- in quei soggetti che hanno dimostrato un'ipersensibilità verso altri aminoglicosidi,
- in gravidanza e allattamento.
Tobramicina Ibi può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Nella donna in stato di gravidanza e durante l'allattamento il prodotto è controindicato in quanto può essere ototossico per il feto e per il neonato.
Quali sono gli effetti indesiderati di Tobramicina Ibi
Mentre il rischio di effetti collaterali è basso nei pazienti con normale funzionalità renale, quando non si prolunga la durata della terapia e non si superano i dosaggi raccomandati, esso risulta maggiore negli anziani, nei pazienti con ridotta funzionalità renale o in coloro che vengono trattati con dosaggi maggiori di quelli consigliati.
Sono state riferite reazioni caratteristiche da antibiotici aminoglicosidici sulle branche vestibolari ed uditive dell'VIII° nervo, quali vertigine, nistagmo, ronzio auricolare e diminuzione dell'udito. Sono state riferite aumento dell'azotemia e oliguria.
Altre reazioni avverse probabilmente attribuibili alla tobramicina comprendono: anemia, granulocitopenia, trombocitopenia, febbre, rash, prurito, orticaria, nausea, vomito, diarrea, cefalea, letargia, confusione mentale e disorientamento, dolore in sede d'iniezione.
Anomalie che possono essere riferite alla tobramicina comprendono: aumento delle transaminasi sieriche (SGOT-SGPT) e della deidrogenasi lattica, una diminuzione del calcio, del magnesio, del sodio e potassio sierici, leucopenia, leucocitosi ed eosinofilia.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo:
https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse
Patologie correlate:
- Cistite
Infezione che colpisce le basse vie urinarie, vescica e uretra. Se l'infezione non è accompagnata da sintomi ma soltanto dalla presenza di batteri nell'urina è chiamata batteriuria asintomatica. - Endocardite
Infiammazione dell'endocardio (la sottile membrana trasparente che riveste la cavità del cuore) che generalmente interessa anche le valvole cardiache. - Infezioni Urinarie
Sono le infezioni batteriche dell'apparato urinario, composto dai reni, dagli ureteri, dalla vescica e dall'uretra. Le infezioni più comuni sono quelle della vescica, chiamate cistiti, e le infezioni dell'uretra, dette uretriti, che possono manifestarsi anche contemporaneamente. - Meningite
La meningite è un'infezione che colpisce le meningi, le membrane che avvolgono il sistema nervoso e il midollo spinale, all'interno delle quali il liquido contenuto tende ad aumentare e a esercitare una compressione del sistema nervoso - Ustioni
Lesioni della cute provocate da temperature molto elevate. Anche particolari sostanze chimiche, l'elettricità e le radiazioni possono provocare ustioni.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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