Asplenia

Risposta a cura di:
Dott. RICCARDO MAGGI

Gentile paziente, la carie di per se anche se non è un processo infettivo: è il prodotto di un ambiente acido provocato da batteri.
Il dente sotto l'azione dell'acido si "discioglie" (mi perdonino i colleghi. . . l'ho fatta un po' semplice ma importante è farsi comprendere)la stessa cosa potrebbe avvenire,
e in effetti avviene, nei soggetti anoressici che provocandosi il vomito in maniera ripetuta portano l'acido cloridrico (dello stomaco) a contatto con i denti. . .
Tutto ciò finche la carie non diventa abbastanza profonda da arrivare alla polpa dentale ( "al nervo") perchè in seguito la polpa va incontro a necrosi ("muore") e allora può essere preda di processi infettivi. . . fino agli ascessi (ascesso = cavità neoformata contenente pus)
Pertanto in tutti i pazienti le carie che possono portare a complicanze infettive sono rischiose. Ovviamente in un paziente con sistemi di difesa un po' "malandati" questo può essere più rischioso. . . nel caso di un paziente splenectomizzato a mio parere il rischio è sì aumentato ma non in maniera allarmante. Concludendo: la invito a curare le sue carie non tanto perchè paziente splenectomizzato ma perchè a nessuno "fa bene avere processi infettivi in corso" se poi i rischi sono anche un pochino maggiori dovremmo essere anche un pochino più motivati a curarci. . .
Un cordiale saluto

Dott. Riccardo Maggi
Odontoiatra
Roma (RM)